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2007-02-10 10:44:03

Pagamenti in nero e plusvalenza


Anonymous
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07 Febbraio 2007 ore 08:26 37
Buongiorno, sto valutando l'acquisto di una casa ma l'agente immobiliare mi ha detto che del prezzo che chiede il venditore dovremmo dargli almeno 40.000? in nero, quindi anche sull'atto dovremmo dichiarare un prezzo che in realtà non è quello che pagheremmo.
a parte che io sono rimasta scioccata dalla richiesta, ho chiesto spiegazioni e mi è stato risposto che il proprietario quando ha comprato casa 2 anni fa ha dichiarato un valore piu basso di quello che l'ha pagata e ora se la rivende dichiarando il prezzo che realmente vuole dovrebbe pagare delle imposte sulla plusvalenza; io non ho intenzione di dicharare meno di quanto la pago (considerando anche che avremmo bisogno di un mutuo),
vorrei sapere se è normale come richiesta.
inoltre mi è stato suggerito dall'agente immobiliare che se voglio dichiarare tutto dovrei propormi io di pagare il valore di plusvalenza.
mi date qualche informazione in merito.
grazie
  • anonymous
    0
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    Mercoledì 7 Febbraio 2007, alle ore 09:20
    "vorrei sapere se è normale come richiesta."

    trovi qualcosa di normale nelle richieste tanto del venditore quanto dell'agente immobiliare?!?


    PER LEGGE sei OBBLIGATA a dichiarare il valore reale della transazione, se scatta qualche accertamento a te fanno una multa grossa come una casa, sempre per rimanere in tema...

    la plusvalenza LA DEVE PAGARE IL VENDITORE, NON TU, sono affari suoi se ha fatto giochi loschi in passato e vuole continuare a farli...

    cercate di non farvi prendere per il naso...vi prego...

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 7 Febbraio 2007, alle ore 09:41
    Infatti io credo che sia assurda come richiesta, tanto piu avenzata da parte dell'agente.
    lo so che devo dichiarare tutto il valore dell'immobile e non volgio dargli nemmeno un centesimo al nero!!!
    chiariscimi una cosa se puoi, le tasse che il venditore dovrebbe pagare ammontano al 12.5% sul valore di plusvalenza (cioè i 40.000?)?

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 7 Febbraio 2007, alle ore 09:55
    Nella finanziaria 2007 la plusvalenza sulla cessione degli immobili, in caso di possesso inferiore a 5 anni, passa dal 12,5% al 20%.

    la somma su cui pagare tale imposta è data dalla differenza tra l'importo della vendita meno l'importo dell'acquisto fatto a suo tempo, quindi non è detto che siano 40mila euro...potrebbero essere di più!

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 7 Febbraio 2007, alle ore 10:09
    Grazie per le delucidazioni, a questo puntopenso proprio che il venditore stia facendo speculazione edilizia...
    peccato l'appartamento mi interessa davvero e non credo che sia possibile acquistarlo visto che il proprietario non vuole far niente per risolvere la situazione

  • fede geo
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 09:05
    Ciao

    Qualcosa stà cambiando anche grazie a delle leggi più severe e più restrittive ...
    ma vi garantisco che mettere in atto una cifra leggermente superiore al valore stabilito dall'ufficio delle entrate al di sotto del quale si è soggetti a verifca è una prassi più che usuale ...

    E le agenzie cosa fanno? se ti interessa il fabbricato è così altrimenti niente acquisto ...

    Speriamo ...

    Cordiali saluti

    Federico

  • anonimo
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 09:48
    Ciao

    Qualcosa stà cambiando anche grazie a delle leggi più severe e più restrittive ...
    ma vi garantisco che mettere in atto una cifra leggermente superiore al valore stabilito dall'ufficio delle entrate al di sotto del quale si è soggetti a verifca è una prassi più che usuale ...

    E le agenzie cosa fanno? se ti interessa il fabbricato è così altrimenti niente acquisto ...

    Speriamo ...

