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2008-02-28 07:37:08

Rivedere le quote di proprieta


Pietroc
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27 Febbraio 2008 ore 18:01 5
Siamo tre eredi, abbiamo ricevuto con una successione delle quote di eredità relative a tre negozi (con superficie 18 mq, 24 mq e 74 mq), nella seguente misura: A = 2/8, B = 2/8 e C = 4/8 di ogni negozio. Vorremo suddividere la proprietà in altro modo e cioè A tutto il negozio di 18 mq, B tutto il negozio di 24 mq e quanto resta sistemarlo sul negozio più grande di 74 mq.

Praticamente trasformando le quote in mq oggi A sarebbe proprietario di 29 mq complessivi, B sempre di 29 mq e C 58 mq, con la nuova suddivisione verrebbe fuori che A prendendo il negozio di 18 mq resterebbe creditore di altri 11 mq di proprietà, B prendendo il negozio di 24 mq resterebbe creditore di 5 mq e quindi ci si potrebbe sistemare sul terzo negozio come segue: C proprietario di 58/74 mq, A proprietario 11/74 e B di 5/74.

Tenuto conto che i tre eredi sono in accordo su questa impostazione, cosa devono fare? Quale atto? Tecnicamente come deve essere impostato e come dovrà chiamarsi? Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrete accordarmi.
Pietro
  • condominiale
    0
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    Mercoledì 27 Febbraio 2008, alle ore 18:08
    È tutto gia previsto dal Codice: artt. 1100 e seguenti.

    I notai fanno proprio questo mestiere (e si fanno pagare), vi illustreranno gli adempimenti per raggiungere i vostri obbiettivi.

    Non pensare che sia un asituazione "strana", come ti ho detto, i notai fanno questo ogni giorno.
    Contattane più di uno, non fermarti al primo, e opera con quello che ti farà il prezzo più interessante.

  • pietroc
    0
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    Mercoledì 27 Febbraio 2008, alle ore 20:34
    Ti ringrazio per la tua indicazione, ho letto l'artt. 1100 e seguenti ma non ho trovato ciò che cercavo. Volevo capire meglio una cosa, tenuto conto che i tre negozi si trovano nella stessa unità immobiliare e nel medesimo stato di manutenzione strutturale generale e che cioè hanno lo stesso identico valore al mq, senza variare il valore economico e nominale delle quote e cioè redistribuendole equamente come nell'ipotesi da me prospettata, è sufficiente un accordo firmato dalle parti e quindi registrato?

    Non riesco a capire perché alcuni esperti mi hanno prospettato delle girandole di cessioni di quote che io trovo stravaganti, ridondanti oltre che forse costose sotto il profilo fiscale. Nell'ipotesi da me prospettata non cambierebbe nulla, ognuno rimarrebbe proprietario della sua quota originaria, ottenendo il beneficio di disporre di una parte dei beni originari in assoluta autonomia o con forte maggioranza. Perché mi vengono avanzate ipotesi di piroette di cessioni di quote sui singoli tre negozi?

    Esiste o non esiste un atto che mantenendo invariato il valore delle quote originarie consente a tre persone di gestirsi liberamente e nel migliore dei modi la divisione di tre beni dei quali sono conproprietari per quota parte? Ringrazio ancora chi vorrà chiarirmi questo punto, e inoltre, quali sono le spese ipotizzabili per la stesura di un tale atto?
    Pietro

  • condominiale
    0
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    Mercoledì 27 Febbraio 2008, alle ore 21:22
    ...... è sufficiente un accordo firmato dalle parti e quindi registrato? .......
    Ti ho gia detto che è necessario l'intervento di un notaio altrimenti resta tutto come ora: una normale comunione.

    Finchè non avverrà il "frazionamento" e l'assegnazione delle nuove unità immobiliari risultanti, non potrete disporre in esclusiva di parte del bene.

    Sarà quindi necessario l'intervento di un professionista (geom. ing. arch.) e del notaio.

  • pietroc
    0
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    Mercoledì 27 Febbraio 2008, alle ore 22:35
    Dopo qualche ricerca in rete e grazie ai tuoi suggerimenti ho capito la questione, si tratta di procedere con una divisione della comunione ereditaria e per questo serve un notaio. Perché parli anche di frazionamento e di un professionista geometra o superiore? I tre negozi come ti ho detto sono già accatastati separatamente come unità immobiliari singole.
    Pietro

  • condominiale
    0
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    Giovedì 28 Febbraio 2008, alle ore 07:37
    Nel tuo primo intervento avevi parlato di "duddivisioni! particolari anche per ciò che riguarda le unità immobiliari stesse.

    Ecco perché ti ho detto dell'intervento di un professionista.

    Nel caso non servisse perché le unità immobiliari "separate" faranno capo direttamente ad ogni singolo comunista, basterà l'assistenza di un notaio.

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