La casa è di mia moglie.....ma pago io
Buongiorno,
stiamo per iniziare i lavori di ristrutturazione di una vecchia capanna. Il terreno e la capanna sono stati ceduti a mia moglie (dai mei suoceri) con un atto di vendita di nuda proprietà. I miei suoceri hanno inoltre l'usufrutto sulla proprietà.
Mi sto girando intorno per valutare il mutuo e sto per scegliere l'impresa edile a cui appaltare il lavoro.
Questa introduzione mi è servita per fare un po' il quadro generale della situazione.
Il fatto è che per motivi di reddito tutti i lavori saranno praticamente pagati dal sottoscritto (si tratta di un intervento di circa 350.000 Euro). Il sottoscritto però, a parte essere il coniuge convivente di mia moglie, non ha assoltamente alcun diritto sull'immobile.
Parlando con varie persone mi sento dire che sono "un pazzo" a pagare le spese di una casa che non è mia (nemmeno cointestata) e tutti mi consigliano di cointestarla anche perché se un domani accadesse l'irreparabile (es. divorzio) mi troverei davvero in grossissime difficoltà, dovendo continuare a pagare io il mutuo...
Voi che siete sicuramente più esperti cosa mi consigliate?
Grazie
stiamo per iniziare i lavori di ristrutturazione di una vecchia capanna. Il terreno e la capanna sono stati ceduti a mia moglie (dai mei suoceri) con un atto di vendita di nuda proprietà. I miei suoceri hanno inoltre l'usufrutto sulla proprietà.
Mi sto girando intorno per valutare il mutuo e sto per scegliere l'impresa edile a cui appaltare il lavoro.
Questa introduzione mi è servita per fare un po' il quadro generale della situazione.
Il fatto è che per motivi di reddito tutti i lavori saranno praticamente pagati dal sottoscritto (si tratta di un intervento di circa 350.000 Euro). Il sottoscritto però, a parte essere il coniuge convivente di mia moglie, non ha assoltamente alcun diritto sull'immobile.
Parlando con varie persone mi sento dire che sono "un pazzo" a pagare le spese di una casa che non è mia (nemmeno cointestata) e tutti mi consigliano di cointestarla anche perché se un domani accadesse l'irreparabile (es. divorzio) mi troverei davvero in grossissime difficoltà, dovendo continuare a pagare io il mutuo...
Voi che siete sicuramente più esperti cosa mi consigliate?
Grazie
Ciò che ti hanno riferito sarebbe da prendere in seria considerazione e valutarlo attentamente.
I modo ed i termini per risolvere la situazione ci sono, basta rivolgersi ad un notaio che può preparare le pratiche corrette per metterti al riparo da possibili future situazioni spiacevoli cui hai accennato; i notai compiono questi atti ogni giorno e sono i migliori consiglieri per trovare la giusta soluzione.
Sappi che la soluzione di cointestazione dell'immobile è percorribile, salvo i notevoli costi in termini di tassazione, non essendo l'immobile stesso la vostra "prima casa" e non godendo quindi delle relative agevolazioni.
Infine hai parlato di "mutuo", accertati con precisione circa l'erogazione, l'immobile non è in proprietà esclusiva, ma solo come "nuda proprietà" e le banche tentennano se non vi sono altre "solide garanzie".
Buongiorno. Non trattandosi di bene in comunione, obiettivamente, assumersi una spesa del genere appare un atto di coraggio. La Vs. prima casa è in comproprietà? se così fosse, nell'ipotesi peggiore paventabile (divorzio), la seconda potrebbe, ma in astratto, essere assegnata alla moglie. Forse un Notaio potrebbe fornire qualche dritta, anche se non gli compete- per i negozi 'inter vivos', infatti, la consulenza è riservata agli Avvocati.
Inanzitutto grazie per la tempestività delle risposte.
In realtà la nuova abitazione (frutto della ristrutturazione) rappresenta la "Prima Casa" tant'è che usufruiamo, per questo motivo, di tutte le agevolazioni fiscali previste in materia.....
Quando potrebbe costare indicativamente in questo caso la pratica di cointestazione dell'immobile dal notaio?- Innanzitutto dovrai far valutare il bene da un professionista del luogo (geom. ing. ecc.)
Sappi che le spese notarili, oltre ai costi fissi di registro in base al valore dell'immobile, sono variabilissime.