    Cordiali saluti

    Federico

    Le agenzie comuinicano il volere dei proprietari... e non hanno certo il POTERE di cambiarlo...magari dovrebbero imparare a scegliere cosa mettere in vendita... e come dirlo ai propri clienti.

  • langecon
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 13:55
    Un saluto a ciri e a tutti gli altri del forum.
    la realtà sulle plusvalenze è che si è andati avanti per anni sbagliando!!!
    la colpa non è nè di chi vendeva allora nè di chi comprava.
    fino al 2006 se ricordate bene in atto veniva dichiarato solo il valore minimo catastale da dichiarare per non incorrere in accertamenti!!
    spesso commercialmente si pagava 100 e si dichiarava 40.
    era una usanza assai sbagliata ma nessuno per anni ha detto niente!!
    ora c'è una legge che ti obbliga a dichiarare il valore reale di compravendita e chi sta rivendendo case comprate anche due anni fa si trova una plusvalenza enorme che realmente non ha avuto!!!!!!
    non so se sono stato chiaro. se io ho comprato 1 anno fa a euro 100 mila e dichiarato 40 mila perché "si faceva così", oggi se rivendo a 105 mila devo pagare una plusvalenza che in realtà non ho avuto!!!pagherei il 20% su 65000 euro!!
    è ovvio poi che chi si trova a vendere in questa situazione vuole dichiarare meno!!!
    non capisco come mai quando i nostri ministri hanno deciso di apportare modifiche (di principio giuste) non hanno pensato a questo.
    anche perché, e ne aggiungo un'altra si va alimitare chi ha più bisogno di comprare casa!! chi ha bisogno di prendere il 100% di mutuo è limitato nella scelta proprio perché si può trovare di fronte a venditori che per causa di forza maggiore fanno così o non vendono!!
    resta cmq. il fatto che la plusvalenza va pagata da chi incassa e non da chi compra!! io giocherei su questo fatto per fare un'offerta più bassa di quanto chiede il venditore...
    ciao

  • anonymous
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 14:17
    Io ho effettuato un rogito nel 2004 e già allora il mio notaio "caldamente mi consigliava" la dichiarazione del valore reale della transazione sugli atti notarili di compravendita, oltre naturalmente al valore catastale sui cui poi venivano pagate le tasse, e così feci.

    nel 2006, come giustamente detto da te, tale "consiglio" è diventato "obbligo", e sappiamo tutti perché (futura rivalutazione degli estimi catastali).

    mi dispiace ma quello che non regge del tuo discorso è che "tutti sbagliavano perché all'epoca si faceva così"...ma chi l'ha detto?!? tutti i furbi sbagliavano volutamente, gli onesti già agivano in maniera consona!
    così come non regge il richiamo strappacuore alla necessità di una casa verso chi una casa non ce l'ha, addossando per questo le colpe al governo di sinistra o di destra che ha varato la legge.

    qui non si parla di "errori bonari" fatti da persone che "non sapevano".
    qui non si parla di gente che vende la propria casa per necessità, per poterne poi comprare una più grande.
    qui non c'entra nulla il richiamo a chi sta comprando le case.

    qui si parla di "compravendite immobiliari speculative" e giustamente vanno trattate come reali investimenti speculativi, con aliquota equiparata agli investimenti in borsa.

    la legge ha sempre parlato chiaro: vendi prima dei 5 anni?
    - puoi tranquillamente farlo ed a costo zero se e solo se stiamo parlando di "prima casa", per esigenze tangibili, non c'è di mezzo speculazione, si vende per riacquistare
    - puoi tranquillamente farlo pagando per i guadagni che ci hai fatto sopra se tutte le operazioni portate avanti avevano come unico scopo quello di "lucrare".

    io sinceramente non ci trovo nulla di scandaloso in questa legge.
    chi agisce correttamente non ci perde nulla.
    chi agisce truffaldinamente deve giustamente sborsare il dovuto.

    il tizio oggetto del presente thread è uno speculatore edilizio che vuole intascarsi i soldi per puro interesse personale; non trovo scusanti nel suo operato, ne tantomeno nell'operato dell'agente immobiliare che andrebbe per questo denunciato alle autorità competenti.

    a casa mia si chiama "evasione fiscale".

    non so voi ma io sarei un tantino STANCO di pagare le tasse al posto di chi non le paga mai...

