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2011-05-25 12:08:54

Detrazioni 36% senza cud


Juliaballa
login
24 Maggio 2011 ore 15:27 5
Salve a tutti, chiederei un aiutino...
l'anno scorso ho acquistato e ristrutturato un'appartamento regolarmente con la richiesta del 36% e DIA...e bonifici effettuati a nome mio. Ma io l'anno scorso ho avuto solo 2 mesi di indennizzo di disoccupazione, ma nulla stipendio... Così il commercialista mi ha detto che non avendo pagate le tasse non potrò riavere il 36% dei lavori... anche se mio marito ha un reddito regolare.
Ora, per avere diritto l'anno prossimo al rimborso del 36% devo per forza essere una dipendente oppure posso anche averlo aprendo una partita IVA? Quante tasse dovrei versare nel corso di quest'anno per poter avere il rimborso?
Insomma come funzionano queste norme in caso di disoccupazione?
Grazie mille per una eventuale risposta..
  • roberto_p
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Maggio 2011, alle ore 19:08
    Temo che il commercialista abbia ragione.
    Infatti in generale la detrazione deve trovare capienza nell'importo dell'IRPEF dovuta.
    Ad esempio:
    indipendentemente dal tipo di reddito percepito (da lavoro dipendente piuttosto che autonomo), nello stesso anno fiscale:
    1. l'IRPEF da pagare (o già pagata) fosse 300 euro
    2. si sono sostenute spese per 10.000 euro e quindi si può detrarre il 36% di questo importo cioè 3.600 euro nell'arco di 10 anni (1/10 all'anno = 360 euro/anno)
    3. al massimo si detraggono 300 euro perché poi non c'è più capienza nell'IRPEF dovuta.

    Il fatto della disoccupazione di per sé purtroppo non c'entra niente. Credo solo che il prossimo anno potrai portare 1/10 della detrazione (più esattamente il secondo decimo, il primo decimo è ormai perso) ma sempre nel limite di capienza dell'IRPEF da pagare per quest'anno (come nell'esempio fatto prima).

    Il 36% delle spese potrebbe essere portata in detrazione dall'altro coniuge se si verifica la condizione:
    "Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell?immobile oggetto dell?intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell?invio
    della comunicazione di inizio lavori".

    Non mi sembra questo il caso.

    Considera che non sono un esperto fiscale, ho solo un po sbattuto sul problema. Se vai sul sito dell'agenzia delle entrate trovi una guida apposita sulle detrazioni per lavori di ristrutturazione utile a superare tutte le problematiche "normali".

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Maggio 2011, alle ore 19:23
    Per poter godere delle detrazioni nel corso dei 10 anni seguenti i lavori ed i pagamenti, dovrai avere sufficiente capienza Irpef.

    Se nel 2010 non hai avuto un reddito sul quale hai pagato le imposte che avrebbero potute essere detratte, non avrai modo di recuperare niente con la dichiarazione del 2011.

    Se negli anni futuri (partendo dal 2011) avrai sufficiente reddito di qualsiasi tipo: autonomo o dipendente, potrai usufruire della detrazione spettante.

    Trovi tutto ciò che ti serve al "solito" link:

    http://www.condomini.altervista.org/DetrazioneRistrutturazione.htm

  • juliaballa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Maggio 2011, alle ore 08:29
    Grazie mille a tutti....sì, brutte notizie, ma speriamo per l'anno prossimo......

  • juliaballa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Maggio 2011, alle ore 10:09
    Un'altra domanda...anche se abbastanza ovvia.. ma la speranza è l'ultima a morire...
    I bonifici dei pagamenti ho fatti tutti a nome mio...non si può in qualche modo cambiare o intestarle a nome di mio marito....?

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Maggio 2011, alle ore 12:08
    Ritengo che ormai sia impossibile, essendo terminati i lavori.

    Anche tentando di annullare i bonifici, con il consenso dell'impresa, i nuovi bonifici avrebbero data attuale, probabilmente "dopo" la fine lavori e quindi ingestibili.

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