Buongiorno ma tutti.
Innanzi tutto complimenti per il sito.
Vorriei un chiarimento sul il mio rogito, gia stipulato, che riguarda l'acquisto di una casa del 1980, che per altro era dei miei, costruita con le aggevolazioni della legge 167, i piani PEEP. La casa però non è stata data in diritto di superfice ma in diritto di proprietà, ovvero era quanto ha stabilito la Convenzione stipulata tra Comune, Cooperativa Costruttrice, CIMEP ( consorzio intercomunale milanese per l'edilizia economica e popolare ) e acquirenti. Difatti il terreno espropriato e' stato poi successivamente ceduto, obbligatoriamente, dietro pagamento ai possessori delle case, intorno al 1986.
Esiste un articolo della Convenzione , lart. 7, che disciplina il godimento uso e alienazione del bene. Quest'articolo si rifa alla famosa legge 865/71 articolo 35 commi dal 15 al 19 , ovvero i vincoli decennali di rivendita dell'immobile dalla data dell'abitabilità, i vincoli di prezzo di rivendita prestabilito, che e' determinato dall'UTE, di soggetti aventi requisiti ediliza economica e popolare, di canone sempre determinato dall'ute, e della scadenza ventennale.
Però questi 5 commi sono stati abrogati, e mai piu reitrodotti, dalla legge, 179/92 art 23!
premesso che tutte queste info le ho trovate da solo dopo aver stipulato il rogito.
Il problema e' che il mio notaio nel rogito di un mese fa non solo ha citato un articolo della Convenzione che non c'entra nulla , art 5, ma oltre ad avermi chiesto i requisiti, ad aver chiesto una liberatoria del comune perché l'abitabilita' e' stata data nel 1999 ( case dell' 1980 ) però la perizia tecnica era del 1987 e quindi si e' rifatto a quella, SOLO il giorno della stipiula in banca mi ha detto che il prezzo e' prestabilito dall'UTE e PER SEMPRE dovra' essere cosi....
MI scuso per la lunghezza del post pero' di meglio non sono riuscito a fare
Grazie mille per la disponibilità!
Cristian