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2008-04-07 19:29:28

Conformità impianto elettrico


Mirco75
login
07 Aprile 2008 ore 15:03 1
Avevo acquistato un appartamento nel 1994 con un impianto elettrico da mettere a norma. Furono eseguiti i lavori (ad esempio installazione salvavita) e mi fu rilasciata la dichiarazione di conformità dell'impianto ai sensi della legge n. 46 del 1990.
Ho venduto l'appartamento nel giugno 2007 dichiarando nel rogito che l'appartamento era a norma e cedendo alla nuova proprietaria tutti i documenti in mio possesso (quelli che l'elettricista mi rilasciò nel 94).
Ora la nuova proprietaria ha fatto fare un sopralluogo dal suo elettricista per uno spostamento di prese e quest'ultimo le ha detto che l'impianto non è del tutto a norma. In particolare sembra che i cavi esistenti non siano idoeni perché sono rigidi, e ha quindi rilasciato un preventivo con l'elenco dei lavori da eseguire per mettere "a norma" l'impianto.
Naturalmente la nuova proprietaria vorrebbe che mi facessi carico io delle spese o parte di esse.

La dichiarazione di conformità in mio possesso è sufficiente a tutelarmi?
Avrei dovuto fare qualcosa dal 94 a al 2007 per rendere + sicuro l'impianto?

Cosa dovrei fare per risolvere la questione?

Grazie a chiunque voglia fornirmi una risposta.
Anna Maria
  • condominiale
    0
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    Lunedì 7 Aprile 2008, alle ore 19:29
    Tu sei in regola.

    Hai la certificazione rilasciata da un professionista.
    Se il nuovo acquirente avesse voluto contestare la messa a norma degli impianti, avrebbe dovuto farlo in sede di acquisto, facendo visionare gli impianti ad un proprio tecnico di fiducia, comodo farlo dopo mesi di residenza.

    Dopo 10 mesi, chissà cosa avrebbe potuto fare nell'appartamento, al limite avrebbe potuto cambiare tutti i cavi perfettamente in regola da te lasciati.

    Una controversia giudiziaria nei tuoi confronti potrebbe portare la proponente ad una possibile soccombenza.

    Anche il ministero, nelle spiegazioni al decreto è stato chiaro su questo argomento:

    viewtopic.php?t=19304

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