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2009-02-17 21:25:57

Modifiche non risultanti da planimetria catastale


Marilibus
login
14 Febbraio 2009 ore 17:11 4
Salve, vorrei acquistare un appartamento ma una volta in possesso della planimetria catastale mi sono accorta che l'attuale proprietario ha effettuato alcune modifiche senza le necessarie autorizzazioni e concessioni edilizie, nello specifico:
- ha spostato una parete esterna accorpando una porzione del balcone ad una delle camere e riducendo quindi la superficie del balcone stesso e modificando di conseguenza anche il prospetto dell'edificio ( che peraltro risulta variegato in quanto anche altri condomini hanno effettuato modifiche tra loro non omogenee)
- ha aperto una porta di accesso ad una stanza in una parete portante
- ha eliminato il ripostiglio
- ha spostato la cucina in una delle camere
Desidererei sapere se tali modifiche, che non compaiono nella mappa catastale possono essere regolarizzate e in caso di risposta positiva se deve farlo l'attuale proprietario o anche il subentrante acquirente ed eventualmente se si incorre in sanzioni pecuniarie o penali, ed in particolare se è possibile attuare il ripristino del prospetto originario contestualmente alle opere di ristrutturazione interna che vorrei effettuare una volta acquistato l'immobile. Infine vorrei sapere se tale situazione dovrebbe risultare dal rogito ed in che termini.
Forse il mio quesito risulta eccessivamente complesso e non sono sicura che questa sia la giusta collocazione, ringrazio anticipatamente quanti vorranno rispondermi, Marilisa
  • anonymous
    0
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    Domenica 15 Febbraio 2009, alle ore 18:05
    Andrebbe regolarizzato. al rogito generalmene l'acquirente "tira fuori" questi problemi e prova ad abbassare il prezzo di acquisto. se il venditore non accetta la riduzione si vedrà costretto a restituire il doppio della caparra versata. dipende da come lavorano le agenzie e il notaio. sono cose da chiarire prima per non creare tensioni.

    l'apertura su parete portante è da chiudere. ha bisogno di pratica di genio civile. andrà fatta una cerchiatura se si desidera mantenerla.

    per le altre cose si può procedere in 2 modi. o in sanatoria o in dia.

    se si va in sanatoria, si presentano le modifiche e si paga l'ammenda. generalmente onerosa..

    oppure una dia. si tengono aperti i lavori per una o due settimane (andrebbe fatto in agosto a cavallo delle ferie) e poi si chiudono i lavori....

    questo per gli interni.

    per gli esterni andrebbe presentato un pdc, commissione edilizia ecc ecc.. in ogni caso va valutato con il r.e. alla mano ed eventualmente discuterne con un tecnico comunale per capire come doversi muovere.

    il comune potrebbe richiedere il ripristino della situazione originaria con ammenda. a cascata verrebbero poi coinvolti tutti i vicini...

    i problemi sorgeranno quando vorrai vendere a tua volta l'immobile. questi problemi portano ad un deprezzamento da tenere in considerazione: sia come regolarità dell'immobile stesso, sia come spese da sostenere per regolarizzarlo.

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 15 Febbraio 2009, alle ore 21:45
    In conclusione il consiglio è quello di far regolarizzare gli abusi dall'attuale proprietario.

    Le procedure appaiono piuttosto onerose in quanto hai accennato anche ad un aumento di volumetria che i comuni sono propensi a sanare solo dietro il pagamento di cospiqui oneri.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 16 Febbraio 2009, alle ore 11:18
    Consiglierei l'acquisto solo laddove il promittente venditore s'impegnasse, e prestasse idonee garanzie, per le sanatorie del caso...entro un termine perentorio.

  • marilibus
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 17 Febbraio 2009, alle ore 21:25
    La novità di oggi è che l'abuso relativo al balcone rimpicciolito potrebbe essere eliminato in sanatoria in quanto lo stesso si affaccia sul cortile interno e non su strada, ma addirittura non rileverebbe in quanto le modifiche che ho descritto sono state effettuate in data anteriore all'anno 1967, per cui basterebbe una dichiarazione dell'attuale proprietario che lo attesta per regolarizzare l'intera situazione. Poichè sono discretamente diffidente e l'agente immobiliare è tale solo di nome, ma soprattutto perché voglio fare tutto secondo le regole e non voglio avere alcun tipo di problema in seguito sto provando a capire personalmente quanto tutto questo sia vero e in che termini (credo dipenda dal regolamento edilizio del mio comune che è messina)...grazie per le risposte, marilisa

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