  • langecon
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 14:29
    Caro anpi....
    io non ho parlato nè di governo di destra nè di sinistra...a me poco importa, basta che facciano cose giuste(il giusto o no è opinabile)....

    vedi tu ti sei trovato in una situazione dove il tuo notaio di ha consigliato 2 anni prima che uscisse una legge di fare quello che poi hai fatto. ma quanti come il tuo notaio consigliavano ciò? io non ne ho visto neanche uno!!!! e chi non lo faceva non è perché voleva lucrare (il 75% delle ultime compravendite in italia è stato fatto da chi comprava prima casa...) ma perché si "affidava" al notaio di fiducia e non sapeva di regole che poi sarebbero arrivate e "cambiate"....
    poi mi dispiace per te...ma vorrei farti scoprire che chi cambia casa, una prima casa entro i cinque anni ha plusvalenza, anche se ha bisogno di cambiare casa!!! è l'imposta di registro che è agevolata!!

    i discorsi poi stanno a zero....chi compra se vuole comprare va dove c'è un giusto compromesso tra venditore e acquirente...non si può obbligare il venditore a vendere e questo che significa? chi ha i soldi per comprare anche con "il nero" lo fa...chi prende tutto mutuo si deve accontentare!!!

  • anonymous
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 14:39
    Caro anpi....
    poi mi dispiace per te...ma vorrei farti scoprire che chi cambia casa, una prima casa entro i cinque anni ha plusvalenza, anche se ha bisogno di cambiare casa!!! è l'imposta di registro che è agevolata!!


    forse è il caso che ti informi bene, prima di dire cose non vere.
    vendere per comprare, quando si parla di "prima casa", non porta MAI a plusvalenza.



    ...chi compra se vuole comprare va dove c'è un giusto compromesso tra venditore e acquirente...non si può obbligare il venditore a vendere e questo che significa? chi ha i soldi per comprare anche con "il nero" lo fa...chi prende tutto mutuo si deve accontentare

    ...che in italiano significherebbe?
    da quel poco che si capisce dalla tua frase, mi sembra tu stia giustifiando le plusvalenze speculative, invece di condannarle senza appello.
    il "nero" lo fanno i disonesti con denaro frusciante sul conto, non gli onesti che devono accollarsi un mutuo trentennale pur di trovare un buco di casa.

    mi dispiace ma siamo agli opposti come pensiero.

    ti invito comunque ad infortmarti meglio sulla legge relativa alle plusvalenze.

  • anonimo
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 14:40
    Molti di quei "furbi" sono poveri operai... ti ricordo che molte case NON hanno plusvalenze a carico dei venditori e che non esiste più nemmeno l'invim.

    Io sarò anche un sostenitore degli evasori, ma sinceramente di condannare un povero cristo che già si accolla un mutuo per 30 anni per comprarsi casa, quando la legge ti "permetteva" di denunciare solo il valore automatico (con fooorte risparmio per il ladro evasore operaio) e quindi pagare delle imposte sstenibili NON me la sento.

    O forse si pensa che a comprare casa e denunciare meno siano solo i "ricchi" ???

    Cmq... a morte gli evasori.

  • anonymous
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 14:47
    Il "povero operaio" non compra una casa da 200mila euro per poi rivenderla dopo 1 anno a 300mila euro, senza comprare nulla in cambio, per pura speculazione.

    il "povero operaio" non agisce così.
    il "povero operaio" si compra casa e si spacca la schiena per pagarla.
    se un giorno ha una botta di fortuna tale da permettergli di comrparne una più grande, e quella precedente nel frattempo s'è rivalutata del 700%, il "povero operaio" non paga alcuna plusvalenza sul maggior valore della casa!

    il "furbo imprenditore" compra a 100 e rivende a 200.
    il "furbo imprenditore" non lo fa per necessità.
    il "furbo imprenditore" è giusto che paghi la sua fetta di tasse per quello che fa.

    forse si stanno mischiando un po' troppe situazioni...

    io condanno solo i FURBI, non i POVERI.

