Ciao a tutti,
avrei veramente bisogno di conforto/consiglio su quello che vi sto per raccontare (spero in breve!):
abbiamo visto una casa tramite agenzia. Abbiamo dovuto informarci su tante cose (la casa è d'epoca). Non abbiamo mai avuto il giusto supporto da parte dell'agenzia che, anzi, in un modo o nell'altro ci ha passato informazioni che puntualmente il giorno dopo venivano smentite o dall'agenzia stessa oppure dalle informazioni che riuscivamo a trovare noi tramite altri canali.
Condizione di acquisto dell'immobile era la permuta del nostro attuale immobile. Arrivati ad una comune intesa abbiamo presentato una proposta di acquisto da noi redatta, ma senza versare alcuna caparra.
Dopo un paio di mesi dalla scadenza della proposta, ci chiama l'agenzia per dirci che un probabile acquirente era interessato a venire a vedere casa nostra. Abbiamo risposto di no in quanto era saltata la trattativa per l'acquisto e di conseguenza quella per la vendita del nostro immobile.
Scade la proposta di acquisto, nessuna informazioni arriva da parte dell'agenzia. Dopo 3 mesi ci siamo ritenuti automaticamente svincolati da alcun obbligo, soprattutto di eventuali provvigioni concordate inizialmente da versare al momento di un eventuale compromesso. La proposta di acquisto aveva una validità di 20 giorni.
Dopo un paio di mesi ci arriva una raccomandata (ora nelle mani del nostro avvocato) con il allegato una fattura delle spese di provvigione dell'immobile che avremmo dovuto acquistare e che non solo non è stato acquistato (mancata accettazione scritta e pervenuta tramie raccomandata della proposta di acuisto) ma del quale non si è ovviamente fatto il compromesso!
Siamo abbastanza tranquilli perché sappiamo di essere dalla parte della ragione e comunque se ne sta occupando l'avvocato. Ma mi chiedo, possibile che si possa arrivare fino a queste situazione?? Come se chi vuole acquistare una casa non lavorasse e fosse disponibile a regalare 5000 euro così come se nulla fosse. Credo che il lavoro di un'agenzia debba assolutamente essere corrisposto, in quanto sempre di lavoro si sta parlando. Ma credo che debba essere corrisposto nel momento in cui si porta a termine una transazione e con soddisfazione delle parti, tutte. Altrimenti è come se entrassi in un negozio a chiedere quanto costa un prodotto e poi decidessi di non compralo se cambiano le condizioni sulle quali si era trovato un accordo. Ma dico, dovrei poi pagarlo lo stesso? Penso di NO.
Spero di avere raccontato il tutto nel migliore dei modi Siamo, assolutamente tranquilli ma così delusi dal dover prendere atto di vivere in uno stato dove, certo non tutti, ma molti lavorano in questo modo.
Attendo vostre opinioni!
Grazie e a presto
B.