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2016-08-25 18:13:17

Umidità da risalita e da condensa: impianto vmc o cappotto?


Anonimo
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15 Agosto 2016 ore 11:25 8
Ciao a tutti, avrei bisogno di alcuni consigli per una situazione che attualmente mi vede in confusione totale.
Ho un appartamento al piano terra, palazzino anni '50, senza vespaio, che soffre di ovvi problemi di umidità da risalita.
Nell'ambito dei recenti lavori di ristrutturazione che ho eseguito, il problema è stato affrontato stonacando fino ad una certe altezza le parete più umide ed utilizzando un intonato adeguato.
A distanza di oltre un anno posso dirmi molto soddisfatto: non c'è più una bolla o uno scrostamento sui muri.

Di recente però sono emerse problematiche relative a umidità e muffa.

Inizialmente il problema si è manifestato in una parete (camera da letto) ha è confinante con un locale (box auto) che in inverno non è riscaldato.
Contro questa parete era poggiata la testata del letto...dietro di essa si è formata moltissima muffa.

I tecnici hanno ipotizzato che si trattasse di umidità da condensa, che si forma a causa della differenza di temperatura tra il locale caldo (la nostra stanza) e quello freddo (il box auto).
Hanno dunque suggerito di installare un cappotto interno (stiferite accoppiata a cartongesso, 2+1,3 per limitare lo spessore) in modo da innalzare la temperatura superficiale del muro.

La soluzione proposta mi è sembrata sensata, ma il lavoro non è stato ancora eseguito.

Nei mesi seguenti tuttavia ho notato che anche lungo le pareti interne, dietro i mobili poggiati alle pareti, si è formata muffa.
In questo caso di certo la problematica trae origine dalla risalita, in quanto si tratta di pareti interne, la cui temperatura quindi è sempre adeguata.

Questi episodi mi hanno fatto sorgere una serie di dubbi.
Mi sono dimandato innanzitutto se non c'è la possibilità che anche in camera da letto, dove si era formata la muffa dietro il letto lungo la parete confinante con il box auto, la causa possa essere stata risalita e non condensa, come originariamente ipotizzato.

In secondo luogo mi sono chiesto come fare a contrastare il fenomeno dell'umidità da risalita, considerato che in questo caso in cappotto non servirebbe a nulla.

Per aggiungere un ultimo dato, ho notato che in estate l'umidità ambientale in casa è buona (c'è ovviamente molto più ricambio d'aria).
In inverno, anche se mia moglie arieggia quotidianamente, l'umidità è molto più alta, restando su standard accettabili in cucina (60%) ma salendo fino al 70% in camera da letto (la stanza confinante con il box).

Tutte queste riflessioni mi hanno fatto giungere ad una riflessione: forse più ancora di un cappotto servirebbe un meccanismo di controllo dell'umidità.

Ho letto ottime cose relativamenti agli impianti di ventilazione meccanica controllata.
Ovviamente non potrei installare un impianto centralizzato in una casa in cui ho chiuso i lavoro di ristrutturazione un anno fa (dovrei spaccare tutto da capo!).
Pensavo tuttavia che potrebbe essere una buona idea installare un impianto mono-stanza nelle camere da letto, ovverosia negli unici ambienti dove ho riscontrato il problema.

Il problema è che io non sono un tecnico...e le mie ipotesi sono assolutamente fantasiose. Vorrei un parere da parte vostra.

Credete che una soluzione del genere possa fare al caso mio?
Sarebbe alternativa o cumulativa con il cappotto da realizzare sulla parete confinante col garage?
Avete idea di quale posso essere il costo (compresa installazione) di questi impianti "mono-stanza"?
Ho letto qualcosa su un prodotto che si chiama Kers...ma immagino ci siano molte alternative.

Resto in attesa di vostri consigli e pareri, grazie!
  • jovis
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Agosto 2016, alle ore 20:32 - ultima modifica: Giovedì 18 Agosto 2016, all or 11:01
    Ciao, di certo l'umidità è una brutta bestia da domare, di mio ti posso dire che arieggiare come fai tu va molto bene, so anche che l'orientamento cardinale può incidere sull'aggravare il problema, o che l'intonaco se non è proprio traspirante potrebbe causare guai anche più seri,( un mio amico ha risolto un problema simile al tuo usando degli intonaci della weber.
    lo stesso vale anche per i ponti termici dati da pilastri e c.a strutturale perimetrale.
    Ma con i giusti accorgimenti credo si possa combattere e quindi risolvere anche il tuo problema.
    Peccato dover riintervenire dopo che hai finito i lavori di ristrutturazione, nel frattempo che qualche altro lettore ti dia qualche consiglio ti raccomando alcune letture interessante su questo portale umidità e muffa come sconfiggerle oppure: intonaco traspirante contro l'umidità spero che presto ti aiuti qualche lettore esperto del settore...:-))

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Venerdì 19 Agosto 2016, alle ore 12:58
    L'impianto mono stanza funziona, ne ho installati diversi con suiccesso, se però non ha fatto una barriera chimica alla risalita capillare, non riuscirà a risolvere completamente il problema.

    Bene l'isolamento della parte del box auto ma solo se abbianta a ventilazione mono stanza.

    guardi il prodotto della redi recupero può fare al caso suo ed è economico

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 19 Agosto 2016, alle ore 13:32 - ultima modifica: Venerdì 19 Agosto 2016, all or 16:22
    Gentile Claudiotermografia, grazie mille per il parere e i preziosi suggerimenti.