  • anonimo
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 14:56
    Ma tu, quanti affari vedi con i tuoi occhi all'anno?

    Come fai a dire certe cose con sicurezza?

    Spero che almeno tu lavori nel settore...

    Io vedo che chi cerca di risparmiare sulle imposte, se non altro per statistica, il più delle volte è una persona con il reddito basso, ma non perché voglia evadere ma perché sono la MAggioranza.

    E il meccanismo che ti ha spiegato Langecom è tutt'altro che errato, infatti è quello che succede davvero, in molti casi.

    Poi è chiaro che ci sono gli speculatori, ma è altrettanto chiaro che chi ci rimette DAVVERO NON SONO LORO, ma gli operai di cui sopra e:


    I poveri operai, a volte caro anpi, rivendono casa, più di quanto immagini, per comprarne una più grande (avevo preso un bilo ma i due figli so cresciuti), per tornare in affitto (non ce la faccio pi`¨a pagare le rate del mutuo..).



    Forse dovresti provare a parlare di queste cose con meno livore e meno luoghi comuni.

  • anonymous
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 15:00
    Mi spieghi, in soldoni, un povero operaio cosa ci rimette nel comprare e rivendere la propria prima casa in continuazione, ipotizzando che le transazioni avvengano tra privati (senza quindi ingrassare le tasche delle agenzie immobiliari) e senza tener conto dei notai (e quindi dei loro lauti guadagni)?

    io, comunque, sono un privato cittadino.

  • anonimo
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 15:14
    Mi spieghi, in soldoni, un povero operaio cosa ci rimette nel comprare e rivendere la propria prima casa in continuazione, ipotizzando che le transazioni avvengano tra privati (senza quindi ingrassare le tasche delle agenzie immobiliari) e senza tener conto dei notai (e quindi dei loro lauti guadagni)?

    io, comunque, sono un privato cittadino.


    Esempio, io compro una casa, senza agevolazion prima casa perché ce l'ho già in quota con i fratelli, ereditata dalla madre, abitata da uno dei fratelli e da sua moglie.

    Compro un appartamento da 120.000 e pago il 10% (dieci) di ciò che denuncio, quindi decido di non pagare su tutto il valore per risparmiare e denuncio 80000 euro pagando 8000 euro di imposte (e il resto che ti risparmio) SENZA l'agenzia immobiliare str**za (aggiungo per fartelo piacere di più ).

    Per esigenze mie prendo la residenza nella casa solo un anno dopo che l'ho comprata.

    Nasce un problema improvviso, o una esigenza nuova, e vendo la casa dopo pochi mesi, con la nuova legge a 135000 euro.

    Con la nuova normativa io pagherò su una plusvalenza di 135.000-80.000 = 55.000(anche se dovrei togliere le notule del notaio non le conto perché le ho omesse anche prima).

    Considera che io l'app lho pagato 120000 + 8000 = 128000
    lo rivendo a 135000 e dovrei guadagnare 7000 euro
    in realtà ci rimetto perché pago una plusvalenza di 11000 euro (il 20% di 55.000).

    quindi riscuoto 124000...

  • anonymous
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 15:31
    "Per esigenze mie prendo la residenza nella casa solo un anno dopo che l'ho comprata."

    ok, la cosa, per come la vedo io, finisce qui.
    per esigenze del signore oggetto dell'esempio la residenza non è stata presa entro i termini previsti dalla legge quindi ogni eventuale agevolazione fiscale goduta in precedenza, e col senno di poi non dovuta, decade.

    scusate i miei modi un po' "da mondo delle favole", secondo gli occhi dei più, ma io ragiono da privato cittadino che paga le tasse dalla A alla Z, anche se come voi la maggior parte di esse le reputo inique, a prescindere da quale governo le ha imposte.

    visto che io pago se faccio determinate cose, ed ho delle agevolazioni (bruscolini, in termini assoluti) se ne faccio delle altre, gradirei che tutti facessero così, e chi non fa così, per un motivo o per un'altro, è giusto che venga sanzionato secondo le vigenti normative legislative.

    le leggi ci sono, belle o brutte che siano, e vanno rispettate.
    se ognuno accampa delle scusanti per aggirarle (vedi il "prendo la residenza per mie esigenze dopo più di 1 anno...") allora vivremo nell'anarchia, in un mondo in cui ognuno fa come gli pare perché tanto il mondo è ingiusto, e quindi è giusto rubare!

