Ciao a tutti, avrei bisogno di alcuni consigli per una situazione che attualmente mi vede in confusione totale.
Ho un appartamento al piano terra, palazzino anni '50, senza vespaio, che soffre di ovvi problemi di umidità da risalita.
Nell'ambito dei recenti lavori di ristrutturazione che ho eseguito, il problema è stato affrontato stonacando fino ad una certe altezza le parete più umide ed utilizzando un intonato adeguato.
A distanza di oltre un anno posso dirmi molto soddisfatto: non c'è più una bolla o uno scrostamento sui muri.
Di recente però sono emerse problematiche relative a umidità e muffa.
Inizialmente il problema si è manifestato in una parete (camera da letto) ha è confinante con un locale (box auto) che in inverno non è riscaldato.
Contro questa parete era poggiata la testata del letto...dietro di essa si è formata moltissima muffa.
I tecnici hanno ipotizzato che si trattasse di umidità da condensa, che si forma a causa della differenza di temperatura tra il locale caldo (la nostra stanza) e quello freddo (il box auto).
Hanno dunque suggerito di installare un cappotto interno (stiferite accoppiata a cartongesso, 2+1,3 per limitare lo spessore) in modo da innalzare la temperatura superficiale del muro.
La soluzione proposta mi è sembrata sensata, ma il lavoro non è stato ancora eseguito.
Nei mesi seguenti tuttavia ho notato che anche lungo le pareti interne, dietro i mobili poggiati alle pareti, si è formata muffa.
In questo caso di certo la problematica trae origine dalla risalita, in quanto si tratta di pareti interne, la cui temperatura quindi è sempre adeguata.
Questi episodi mi hanno fatto sorgere una serie di dubbi.
Mi sono dimandato innanzitutto se non c'è la possibilità che anche in camera da letto, dove si era formata la muffa dietro il letto lungo la parete confinante con il box auto, la causa possa essere stata risalita e non condensa, come originariamente ipotizzato.
In secondo luogo mi sono chiesto come fare a contrastare il fenomeno dell'umidità da risalita, considerato che in questo caso in cappotto non servirebbe a nulla.
Per aggiungere un ultimo dato, ho notato che in estate l'umidità ambientale in casa è buona (c'è ovviamente molto più ricambio d'aria).
In inverno, anche se mia moglie arieggia quotidianamente, l'umidità è molto più alta, restando su standard accettabili in cucina (60%) ma salendo fino al 70% in camera da letto (la stanza confinante con il box).
Tutte queste riflessioni mi hanno fatto giungere ad una riflessione: forse più ancora di un cappotto servirebbe un meccanismo di controllo dell'umidità.
Ho letto ottime cose relativamenti agli impianti di ventilazione meccanica controllata.
Ovviamente non potrei installare un impianto centralizzato in una casa in cui ho chiuso i lavoro di ristrutturazione un anno fa (dovrei spaccare tutto da capo!).
Pensavo tuttavia che potrebbe essere una buona idea installare un impianto mono-stanza nelle camere da letto, ovverosia negli unici ambienti dove ho riscontrato il problema.
Il problema è che io non sono un tecnico...e le mie ipotesi sono assolutamente fantasiose. Vorrei un parere da parte vostra.
Credete che una soluzione del genere possa fare al caso mio?
Sarebbe alternativa o cumulativa con il cappotto da realizzare sulla parete confinante col garage?
Avete idea di quale posso essere il costo (compresa installazione) di questi impianti "mono-stanza"?
Ho letto qualcosa su un prodotto che si chiama Kers...ma immagino ci siano molte alternative.
Resto in attesa di vostri consigli e pareri, grazie!