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2007-09-30 15:59:30

Stube


Michelev69
login
29 Settembre 2007 ore 18:25 3
Salve a tutti,
volevo chiedervi un consiglio. Ho acquistato una casa ristrutturata al grezzo, su 2 piani per un totale di circa 105 - 110 mq.
Volevo togliermi dalle scatole il metano e tutte le sue oscillazioni di prezzo legate alle bizze geopolitiche.
quello che vorrei fare è mettere una stube prodotta dalla keralpen (www.keralpen.it). Loro producono delle stube prefabbricate che vengono montate in loco ma la base è modulare. Hanno uno zoccolo di circa 30 cm dentro a cui corre una serpentina che scalda l'acqua e la manda ad un accumulatore.
Quest'acqua volevo utilizzarla oltre che per l'acqua sanitaria anche per scaladare il riscaldamento al primo piano che vorrei fare con pannelli radianti a parete.
Cosa mi dite?
Vorrei capire se poi realmente la stube riesce a scaldare l'acqua e non vorrei trovarmi a dover mettere un boiler elettrico!!
Preciso che la casa ha i muri in sasso e nella parte nuova (ampliamento) è stato utilizzato il poroton da 40 cm
Grazie per l'attenzione
Michele
  • torpedine
    Torpedine Ricerca discussioni per utente
    Sabato 29 Settembre 2007, alle ore 20:30
    Non so che dirti, ma a me una stufa ad elevata inerzia termica come quelle in muratura o in maiolica non sembra particolarmente adatta a scaldare l'acqua per il riscaldamento, ho paura che lo scambiatore di calore non sia dimensionato per un tale utilizzo. Rimanendo sullo stesso genere di stufa l'ideale è una stufa disposa centralmente rispetto all'appartamento, che si sviluppi in altezza con i giri di fumi fino al piano superiore.
    Oppure potresti pensare delle condotte di areazione a contatto con la stufa che portano l'aria riscaldata al piano superiore.

    Se hai già l'impianto a metano non lo eliminerei, potresti semplicemente integrarlo.

  • michelev69
    Michelev69 Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Settembre 2007, alle ore 11:24
    Grazie per la risposta.
    Al momento non ci sono impianti nella casa è tutto da fare.
    La stube vorrei evitare di metterla in posizione centrale perché questo implicherebbe al momento dei lavori pesanti per forare un solaio ed il tetto per la canna fumaria.
    Forse l'uso di una stufa a pellet sare bbe più consono a riscaldare l'acqua?
    Come mai la stube secondo te può essere poco efficiente?
    A me piace e poi soprattutto mi consente di stare fuori casa tutto il giorno e caricarla 2 volte al giorno.
    L'alternativa potrebbe essere la stufa a pellet che credo siano gestite in modo automatico per l'alimentazione, ma questo implica anche la dipendenza da una materia prima che non è reperibile in natura ma che deve essere prodotto in modo industriale. Questo sia chiaro non per un fatto ideologico ma semplicemente di reperibilità in autonomia per risparmiare soldi.
    Se hai altri suggerimenti sono assolutamente aperto ad altre soluzioni
    grazie
    Michele

  • torpedine
    Torpedine Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Settembre 2007, alle ore 15:59
    Sul pellet la penso come te; se rimani sulla legna sei meno soggetto alle oscillazioni del mercato dovuto alle mode: quando ho cominciato a vedere le prime stufe (e caldaie) a pellet e a prenderne in considerazione l'acquisto un sacco da 15Kg di pellet costava 2,70-3 euro. Adesso mi risulta che il prezzo sia 4-4,50euro: è la legge della domanda e dell'offerta.

    Ritornando alla stube devo dire che quello della stufa ad accumulo è un sistema che a me piace molto ed è l'ideale se la casa è abitata durante la giornata (se ci abita una sola persona che esce alle 7 al mattino e rincasa alle 20 forse è più adatto il gas o il pallet in modo da programmare la partenza dell'impianto o una stufa (o una pompa di calore) che riscaldino velocemente l'ambiente.

    La stube ti consente due cariche al giorno (comodissimo) perché la combustione avviene in un tempo molto rapido (di solito la carica di 10-15Kg viene bruciata in un'ora circa) raggiungendo temperature elevate che consentono una combustione più efficente con meno residui sotto forma di gas e scorie. Ora questa elevata potenza termica che sviluppa viene assorbita dalla massa della stufa, che costringe la fiamma e i fumi caldi a numerosi giri di fumi in modo che il calore venga ceduto prima che il fumo imbocchi la canna fumaria e si disperda all'esterno.

    Una termostufa o un termocamino invece hanno una massa modesta, per cui il calore della combusione una volta portata la stufa a una certa temperatura se ne andrebbe per la canna fumaria se non ci fosse uno scambiatore di calore in cui passa l'acqua fredda che va a un accumulo di acqua, sottraendo il calore della combustione.

    Un camino tradizionale aperto ha un rendimento ridicolo, perché il 70-80% del calore se ne va direttamente attraverso la canna fumaria, mentre il restante 20-30% riscalda la massa del camino o viene irraggiato direttamente dalla fiamma.

    Il mio dubbio è questo: se la tua stufa è ben fatta, ci penserà lei ad accumulare il calore della combustione da rilasciare lentamente in casa, per cui a meno che non sia già studiata per questo utilizzo mi sa che di acqua per il riscaldamento ne scaldi troppo poca.

    In ogni caso le considerazioni devono partire da quale sia la potenza termica necessaria per scaldare la casa: ammettendo che la stufa abbia una potenza sufficiente a scaldare il piano terra, se lo scambiatore di calore per riscaldare l'acqua funzionasse bene ti troveresti con il piano terra freddino... se è sovradimensionata per il piano terra allora il discorso cambia, ma in ogni caso vorrei ricordarti che il calore tende a salire, per cui se la casa è ben isolata verso l'esterno il piano superiore sarà comunque riscaldato, altrimenti delle condotte che potertano l'aria calda dal piano terra al primo piano potrebbero aiutare.

    Non sapendo come è fatta la casa e come verrà usata il mio consiglio per tagliare la testa al toro è il seguente: caldaia a legna a fiamma rovescia o comunque con un buon rendimento che scalda l'acqua di un accumulo. La caldaia la carichi quando puoi (magari la mattina quando esci e la sera quando torni) e l'acqua calda la usi quando vuoi, programmando i classici cronotermostati dei comuni impianti di riscaldamento. Visto che già stai prevendendo i pannelli al piano superiore con un pianto e un lamento li metterei anche sotto. Inoltre fai predisporre l'impiano per una normale caldaia a gas che potrai inserire in un secondo tempo con il compito di riscaldare l'acqua proveniente dall'accumulo quando questa diventa troppo fredda: potrebbe esser utile se la caldaia a legna non dovesse bastare (dubito fortemente di questa possibilità) o dovessero cambiare le abitudini di chi occupa la casa (figli piccoli che stanno in casa e che quindi tengono il riscaldamento acceso il pomeriggio ed è bene che non vadano a trafficare sulla caldaia a legna, oppure se cambiano gli orari e la mattina uno non fa in tempo ad occuparsi della legna).
    Questo è il sistema che preferisco perché il più modulare ed espandibile: avresti il vantaggio della legna, economica, una caldaia in grado di raggiungere elevate efficienze contemperature di esercizio molto alte, un accumulo che ti consente un utilizzo comodo del riscaldamento e i pannelli radianti che lavorando in bassa temperatura rendono molto interessante l'inserimento futuro di pannelli solari termici che oltre a scaldare l'acqua sanitaria potrebbero portare un buon contributo anche al riscaldamento.

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