  • anonimo
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 15:35
    Per le "seconde" case il requisito della residenza NON è richiesto.

    Le esigenze potrebbero essere lavorative... o familiari...

    La rivendita NON sempre è voluta...

    Quindi per me le imposte sono inique.

    E i cittadini che hanno redditi bassi fanno bene a cercare di risparmiare (anche se non lo consiglio).

    Abbiamo una visione dello stato diversa.

    Io credo, fermamente, che se metti un divieto di sosta in una piazzola e ogni tanto una macchina ci parcheggia, la multa è giusta.

    Se invece nella piazzola ci parcheggiano mille macchine va tolto il cartello.

  • anonymous
    0
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    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 15:43
    Le "seconde case" io le vedo come un bene non essenziale, quindi eventuali imposte non le ritengo un furto da parte dello stato.

    le tasse sulla "prima casa" invece le ritengo totalmente ingiuste, ma tant'è, per come la vedo io ci sono e tocca pagarle, non cercare di evaderle.

    comunque si, abbiamo differenti punti di vista sullo stato e sul modo in cui i cittadini dovrebbero relazionarsi con esso.

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 15:59
    IN questo caso, seconda casa non era lusso... non farti ngannare dalle parole e dai luoghi comuni...


    SEEEEEEEmbra tutto facile e spiegabile: così NON è.

  • langecon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 8 Febbraio 2007, alle ore 16:34
    ....meglio se spieghi tu ad anpi come è davvero la realtà!!!!!

    il meccanismo che ti ho spiegato, anpi, è quello che si vede tutti i gg. nelle agenzie immobiliari!!!

    sai che il 30% di chi compra casa, una prima casa, la compra perché deve ripianare debiti di credito al consumo????

    prima era una scappatoia che dava ossigeno (non certo ai "furbi" imprenditori come li definisci tu), ma al povero operaio.
    si avevano debiti per 20.000 euro, si comprava casa che costava 100.000 e si prendeva di mutuo 130.000 racchiudendo tutti i debiti in una sola rata con interessi al 3,50% invece che 9-10%.....

    per quanto riguarda le plusvalenze sono sicurissimo di quanto ho scritto in precedenza perché toccato con mano.

    io ti parlo di realtà, la destra o la sinistra lasciamola a loro...
    ciao ciao e arrabbiati di meno...

  • anonymous
    0
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    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 07:05

    per quanto riguarda le plusvalenze sono sicurissimo di quanto ho scritto in precedenza perché toccato con mano.


    continuo a ripetere che fai disinformazione con i tuoi consigli sulle plusvalenze, sei stato "ripreso" anche da oris per questo in altro thread, devi fornire informazioni complete e soprattutti giuste oppure lascia stare, dimostri di non conoscere le leggi (pur se sei un minimo del settore).



    io ti parlo di realtà, la destra o la sinistra lasciamola a loro...
    anche io parlo di realtà, e parlo soprattutto di lealtà, cosa che a molti cittadini manca...salvo poi lamentarsi che va sempre tutto male (da destra e da sinistra, sempre per rimanere sul filo del "politically correct":wink: )


    ciao ciao e arrabbiati di meno...
    concludendo, forse fraintendi i miei stati d'animo "virtuali", figurati se posso arrabbiarmi con un utente che nemmeno conosco e di cui non me ne po' fregà de meno, detto in maniera bonaria alla romana (e la cosa è reciproca, lo so ), e nemmeno m'arrabbio per un sistema italico del tutto sballato, da decenni...e mica posso stare a farmi rodere il fegato tutti i santi giorni!!!
    io mi preoccupo per me, sto attento solo al mio stato d'animo, mi sento a posto con la mia coscienza e so di poter dormire sempre sonni tranquilli.
    ...e non è cosa da poco ai giorni d'oggi...o sbaglio?

