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2006-11-28 14:18:14

Impresario ed agenzia disonesti aiuto


Daniela.franchino
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22 Novembre 2006 ore 13:06 19
Ciao, vi leggo da un po e vi faccio i miei complimenti. Purtroppo sono qui a chiedervi un aiuto per un fatto increscioso che mi è accaduto.
Volevo acquistare un appartamento in costruzione che ha in gestione un'agenzia immobiliare. Mi hanno fatto vedere diverse tipologie e dopo aver scelto quella pià consona ho fatto la proposta d'acuqisto 15 giorni fa. Il prezzo l'ha stabilito l'agenzia di vendita insieme all'mpresario ed io ho in mano le piantine dell'alloggio con tanto di prezzo scritto dall'agenzia.
Ieri sera mi chiama l'agente di vendita dicendomi che l'impresario ha deciso di aumentare il prezzo dell'appartamento di 45.000? (30%) e che io son libera di decidere se recedere dal contratto.
Io ci sono rimasta di sale..... e venerdì andrò a stracciare il contratto....
Volevo capire se possono comportarsi così e se io posso agire in qualche modo per farsì che loro mantengano la parola data.

Putrtoppo sono sfiduciata e credo che queti furfanti la facciano sempre da padroni nei nostri confronti.

Vi ringrazio molto per avermi letto
daniela
  • condominiale
    0
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    Mercoledì 22 Novembre 2006, alle ore 14:12
    Se tu stesso e l'agenzia non avete firmato il preliminare del contratto, allora nessun obbligo può essere fatto valere ne da te ne dall'agenzia.

    Non sarà che, visto il tuo interessamento, l'aumento del prezzo sia solo una mossa per guadagnare di più?
    Una tua contrattazione al ribasso potrebbe dare i suoi frutti.

  • anonimo
    0
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    Mercoledì 22 Novembre 2006, alle ore 14:29
    Sicuramente la cosa è antipatica ma, in mancanza di norme contrarie, i proprietari sono padroni di chiedere quanto vogliono.

    Se tu avessi versato una caparra ritirata dal proprietario questa doveva esserti restituita per un importo del doppio di quanto versato.

    Come dice condominiale la proposta non è un compromesso.

    Questo per quanto riguarda gli effetti sull'immobile.

    C'è da vedere se sulla proposta c'era la dicitura "..all'atto dell'accettazione diverrà caparra confirmatoria... diverrà preliminare di comprovendita" potrai sempre chiederne conto alla agenzia chiedendo danni...

    Voglio dire: se è vero che con la proposta accettata si hanno gli effetti del compromesso allora è possibile chiedere sia l'esecuzione in forma specifica (obbligandoli a vendere alle condizioni sottoscritte) che i danni ecc.

    Quindi dipende tutto da cosa hai in mano.

  • daniela.franchino
    0
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    Mercoledì 22 Novembre 2006, alle ore 14:38
    Grazie per le vostre risposte!
    Sono convintissima che abbia ragione condominiale e proverò con il gioco al ribasso...ma vi sembra il modo di trattare con le persone?

    Oris, grazie per la dritta guarderò bene la proposta di acquisto perché non so esattamente cosa dice.
    GRAZIE!!!!

  • dalo
    0
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    Mercoledì 22 Novembre 2006, alle ore 16:45
    Ci son passata anche io, la casa è in costruzione? Servirà almeno qualche mese per finirla?
    Allora mi sa che sarà difficile che chi la costruisce accetti di meno di quanto proposto, ?tanto? pensano ?ho qualche mese di tempo, un allocco che mi da tanti soldini quanti gliene chiedo ho tutto il tempo che voglio di trovarlo?

    L?agenzia non è stata scorretta, non ha il suo tornaconto, non ti ha fatto firmare il compromesso, ha perso una cliente e non si è nemmeno fatta dare i soldini (e ne chiedono non pochi)

    Purtroppo fino al compromesso non si puo? mai stare sicuri, almeno fin quando il venditore si impegna IRREVOCABILMENTE a venderti l?immobile secondo i tempi e le modalità descritte nel compromesso.il venditore firma e da quel momento non puo? più tirarsi indietro e nemmeno chiedere nulla più

    non pensare a male e non arrenderti, fino a quando non rimane nulla di intentato mai disperare e poi dipende dai casi

  • dalo
    0
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    Mercoledì 22 Novembre 2006, alle ore 16:55
    X oris: non è vero come hai detto che il preliminare è definitivo
    il preliminare è stato da noi firmato, firmato dall'agenzia, firmato dai proprietari dell'immobile e abbiam versato tanto di caparra
    nel preliminare (firmato anche da loro), c'erano scritti dei termini (ENTRO E NON OLTRE) e c'era anche scritto che nel prezzo pattuito erano compresi un paio di armadi.
    al compromesso ci hanno chiesto un bel po di soldi per gli armadi (che dovevano essere compresi nel prezzo) poi hanno infranto di qualche mese i termini

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Novembre 2006, alle ore 18:29
    Ehm.. cosa c'entra?

