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2011-09-22 13:20:55

Recesso dal contratto con l'imresa per sfiducia?


Pamela b
login
07 Settembre 2011 ore 21:53 6
Salve, sto ristrutturando una casa e siamo quasi alla fine.
All'inizio dei lavori presa dalla fretta, dall'entusiasmo e soprattutto dall'inesperienza ho firmato un computo con un'impresa per una certa cifra. Non conoscendo tutte le terminologie tecniche e tutte le voci che compongono un computo mi sono fidata anche perché era presente a supervisionare il tutto il direttore lavori che avrebbe dovuto avvisarmi che il preventivo che io ritenevo per casa finita invece non riguardava neanche metà delle cose da fare. Mi sono accorta da sola purtroppo strada facendo che mancavano parecchie voci. Ad oggi ho pagato dovendo ricorrere a un mutuo importante, circa 80 mila euro in più rispetto ad un preventivo iniziare di 110 mila e i lavori non sono ancora finiti.
Casualmente di recente ho scoperto che un materiale acquistato dall'impresa mi è stato presentato in fattura ricaricato di ben 5 volte. Ho fatto allora delle ricerche e ho visto che anche gli ultimi lavori da fare hanno prezzi quasi doppi rispetto ad altre imprese della zona. Vorrei recedere dal contratto cercando di limitare i danni e far finire poi i lavori ad altre persone. Ormai non c'è più fiducia e ben consapevole ormai che in passato sono stata derubata di parecchi soldi vorrei non dover rivedere più questa gente a casa mia. E' possibile? o oltre al danno anche la beffa di dover pagare una penale per mancato guadagno? Anche perché non ho ovviamente più liquidità per proseguire a questo punto.
Grazie
saluti
  • nabor
    0
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    Giovedì 8 Settembre 2011, alle ore 09:31
    Buongiorno Pamela, le Sue doglianze paiono fondate, ma il Direttore Lavori come si è espresso in merito?

  • consulente
    0
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    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 10:47
    Per i contratti pubblici è previsto il recesso ma per cause molto complesse che riguardano la condotta di ambedue i soggetti coinvolti (Ente e Impresa).
    Per i privati non mi risulta che vi siano normative che impongono delle clausole sul recesso, a parte ovviamente che non sia stato inserito in contratto.
    Detto questo, se c'è un atto firmato, non è possibile recriminare successivamente sui prezzi alti.
    A parte queste considerazioni la cosa migliore da fare è chiedere conto e ragione al Direttore dei Lavori che ha stimato l'importo dei Lavori.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 10:57
    Trattandosi d'appalto privato, si può applicare l'art. 1671 del Codice Civile, in tema di recesso da parte del committente.

  • pamela b
    0
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    Domenica 18 Settembre 2011, alle ore 13:40
    Salve a tutti, grazie per i consigli, ora andrò a leggermi anche l'articolo del codice consigliato da Nabor.
    Intanto per chiarezza e per sicurezza vorrei chiedere una cosa.
    Ho parlato con l'impresa e col direttore lavori insieme.
    Si è deciso di comune accordo tutti insieme di cessare il rapporto che abbiamo con l'impresa perché abbiamo riscontrato che i prezzi sono notevolmente maggiorati rispetto a tutte le altre ditte che ho interpellato negli ultimi tempi.
    Ora sto preparando una lettera raccomandata in cui metterò nero su bianco che come stabitilo a voce nell'ultimo incontro, l'impresa è esonerata dall'incarico.
    Poi? come funziona? una volta che io ho ricevuto la ricevuta di ritorno posso considerare il contratto sciolto e quindi organizzarmi per andare avanti con altre ditte? o devo aspettare una risposta da parte dell'impresa?? devono venire a liberare il cantiere dai loro materiali entro un certo termine?
    Io devo aspettare che portino via tutto? e se per qualsiasi motivo temporeggiassero?
    grazie mille.

  • nabor
    0
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    Domenica 18 Settembre 2011, alle ore 15:13
    Buongiorno Pamela, come già accennato altrove, la risoluzione del contratto presuppone una diffida ad adempiere (RR), con l'assegnazione d'un congruo termine all'interlocutore contrattuale.

  • pamela b
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 22 Settembre 2011, alle ore 13:20
    Visto che l'architetto era presente quando prima di iniziare i lavori abbiamo ricevuto e analizzato insieme questo computo incompleto, io posso ritenerlo responsabile per negligenza? o meglio... visto che si trattava del tecnico incaricato e pagato da noi, non avrebbe dovuto quantomeno avvisarci che non era completo e che mancavano tantissime voci?
    grazie

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