    saluti e buona giornata a tutti

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 08:42
    Ho letto i vari messaggi che avete scritto un po di corsa, però ora voglio rileggerli meglio. però voglio spiegarvi meglio il caso per cui ho aperto il post.
    allora il venditore ha comprato casa 2 anni fa pagandola 100.000 ma dichiarando 80.000, poi l'ha ristrutturata e non ci ha mai abitato, poi ora la vuole rivendere a 130000, non perché ha deve comprare un'altra (ha già varie proprietà)
    però non vuole pagare la plusvalenza, e vorrebbe i 50000? in nero, per me questa è speculazione edilizia, per voi no?

  • langecon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 09:08
    ....sei di terni e siamo pure vicinissimi.....
    detta così la tua storia è PALESE che si tratti di speculazione!!!
    se vuole vendere a 130.000 è un problema suo...
    diventa anche un tuo problema nel momento in cui devi prendere il 100% di mutuo....

    mio consiglio? cerca un'altra casa...mica si può obbligare il venditore a vendere? lui pone le sue condizioni....se trova chi le soddisfa bene altrimenti non vende.

  • langecon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 09:33
    Si effettivamente sono solo 10 anni che sto nella compravendita immobiliare e me ne intendo poco...

    la legge la so quasi a memoria, e proprio per questo ti dico che c'è una confusione in giro sulle plusvalenze che forse neanche immagini...

    Prova a parlare in ordine con agenzie immobiliari,notai, agenzia entrate, comuni....ci sono aspetti e interpretazioni diverse.
    puoi dire che non è così, io rispetto le tue opinioni, ma circa 20 gg. fa ho assistito ad un atto di un vecchietto che vendeva un immobile prima dei cinque anni. tu dirai se era prima casa e può dimostrare che ha vissuto lì per più del 50% del tempo sta a posto.
    Purtroppo le bollette del signore in questione non erano a suo nome (ma di una convivente che non aveva lì la residenza) e quindi "dimostrare" che il vecchietto viveva lì è stato impossibile perché ogni domanda veniva rigettata....abbiamo dovuto posticipare l'atto notarile dopo la scadenza dei cinque anni...

    questo per dirti che le leggi spesso legiferano il generale, poi a volte il particolare (proprio perché particolare resta fuori o va interpretato e quando si interpreta il cittadino non ha mai ragione..)

    per il resto caro anpi, hai ragione tu "nu me pò fregà de meno" (romanescamente parlando).....ciaoooo

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 09:51
    Ora abbiamo dichiarato all'agente che vorremmo comprare e dichiareate tutto, lui lo faceva presente al proprietario, se gli sta bene vende, senno troveremmo un'altra soluzione... non c'è molta scelta

  • langecon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 10:26
    Non sapendo ti ho anticipato...
    se hai bisogno chiedimi...ti faccio una consulenza!!
    gratis ovviamente...

  • jeje93
    0
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    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 10:37
    Scusate, ma come funziona questa cosa della plusvalenza? noi ci troviamo a vendere un appartamento che abbiamo comprato 4 anni fa, abbiamo totalmente ristrutturato ed è quindi logico che lo vendiamo a un prezzo più alto.
    dobbiamo pagare questo 20% sulla differenza? e come dobbiamo pagarla?

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 11:01
    Scusate, ma come funziona questa cosa della plusvalenza? noi ci troviamo a vendere un appartamento che abbiamo comprato 4 anni fa, abbiamo totalmente ristrutturato ed è quindi logico che lo vendiamo a un prezzo più alto.
    dobbiamo pagare questo 20% sulla differenza? e come dobbiamo pagarla?

