Salve.
Abbiamo acquistato casa su carta, ad ottobre del 2005.
La data di cosengna dell'immobile è stata più volte posticipata. Ogni posticipo è stato formalizzato con la firma, da parte nostra, di una comunicazione scritta, con la quale eravamo informati circa la nuova data di consegna.
Non prevedendo, il contratto di comprevendita, penali in caso di ritardo della consegna, abbiamo atteso con muta rassegnazione, quella che ormai sembra essere, l'imminente data di effettiva consegna.
L'ultimo posticipo, da marzo a luglio 2008, non è stato notificato nè formalmente, nè informalmente dalla ditta costruttrice.
Oggi, a seguito di ns. contatto telefonico, la rappresentante commerciale ci ha confermato quanto vociferato dai vari acquirenti.
Data l'imminente consegna, abbiamo chiesto di poter visitare l'appartamento, per prendere le misure. Avremmo, in tal modo, potuto ordinare il mobilio, evitando l'ulteriore attesa di due mesi, previsti per la consegna dei mobili, a partire dalla data di consegna della casa, con conseguente accollo di ulteriore costo d'affitto dell'appartamento in cui siamo.
Premesso che:
- le piante dell'appartamento, a noi consegnate, non sono provviste di misure o di scala grafica, utile al calcolo delle metrature reali dalle fotocopie, e che
- non ci è stato concesso fino ad oggi di visitare il cantiere e la casa per verificare lo stato dell'arte.
Vi chiedo se è lecita questa restrizione nei confronti dell'acquirente e se possiamo, dati i fatti, rivalerci legalmente nei confronti del venditore?
Grazie anticipatamente per la risposta che vorrete fornire.
Lollo71