Insomma, bisogna "trattare", e chiedere preventivi a molti notai (parlo per due recenti esperienze personali). - Ho accennato a mia moglie la questione, lei però mi dice che suo padre (usufruttuario con mia suocera) non acconsentirà sicuramente a far cointestare la casa anche a me....
Mi dice: "se la vuoi cointestare è perché non ti fidi di me....allora facciamo una scrittura privata che ti tuteli in caso di rottura....."
Come vedete questa seconda ipotesi?
Grazie per la vs. preziosa collaborazione - Con i suoceri fai valere il concetto che una scrittura privata necessariamente "registrata" (altrimenti è quasi carta straccia, non è opponibile a terzi) ha dei costi notevoli.
Le imposte sono rapportate al valore indicato nella scrittura stessa e sono piuttosto salate.
Ne sò qualcosa per esperienza personale...... - L'aver assunto oneri del genere, per il godimento dell'intero nucleo familiare, potrebbe essere oggetto d'una valutazione positiva, in via equitativa ovviamente, ai fini dell'eventuale assegno di mantenimento- nella deprecabile ipotesi di separazione e/o scioglimento degli effetti civili del matrimonio.
- Ieri sera ho avuto un colloquio con i miei suoceri riguardo alla questione della casa. Loro mi dicono che le cose stanno cosi e non intendono cambiarle; mi hanno consigliato di rivolgermi ad un commercialista/avvocato affinché trovino loro la soluzione che mi possa tutelare; non intendono intestarmi parte della proprietà in alcun modo.
Non vi nego che mi aspettavo un po' più di "comprensione"; non mi sembra di "pretendere niente", in fondo sto solo chiedendo di essere tutelato su un immobile che non è (e non sarà mai) mio.....
Gli ho anche detto che anche loro provino ad informarsi e si renderanno conto che la mia richiesta è tutt'altro che assurda maragionevole e fondata.
A questo punto cosa mi consigliate di fare?
Grazie per il vs. aiuto. - In astratto, l'immobile un giorno potrebbe anche essere Suo...comunque, atteso che gli istituti civilistici non offrono garanzie, ed immaginando che Sua moglie non possegga altra abitazione, la tutela è ben poca cosa. Non Ci ha chiarito se siete in comunione dei beni, se non erro. Comunque, in un'eventuale scrittura privata non potreste derogare agli obblighi alimentari verso il coniuge debole, ma sarebbe possibile ufficializzare l'entità del conferimento.
- Io e mia moglie siamo in separazione dei beni quindi, come potete capire, non avrei alcun diritto sull'immobile. Posso accettare l'usufrutto dei miei suoceri i quali, almeno finché vivono, vogliono evitare che, ad esempio, una volta fatta la casa venga venduta però non posso pensare di sostenere un impegno economico cosi grosso senza una tutela che mi salvaguardi in caso, ad esempio, di separazione. Sotto gli occhi ho casi di conoscenti che per aver "sorvolato" su alcuni aspetti si ritrovano adesso a battere la testa nel muro.....
- Atteso che i suoceri non appaiono disposti all'intestazione dell'immobile, e che Sua moglie non dispone di reddito, l'unica forma di tutela, seppur molto residuale, è la tracciabilità dei pagamenti, per i motivi già addotti. Per il resto, non vedo altro da fare. Per qualche anno anch'io ho vissuto in una casa dei miei suoceri (comodato registrato), e le spese di ristrutturazione le ho sostenute io.
- Innanzitutto Buon Anno a tutti!
Ho avuto modo di parlare di nuovo con mia moglie riguardo alla questione della casa.
Praticamente mi dice che sia lei che i suoi genitori capiscono il fatto che mi debba tutelare, che lo ritengono assolutamente giusto però aggiungono che la nuda proprietà deve rimanere intestata solo a mia moglie poi tutto quello che viene dopo (ossia l'edificazione della casa) può essere intestato anche a me..... ma si può prevedere una forma del genere?
Grazie per la collaborazione - Te l'abbiamo indicato sopra, in questa lunga discussione.
I mezzi ed i modi per la tutela di entrambe le parti esiste.
Non è possibile nel forum indicarti quale sia la soluzione migliore.
La soluzione si trova seduti davanti al notaio di fiducia e dietro i suoi consigli trovare la via più favorevole per tutte le parti in gioco.
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