    Anche i costi di ristrutturazione vengono conteggiati, quindi la plusvalenza sarà minore, no?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 11:10
    Scusate, ma come funziona questa cosa della plusvalenza?

    con il benestare degli esperti del forum, mi permetto di scriverti questi brevi accenni sulla plusvalenza e ti invito, in attesa di una chiacchierata con il tuo notaio, di leggere un po' di notizie cercandole nella rete (santo google fa miracoli, fidati):

    La vendita di una prima casa non genera plusvalenza se l'immobile è stato utilizzato effettivamente come abitazione principale, anche se avviene prima dei cinque anni dall'acquisto.

    La vendita di una prima casa non genera plusvalenza anche se avviene prima dei cinque anni dall'acquisto e si vende per ricomprare una prima casa.

    La vendita di una casa avuta in eredità non genera mai plusvalenza.

    La vendita di una casa avuta in donazione non genera plusvalenza se sono trascorsi più di cinque anni dall'atto di acquisto da parte del donante.

  • monos
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 11:13
    Per esperienza diretta
    confermo quanto riportato da anpi

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 11:13
    Si, semplificando molto è così, ma le cose vano viste caso per caso, pena interessi legali e maxi multe.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 11:43
    In che senso i costi di ristrutturazione vengono conteggiati?
    come funziona all'atto pratico?

  • jeje93
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 12:57
    Quindi mi stai dicendo che se la nostra casa è prima casa e siamo residenti non genera plusvalenza giusto??

  • langecon
    0
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    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 15:23
    ....quanto si generalizza!!! giusto..le cose vanno viste caso per caso..
    e secondo me anche da notaio a notaio....
    cmq. fate un pò voi....

    per anpi: google è perfetto, ma bisogna vedere le fonti prese!!

    prendi in esame il decreto o interpretazioni varie di notai e avvocati?

  • anonimo
    0
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    Venerdì 9 Febbraio 2007, alle ore 17:04
    ....quanto si generalizza!!! giusto..le cose vanno viste caso per caso..
    e secondo me anche da notaio a notaio....
    cmq. fate un pò voi....

    per anpi: google è perfetto, ma bisogna vedere le fonti prese!!

    prendi in esame il decreto o interpretazioni varie di notai e avvocati?

    Internet è buono, per trovare info e non essere schiavi della tv...

    Ma da qui a pensare di sapere come vanno le cose DAVVERO, on stage, facendo una ricerca su internet... auguri!!!

    Sul diritto poi, si scrivono fiumi di libri e le normative NON coprono mai tutti i casi possibili...

    Quindi, viva intenet, ma con le molle.

    Pensare di diventare esperti raccogliendo materiale su internet senza PRATICARE, è come leggere di far l'amore senza farlo..

  • langecon
    0
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    Sabato 10 Febbraio 2007, alle ore 08:38
    .....SANTE.......ORIS...

  • beppesettantotto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 10 Febbraio 2007, alle ore 10:44
    Signori buongiorno a tutti,

    interessantissimo il dibattito,ho seguito tutto con molta cura.
    Mi sta capitando l'ennesimo caso analogo.La mia compagna ha acquistato con la sorella la "prima casa" 3 anni fa,sono state residenti quindi per la prima casa è tutto ok,solo che il notaio all'atto ha consigliato di mettere il valore dell'immobile più basso,ma non di molto.Ora si trova a dover cedere la sua metà alla sorella in quanto aprirà un mutuo con me.

    La banca impedisce questo passaggio perché il mutuo stipulato al tempo non può supportare un valore dichiarato più basso del mutuo stesso... o meglio al tempo si poteva,ora non più.Vale a dire che l'immobile deve essere dichiarato per quel che vale per poter uscire dal mutuo. Non riusciamo a capire a cosa stiamo andando incontro e che cosa dovremmo veramente fare.L'accollo della plusvalenza andrebbe alla parte restante...?che nel nostro caso è il gatto che si morde la coda?

    Ritengo inoltre che una parte di responsabilità sia anche del notaio stesso,il quale ha consigliato di dichiarare di meno quando chiunque poteva immaginare che nel giro di qualche anno queste 2 sorelle si sarebbero sposate con i loro rispettivi fidanzati e quindi avrebbero dovuto movimentare questa proprietà.

    help!come possiamo rimediare?

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