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2007-10-29 14:58:51

Ristrutturazione edilizia privato


Agios
login
29 Ottobre 2007 ore 11:28 4
Nel corso dei lavori di ristrutturazione edilizia del mio appartamento siè verificato un danno d'acqua per guasto di una valvola di un termosifone che la ditta (unica esecutrice dei lavori) aveva smontato per piastrellare il bagno. Non essendoci il termosifone (impianto condominiale con sistema di ripartizione consumi)e non essendo stato messo il tappo sulla tubatura, nottetempo si è verificato l'allagamento con danni a me ed ai negozi sottostanti.Chi paga? La valvola guasta, imposta dal sistema di lettura/ripartizione consumi dell'impianto centralizzato, fà si che intervenga in causa l'assicurazione del condominio? La ditta (non assicurata) non vuole riconoscere la propria responsabilità. La ditta sapeva che l'impianto era in pressione. Aggiungo che oltre che proprietario sono anche direttore dei lavori (in quanto Ing.) ma non mi risulta che possano venirmi imputate responsabilità di questo tipo e che i miei compiti come D.L. riguardino solo i rapporti con il comune (DIA ...) ed eventualmente la sicurezza del cantiere (della quale sarei comunque responsabile come committente).
Grazie a chi può darmi lumi (se possibile citando dei riferimenti legislativi).
  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 29 Ottobre 2007, alle ore 12:52
    Secondo l'art.6 comma 1 del D.Lgs 528/99:
    "Il committente è esonerato dalle responsabilità connesse all'adempimento degli obblighi LIMITATAMENTE all'incarico conferito al Responsabile dei Lavori"

    Tu sei sia committente, sia DL, era tuo dovere professionale avvertire l'impresa della situazione esistente.

    Temo che non potrai esonerarti dai risarcimenti richiesti.

  • agios
    Agios Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 29 Ottobre 2007, alle ore 13:16
    Grazie innanzi tutto della risposta. Mi puoi chiarire quali sono le responsabilità del D.L. ?
    Comunque c'è un'impresa che deve essere in primis responsabile del lavoro che sta eseguendo e di come lo sta eseguendo. Credo spetti all'impresa esecutrice prendere tutte le precauzioni del caso. Non capisco di quale situazione parli, visto che l'impresa stessa aveva chiesto di rimettere in pressione l'impianto condominiale per verificare la tenuta delle tubazioni dopo lo spostamento di un altro termosifone in altra stanza. Io ravvedo una mancanza dell'idraulico aver lasciato il termosifone smontato senza inserire un tappo sulla tubazione, non certo del D.L.

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 29 Ottobre 2007, alle ore 14:29
    Le tue considerazioni sono congrue.

    Tu stesso hai però affermato che l'impresa ed il professionista non intendono aderire al risarcimento.
    Nel tuo caso dovrai rispondere direttamente per i danni provocati sia come proprietario sia come DL, per poi "tentare" di rivalerti sull'impresa che in questo caso è corresponsabile.

    Temo che dovrai ricorrere al giudice.

    Ti consiglio di leggere con attenzione il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380
    Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia
    (G.U. n. 245 del 20 ottobre 2001- s.o. n. 239)
    che dovresti comunque conoscere gia a memoria essendo tu un professionista del settore.

  • agios
    Agios Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 29 Ottobre 2007, alle ore 14:58
    Grazie ancora. Preciso che sono specializzato in elettrotecnica e che lavoro nel settore telecomunicazioni. Ho comunque preso visione del DPR 380/2001 prima di autoincaricarmi direttore dei lavori, per questo ritengo la responsabilità sia della ditta esecutrice. Chiedo un ulteriore consiglio visto che, se così andranno le cose, dovrò andare in causa: non avendo ancora saldato l'onorario alla ditta (i lavori sono tuttora in corso) secondo quale formula posso trattenere tutto o parte dell'onorario a titolo di risarcimento sia dei danni causati alla mia proprietà che di quelli causati a terzi ? E ancora: come posso valutare correttamente i danni della terza parte senza che questi se ne approfittino chiedendo risarcimenti stratosferici ?
    Per esempio, dicono che l'impianto di allarme si sia danneggiato e che, siccome non si trovano parti di ricambio, l'hanno dovuto sostituire in toto. Ma credo non possano pretendere che lo paghi tutto io, come valuto allora la parte che devo risarcire ?

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