    Se ho capito bene sarebbe necessario sia il cappotto (che è un sistema "passivo" e quindi maggiormente "stabile" rispetto a un impianto che funziona grazie alla corrente elettrica), utile ad alzare la temperatura superficiale della parte; sia un impianto di vmc, che risulterebbe comunque indispensabile per regolare correttamente l'umidità in un locale in cui la presenza del cappotto interno rischierebbe di aumentarla.

    Per quanto riguarda l'umidità da risalita una corretta UR può aiutare ma sarà probabilmente necessario effettuare un intervento più significativo mediante barriera chimica capillare.

    Mi resta comunque un dubbio: come faccio a essere sicuro che quella della parete confinante col garage sia muffa formatasi per condensa e non per risalità?
    A ben vedere la muffa è comparsa SOLO dietro il letto (e non sul resto della parete)...così come (nelle pareti interne) è comparsa dietro gli armadi.

    Non potrebbe essere causata da risalita anche la muffa che si era formata dietro al letto?

    Prima di mettere il cappotto (che sarebbe stiferite GTE RP3 - con barriera vapore inclusa - 2cm+1,3 di cartongesso) mi piacerebbe chiarire quest'ultimo dubbio.

    Peraltro - se non fossi stato chiaro - sottolineo che il cappotto sarebbe interno, non lato garage ma lato casa.

    Grazie!

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Sabato 20 Agosto 2016, alle ore 12:37
    L'unico modo che ha di verificare questo è che il tecnico che ha già interpellato esegua una minuziosa analisi durante il manifestarsi dell' evento.

    Ovviamente questo porta un aggravio di costi che non escludono la possibilità che sulla parete non si verifichino entrambe i pbroblemi contemporaneamente.

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 23 Agosto 2016, alle ore 22:42
    Buonasera Claudio, torno ad aggiornarla sulla questione della mia parete, in quanto permane qualche perplessità.

    Appurato che la parete era oggettivamente fredda in inverno (sentivo la differenza entrando in camera) e che quindi il cappotto era necessario, mi sono domandato cosa accade al muro (che oltre al problema del freddo ha anche quello dell'umidità da risalita) una volta montato un cappotto con barriera al vapore.

    Mi spiego: il cappotto mi terra il muro meno freddo e impedirà il formarsi di muffa o condensa.
    Al contempo l'umidità da risalità (che di certo non diminuirà grazie al cappotto) non troverà più sfogo e non potrà traspirare, a causa della barriera vapore.

    Ciò vuol dire che l'umidità si butterà tutta dall'altra parte del muro (cioè dentro il garage)?
    O che il muro si deteriorerà a causa della mancanza di sfogo e traspirazione dell'umidità che assorbe dal terreno?

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Giovedì 25 Agosto 2016, alle ore 13:54
    Guardi il tecnico le deve dire:

    1 se è umidità di risalita
    2 se è umidità di condensa

    questo perché in base alla diagnosi c'è un modo di procdere diverso.

    Se il tecnico non riesce a stabilire in modo univoco le cause allora bisogna fare

    1 barriera chimica all' umidità di risalita
    2 cappotto intenro con barriera al vapore.


    Cosa succederà dopo aver fatto entrambe le cose.

    L'umidità di risalità cesserà, la porzione in basso del muro baganto evapoerà verso il locale più caldo e con ambiente più secco. sotto i 6 °C l'evaporazione dell' acqua si ferma.

    Quando il muro è asciutto si risana il muro con appositi prodotti dopo aver eliminato eventuali sali e si realizza il cappotto intenro.

    Da quel momento controllando l'umidità interna dll' appartamento con la ventilazione meccanica controllata non ci saranno più problemi ne di condensa ne di umidità alla basa del muro.

    Allo stesso modo non si dovranno più avere segni di umidità sulla faccia del muro nel box auto dopo che sarà risanato.

    Il prodotto tipo kers o altri similari vanno tutti bene, l'importante che abbiano il recupero del calore

  • ishmadrad
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 25 Agosto 2016, alle ore 16:56 - ultima modifica: Giovedì 25 Agosto 2016, all or 16:57
    Buongiorno. Mi inserisco in questo thread dato che tratta più o meno dello stesso problema.
    Io, a differenza di chi ha creato il topic, mi ritrovo con una casa piano terra ristrutturata, con cappotto esterno, vespaio ecc. Tuttavia nei muri interni l'intonaco si sta staccando, e vedo fioritura di sali.

    L'architetto che ma ha seguito originariamente vorrebbe farmi installare il sistema Polopposto (non inserisco link, ma penso che riusciate a trovarlo velocemente). E' in sostanza una scatola da fissare al muro che contiene apparentemente un grosso magnete, che dovrebbe evitare la risalita dell'umidità.
    In particolare il prezzo è molto contenuto, e non va collegato all'impianto elettrico.
    Mi chiedo se qualcuno dei vari esperti del settore di questo forum ha avuto il modo di provarlo di persona. Per ora cercando in internet non ho trovato testimonianze interessanti.

    Grazie in anticipo per l'attenzione.

    Andrea P.

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Giovedì 25 Agosto 2016, alle ore 18:13
    Non conosco i dettaglidel dispositivo da lei citato, ma grosso modo funzionano tutti sullo stesso principio, per tanto il risultato lo danno ma è molto lento nel tempo a seconda dello spessore delle murature e dal quantitativo di acqua da esse assorbito il risanamento può richiedere diversi mesi. il risanamento consisnte anche nel rimuovere i vecchi intonanci e rifarli a muro asciutto, cosa che non è contemplata nella fornitura dei dispositivi

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