Gentili forumisti,...mi scuso innanzitutto per la lunghezza del mio intervento.
Volevo porvi il mio problema (imminente) e conoscere il vostro prezioso parere...la questione è la seguente:
sono in procinto di fare rogito per acquisto casa in edilizia convenzionata (diritto di proprietà ventennale con scadenza fra due anni); nei primi colloqui e al momento della proposta mi è stato detto dall'agente immobiliare (premesso che lo avrò chiesto almeno 20 volte) che rientravo entro i requisiti richiesti dal comune per coloro che intendono acquistare in edilizia convenzionata...quindi per lui non c'era nessun problema.
Benissimo...quindi proposta accettata...compromesso effettuato in aprile 2006 (dove è scritto della convenzione e che gli acquirenti dovranno essere in possesso dei requisiti)...e a 15 gg prima del rogito mi chiama il mediatore dicendomi se mi fossi interessato per l'accettazione dei sopracitati requisiti e che avrei dovuto pensarci io!!!! Ovviamente cadendo dalle nuvole dico assolutamente di no e ricordo che su tale argomento mi aveva garantito (a parole) che era già da tempo tutto OK!!...insomma per farla breve...una collega (responsabile) dell'agenzia ha in effetti ammesso che è compito del MEDIATORE procedere con la richiesta/documentazione da fornire al comune per garantirsi/re che l'acquirente è in possesso di tali requisiti...quindi ha ammesso la colpa. Ed infatti sono lì che si dannano per ottenere tale benestare dal comune chiedendomi ORA documenti MAI chiesti prima e facendomi firmare richieste e moduli MAI firmati prima. Ovviamente senza tale accettazione dei requisiti NON si potrà procedere col rogito...e ci vorrà un miracolo per averli nella data prevista. Ora il notaio (mio caro amico) ha bloccato il tutto non solo perché non esiste il benestare del comune ma anche e SOPRATTUTTO perché è stato evidenziato (voi direte SOLO ORA??) che con la legge Bersani ora NON è + possibile vendere assolutamente al prezzo che si vuole (ricordo parliamo di edilizia convenzionata) è che è vero che già prima non si poteva....ma diciamo che era "possibile" farlo...mentre ora è praticamente impossibile...legge entrata in vigore nel luglio 2006.
Il punto è che:
1) NESSUNO mi ha MAI detto che occorreva chiedere i requisiti in comune ( e cmq hanno ammesso che è compito del mediatore)
2)in edilizia convenzionata NESSUNO mi ha MAI detto che esiste un vincolo di vendita regolata da ISTAT
3)Addirittura (sempre il venditore prima della proposta) mi aveva garantito che alla scadenza della convenzione (fra due anni) NON bisogna pagar nulla...e invece ho letto nel sito del comune una nota sul diritto di proprietà che recita: "dopo 20 anni dalla concessione dell'abitabilità il proprietario, può vendere la casa a chiunque, pagando al Comune o al CIMEP una cifra corrispondente alla differenza del valore di mercato dell'area dell'edificio al momento dell'acquisto e quello del valore attuale del terreno."
4)ho già versato 15.000 euro al venditore e 2000 euro di provvigioni
5)Per informazione posso aggiungere che la cifra d'acquisto è 2.5 volte il probabile valore ISTAT e il mutuo è molto + elevato di tale valore!!!
6)Manca il benestare del comune per l'acquisto e non è detto che arriva per tempo (se arriva)
7)se salta il mio acquisto....in cascata ne saltano credo almeno altri due (cioè chi mi venderebbe la casa con i miei soldi ne acquista altra e via così)
Quando dico NESSUNO intendo venditore e mediatore. ..e io (essendo inoltre la prima casa) sono ed ero ASSOLUTAMENTE ignorante sulla materia...e affidarmi ad una agenzia pensavo fosse sinonimo di GARANZIA!!. Il notaio ha bloccato tutto e siamo in attesa di delucidazioni...secondo voi...di chi sono le responsabilità???