    Il discorso è diverso.

    Il compromesso è un contratto a prestazioni corrispettive e ha effetti obbligatori.

    se poi qualcuno risulta inadempiente non è colpa del preliminare ma di chi non ottempera agli obblighi assunti con il contratto.

    Quindi poi ne paga le conseguenze.

    Se il compromesso è fatto male (si prevedono sempre penali per i ritardi..e si scrive tutto, armadi compresi) poi porta problemi di interpretazione...

    Il limite non è nel mezzo ma di chi lo usa e della forma con il quale viene redatto.

  • langecon
    0
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    Giovedì 23 Novembre 2006, alle ore 13:53
    Concordo pienamente con l'amico oris,che saluto.
    per daniela: non capisco perché parli di furfanti....
    mi sembra tutto chiarissimo!!
    tu hai fatto una proposta...ad un certo prezzo. l'impresario l'ha accettata?
    ha sottosfritto l'offerta che tu hai fatto?
    se si allora vuol dire che il prezzo che tu hai offerto va bene e si passa ad un preliminare di compravendita ulteriore altrimenti l'offerta non è stata accettata. non spetta nè a te nè tanto meno all'agenzia sapere il "perché"...
    se il costruttore ha dovuto fare altri lavori, se si è impazzito, se vuole spenderseli per divertirsi sono fatti suoi....
    l'offerta non è stata accettata....

  • dalo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Novembre 2006, alle ore 08:02
    Forse mi son spiegata male, il preliminare è stato fatto a regola d'arte, c'era scritto tutto, dai mobili ai termini ultimi

    pero' son d'accordo con Oris, il preliminare era inoppugnabile legalmente, purtroppo al momento del compromesso ci è toccato abbassare la cresta se volevamo che firmassero anche il compromesso, più definitivo.

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Novembre 2006, alle ore 08:36
    Volevo solo specificare che per me preliminare e compromesso sono la stessa cosa.. DAlo tu intendi la proposta di acquisto che, anche con una fresca sentenza a FIrenze, NON HA EFFETTI OBBLIGATORI SUL BENE, molte volte nemmeno quando c'è scritto che invece li dovrebbe avere.

    Inoltre, per assurdo, la GGFF ha dato precise indicazioni riguardo all'antiriciclaggio per queste magiche Proposte/compromessi, indicando che DEVONO ESSERE REGISTRATE nell'archivio unico nei 30 gg successivi alla accettazione.

    Solo per precisazione.

  • dalo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Novembre 2006, alle ore 09:30
    Boh, forse hai ragione tu, forse ho sbagliato a parlare, so solo che sulla proposta d'acquisto c'era scritto a caratteri cubitali preliminare
    il preliminare ha avuto validità 15 gg, dopo di che si è fatto il compromesso che ha valore fino al rogito.
    nel nostro caso la parte venditrice ha infranto sia il preliminare sia il compromesso, noi potevamo rivolgerci benissimo a un legale,ma al momento non ero in grado di accollarmi la spesa di un legale.
    la parte venditrice ha infranto tutto il possibile con la tolleranza dell'agenzia, in quanto la figlia della parte venditrice era ed è l'amante del titolare dell'agenzia, che ha moglie e figli e logicamente voleva evitare casini
    al rogito dal notaio abbiamo fatto mettere tutto nero su bianco e visto che non avevano il notaio dalla loro ci han pensato 2 volte a fregarci di nuovo.

    ovviamente il mio è un caso particolare e a parte, mi dispiace se ho frainteso o son stata fraintesa

    saluti

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Novembre 2006, alle ore 09:43
    No, non preocccuparti, mi scuso se sono sembrato rude.

    Solo per tua informazione:

    Al rogito basta 1 notaio, che assicura sia la corretta forma dell'atto che l'identità e il pagamento delle imposte bolli ecc.
    Poi si occupa della "pubblicità" rendendo il vostro atto, finalmente, opponibile a terzi ufficialmente.

    Sono contento che alla fine tutto si sia comunque risolto.

    In caso di contenziosi futuri, prova a rivolgerti alle Camere di commercio chiedendo come funziona la conciliazione stragiudiziale, costi e finalità.

