Autorizzazioni x box doccia e lavello in stanze da affittare

Spiegati meglio.

L'unità immobiliare in oggetto è singola o fa parte di un condominio?

Le nuove norme comunque impongono la realizzazione "dell'antibagno", quindi non potrai mai aprire una porta direttamente dalla camera per accedere al bagno.

Rispetto delle cubature minime per ogni vano, richiesta delle autorizzazioni comunali, progetti, rispetto delle norme di sicurezza per gli impianti elettrici e idraulici, scarichi a norma, evaquazione dei fumi, ecc.

Se poi l'appartamento facesse parte di un condominio, ci sono ulteriori adempimenti, rispetto del regolamento contrattuale, disponibilità per i canali di scarico di ulteriori immissioni, variazione delle tabelle millesimali, ecc.

Grazie per la rapida risposta.
Dunque: l'appartamento è in un condominio dove il regolamento non vieta l'attività di B&B.
L'attività di B&B, con l'interruzione di 90 gg, non necessita di autorizzazioni comunali, ma di semplice comunicazione all'APT protocollata in Comune. Non esiste qui a Mestre un obbligo di superficie minima per stanza in rapporto ai letti (fonte APT di Venezia, due gg fa).
L'impianto elettrico è certificato a norma. Di quello di riscaldamento è stato richiesto progetto all'architetto.
L'attività (B&B con interruzione dei 90 gg) non è ritenuta commerciale, infatti non richiede partita iva.
Sussiste solo l'obbligo di denuncia delle presenze e, ovviamente, di pagare le tasse.
Non desidero creare un "bagno" con wc e conseguente produzione di acque nere, ma solo poter mettere un box doccia e un lavello (al limite anche solo un lavello) in due stanze. Non c'è produzione di "ulteriori immissioni", ma solo un decentramento della loro origine (nelle stanze anziché nell'unico bagno, ad evitare le code). Non ho capito invece da dove dovrebbe originare il discorso di una diversa ripartizione delle tabelle millesimali.
Grazie per la cortesia.

Ti ho risposto basandomi solo su sentenze di Cassazione che ho in archivio, non cercando di entrare nella normativa locale.

La creazione di una doccia e di lavelli genera sicuramente un maggior afflusso di acque nere nelle tubazioni di scarico condominiali, sicuramente in eccesso rispetto alla condizione ordinaria precedente dove i residenti sono dell'unica famiglia.
La "variazione d'uso" dei locali del tuo appartamento originariamente destinati a "civile abitazione", pur non comportando adempimenti burocratici particolari, crea sicuramente un diverso e maggior utilizzo di tutte le parti comuni condominiali: parcheggi, scale, scarichi, erogazione acqua, ecc.

Ecco perché ti ho citato di fare attenzione al regolamento "contrattuale" da tutti sottoscritto al momento del rogito.
Qui potrebbero essere contenuti divieti che in quanto "contrattuali" risulterebbero inderogabili.

Qui non c'è nessuna variazione alla destinazione d'uso che è, e continua ad essere, esclusivamente abitativa, trovandosi eventuale ostatività unicamente nel regolamento di condominio che deve, nel caso, prevedere specificatamente il divieto di attività di B&B. Pregiudiziale superata nello specifico.

Pertanto la mia domanda prescinde totalmente dal fatto e vuole avere certezza (con esclusivo riferimento alla normativa nazionale) attorno al fatto se sia possibile o meno allocare in una stanza da letto un box doccia e un lavello (= acque bianche) senza autorizzazioni di sorta, o al massimo con un certificato di conformità come per l'impianto elettrico.

Dalla tua risposta mi sembra di capire (dando per scontata l'assoluta conoscenza della normativa) che non esista una norma in merito, e che pertanto nulla osti al fatto che un privato, come in specie, possa liberamente aggiungere un box doccia e un lavello in una qualsiasi stanza della propria abitazione. E' così?

Ove rilevante, ripeto che ciò non comporta alcun aumento di immissioni né di acque nere (doccia e lavelli non ne originano), né di acque bianche (prodotte nelle stanze ANZICHE' nell'unico bagno, ergo COMUNQUE prodotte). Giacché il presupposto dell'esigenza, ripeto, è l'evitare che gli occupanti l'abitazione (a qualsiasi titolo presenti) facciano la coda fuori dall'unico bagno anche solo per lavarsi le mani o i denti.

Vedo che continui a rimanere della tua opinione.

Probabilmente hai fatto ricerche è le tue osservazioni possono avere fondamento, salvo trovarsi poi con un pesante ricorso da parte del condominio.

Un valido professionista locale, a conoscenza delle norme comunali, del PRG, ecc. può esserti di aiuto.

Consigli preziosi li puoi trovare anche nella sezione edilizia del forum:

viewforum.php?f=2

Se ti riferisci alla normativa sui B&B, è ovvio, sono documentatissimo.
Per la faccenda del box doccia è chiaro che non farò nulla se non vedrò nero su bianco la normativa cui dovrei fare riferimento.
Non mi resta che seguire il tuo consiglio, di cui ti ringrazio.