  • dalo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Novembre 2006, alle ore 11:39
    Non sei stato rude, figurati, anzi mi sei davvero stato utile, sei davvero molto molto colto, terro? presente dei tuoi preziosi consigli fra circa 10 o 15 anni, se e quando comprero? un?altra casa.
    Al rogito il notaio non voleva rogitare per 2 motivi:
    - a tutti gli assegni versati abbiamo fatto una fotocopia e l?abbiamo fatta firmare alla parte venditrice per ricevuta, ma non abbiamo messo la data sugli assegni perché la parte venditrice non la voleva, e quindi non c?erano documenti per provare che li avevano riscossi, l?eelenco dei movimenti della banca non va bene.
    - L?agenzia (pagata) per piu? di 10 mesi si è ?dimenticata? di farci la fattura nonostante l?avessi sollecitata tantissimissime volte (anche all?assegno dato all?agenzia ho fatto fotocopia, ma purtroppo la fotocopia non bastava, volevan la fattura)
    È normale tutto questo o dipende dal notaio scelto e eventualmente dalla città o dal comune?

    È capitato più volte e in altri casi di aver bisogno di un legale ma ci hanno sempre sconsigliato la Camera di Commercio: dicono ?costa meno ma non ha le palle di un legale vero?

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Novembre 2006, alle ore 12:01
    Nella conciliazione l'obiettivo è raggiungere, se possibile, un accordo soddisfacente tra le parti. Quando ciò non avviene il verbale di fallita conciliazione può fare da base per eventuali cause, eliminando tutta la parte del processo detta "cognitiva", nella quale vengono portati gli elementi oggettivi con perizie ecc. (e costi).

    L'avvocato invece cerca di arrivare alla condanna della controparte, e questa cerca sicuramente di resistere, quindi i costi si allungano ecc... se questo vuole dire avere le palle...

  • dalo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Novembre 2006, alle ore 14:00
    Grazie di tutte le spiegazioni, spero che non ti sarai offeso per quanto ho detto.
    che gli avvocati hanno le palle NON L?HO mica detto io, mi è solo stato riferito, io non ho mica avuto contatti con loro per verificare questo.
    Poi esistono anche dei legali donna molto in gamba, poi se abbiano le p?e o meno è un altro discorso, ma è ovvio che non ce le hanno, almeno non fisicamente
    Saluti e a presto e grazie ancora

  • dinamo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 27 Novembre 2006, alle ore 12:31
    Volevo solo specificare che per me preliminare e compromesso sono la stessa cosa.. DAlo tu intendi la proposta di acquisto che, anche con una fresca sentenza a FIrenze, NON HA EFFETTI OBBLIGATORI SUL BENE, molte volte nemmeno quando c'è scritto che invece li dovrebbe avere.

    Inoltre, per assurdo, la GGFF ha dato precise indicazioni riguardo all'antiriciclaggio per queste magiche Proposte/compromessi, indicando che DEVONO ESSERE REGISTRATE nell'archivio unico nei 30 gg successivi alla accettazione.

    Solo per precisazione.

    Ciao Oris, potresti riportare gli estremi della sentenza di Firenze che citi sopra? E scusa ancora la mia ignoranza, ma dove trovo il registro dell'archivio unico? Grazie per la pazienza!

  • dinamo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 27 Novembre 2006, alle ore 12:35
    Volevo solo specificare che per me preliminare e compromesso sono la stessa cosa.. DAlo tu intendi la proposta di acquisto che, anche con una fresca sentenza a FIrenze, NON HA EFFETTI OBBLIGATORI SUL BENE, molte volte nemmeno quando c'è scritto che invece li dovrebbe avere.

    Inoltre, per assurdo, la GGFF ha dato precise indicazioni riguardo all'antiriciclaggio per queste magiche Proposte/compromessi, indicando che DEVONO ESSERE REGISTRATE nell'archivio unico nei 30 gg successivi alla accettazione.

    Solo per precisazione.

    Ciao Oris, potresti riportare gli estremi della sentenza di Firenze che citi sopra? E scusa ancora la mia ignoranza, ma dove trovo l'archivio unico?
    Grazie per la pazienza!

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 27 Novembre 2006, alle ore 14:43
    L'archivio unico lo trovi anche alla buffetti (dovresti averlo fatto da un pò, se sei un agente )..

    per la sentenza purtroppo non ho il protocollo ma ti incollo la news FIAIP (gioco di parole) L?accettazione della proposta di acquisto
    Il Tribunale di Firenze, di recente, si è pronunciato in una controversia nella quale, oltre ad altre questioni, si è discuteva su di un argomento assai dibattuto, sia in dottrina che in giurisprudenza, con interpretazione e decisioni non univoche. La fattispecie sottoposta al giudizio del Tribunale Toscano era la qualificazione giuridica e la valenza di una proposta di acquisto raccolta scambiata da un agente immobiliare tra le parti intermediate. Più precisamente, il venditore, destinatario della proposta di acquisto in questione, vi apponeva la sua firma in calce e la trasmetteva, a mezzo telefax, all'agente immobiliare. Successivamente, insorgeva, tra le parti, una controversia in quanto l'una sosteneva che l'immobile non risultava essere conforme alla normativa urbanistica e fiscale, ma che si dichiarava disposto ad acquistarlo, a fronte di una cospicua riduzione del corrispettivo per il minor valore dell'immobile, in relazione ai vizi esistenti ed alle dette irregolarità, nonché per le maggiori spese sostenute, e, quindi, chiedeva la condanna dell'altra parte a dare esecuzione al contratto di vendita rappresentato, appunto, dalla proposta in questione, mentre l'altra sosteneva, invece, che la proposta di acquisto sottoscritta non la vincolasse a contrarre in quanto con la sua accettazione non si era stipulato alcun contratto di vendita.
    I Giudici per decidere la causa hanno dovuto affrontare uno specifico profilo dei modi di manifestazione della volontà negoziale in materia di vendita di immobili che, in relazione a quanto dispone l'art. 1350, non può che avvenire per iscritto. Il Tribunale di Firenze ha ritenuto, innanzitutto, che la volontà di accettare una proposta di acquisto avente per oggetto un bene immobile deve essere manifestata in modo inequivoco, non essendo sufficiente l'apposizione della propria sottoscrizione in calce, ma essendo, quanto meno, necessario apporvi la dicitura ?per accettazione?. Hanno, inoltre, rilevato i giudici che ? ? la proposta irrevocabile di acquisto ricevuta per il tramite del mediatore, senza alcuna manifestazione della volontà espressa per iscritto, non integra il contenuto tipico del contratto preliminare.? Si legge, ancora, nella sentenza in commento che ?Perché un vincolo contrattuale a comprare e vendere l'immobile possa essere ritenuto sorto non può ritenersi sufficiente la mera firma in calce ed a lato della proposta senza alcuna espressione di volontà negoziale da parte della destinataria. La ? non ha manifestato tale volontà per iscritto, ha sottoscritto senza neppure dichiarare di aver accettato la proposta che invece per il suo contenuto esigeva la dichiarazione di impegno in ordine a determinate clausole di garanzia?. Infine, il Tribunale rilevava che il fatto che nella proposta si affermasse che il pagamento di una certa somma sarebbe stato imputato quale caparra confirmatoria dopo la stipula del preliminare dimostrava che si era in presenza di un tipico negozio preparatorio in vista della stipulazione di un contratto preliminare ad effetti Obbligatori. Val la pena di riportare, a tal proposito, un passo della sentenza ?Nella prassi è noto il fenomeno, incrementato dallo sviluppo dell'attività di mediazione di soggetti professionalmente dediti a tale attività ed interessati alla creazione anticipata di un vincolo tra le parti. Non si tratta di contratti preliminari ma di contratti innominati aventi causa nella necessità di procedimentalizzare le trattative per evitare sorprese e proteggere il negoziato da improvvisi ripensamenti, Un modo per evitare di perder tempo con compratori e venditori indecisi?. La decisione dei Tribunale di Firenze non può che essere, pienamente, condivisa, nel senso che, come peraltro precisato nella motivazione, una proposta di acquisto contiene una serie di regole o condizione destinate solamente ?a recintare i confini della trattativa? ma che se non contengono uno specifico obbligo a contrarre a determinate condizioni ed entro un determinato tempo non possono integrare il contenuto di contratto.

  • dinamo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 28 Novembre 2006, alle ore 08:02
    L'archivio unico lo trovi anche alla buffetti (dovresti averlo fatto da un pò, se sei un agente ).


    Allora la mia ignoranza può essere giustificata, visto che non sono un'agente... scusa per l'ennesima domanda, ma questo registro viene tenuto da ogni singola agenzia? E può essere consultato da chiunque lo voglia vedere? Grazie!

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 28 Novembre 2006, alle ore 14:18
    C'e l'hanno anche i commercialisti e i notai.
    Il contenuto è riservato.
    Lo possono visualizzare L'Ufficio Italiano Cambi e la Polizia Tributaria con un mandato.

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