Ristrutturare loccale con pareti di pietra

Ciao, le vuoi riintonacare e basta o vuoi isolarle e fare una controparete?
a che piano è la stanza?

Pulisci tutto bene con uno spazzolone molto duro,se possibile lava le pareti un bel getto forte questa operazione va bene se vuoi rintonacare o lasciare i sassi a vista ,il che non sarebbe poi male come effetto estetico,in tal caso per evitare che spolveri dovrebbero esserci degli impregnanti trasparenti,senti in un negozio dove vendono tinte e cose simili

Per avere una pulizia esemplare le puoi passare con acido cloridico tamponato oppure sabbiandole,dai noleggiatori di attrezzature edili dovresti trovare tutto,mero scordato qualcosa

Io sto ristrutturando una vecchia casa in pietra dalla cantina al tetto.Nel tuo caso,se si tratta di una vecchia costruzione
conviene intonacare in ogni caso poichè spesso anzi sempre insieme alle pietre veniva usata la terra per riempire gli spazi
e questa terra deve rimanere al suo posto.Per lasciare il muro a vista dovresti stuccare in modo accurato ma io ti consiglio l'intonaco
Tolto il vecchio spazzola bene,come consiglia Radiante, lasciando a terra i detriti e poi lavi le pareti ( anche con una piccola idropulitrice) per togliere i residui
i detriti assorbiranno l'acqua.Prepara un'impasto cemento sabbia molto liquido e lo lanci con forza sulla parete,non devi fare un grosso
spessore,solo "sporcare" il muro lasciando una specie di bucciatura grossolana e poi procederai ad un'intonaco normale una volta asciugato.
Puoi portare i muri a piombo ma ti occorrerà un sacco di materiale oppure se i muri sono abbastanza dritti puoi intonacare seguendo la superfice
in questo caso la finitura sarà una bucciatura leggera che maschera le imperfezioni sempre che la stanza non sia destinata alla piastrellatura
(Bagno o cucina) in questo caso devi portare per forza le pareti a piombo.Spero di esserti stato d'aiuto e se vuoi riposta pure.ciao

Certo è un fatto soggettivo, ma io penso che intonacare la pietra (se è bella pietra) sia un delitto, sia per motivi estetici, che di valorizzazione dell'immobile, che di carattere pratico.
Considera che la pietra è un materiale vivo, che ha bisogno di "respirare", la pietra coperta dall'intonaco spesso tende a trattenere umidità e l'intonaco con l'umidità si macchia.
Per il resto ti copio un doc che ho trovato in rete ed a me è stato parecchio utile:

"La spazzola d'acciaio per pulire le pietre non deve essere usata per cercare di ravvivare il colore, ma solo per eliminare lo sporco di qualunque genere, mentre deve essere lasciato in posto la colorazione naturale assunta con il tempo. A tale proposito è deleterio l'uso della sabbiatrice per una sconsiderata convinzione che si possano rinnovare le pietre scalfendone la superficie: un falso storico ed un'operazione di pessimo gusto, dettata solo dalla ignoranza del restauro.
La malta da usare per sigillare i giunti tra le pietre deve essere composta da una parte di cemento e da tre di sabbia fine, molto meglio se pozzolana e comunque naturale e di colore scuro. Non si consiglia l'uso dell'ossido per dare colore in quanto esso dovrebbe essere dosato esattamente per evitare macchie nella parete finale. La malta va immessa con la cazzuola nelle fughe evitando il più possibile di coprire le pietre. Dopo un'ora o più, secondo le condizioni atmosferiche del giorno, si può procedere con la spazzola metallica a pulire i conci, evidenziandoli e incavando fin dove si ritiene utile le fughe. La migliore soluzione è quella di avere una sigillatura finale a circa due centimetri dal bordo esteriore delle pietre: questo metterà in risalto la parete specialmente con la luce radente (si consideri perciò l'illuminazione del sole da dove proviene) formando delle ombre particolari che faranno vedere e sentire il materiale con cui è costruita la struttura.
I costi non sono differenti da quelli di un intonaco normale a base di malta di cemento, anzi sono più bassi se si considera che si evitano altre lavorazioni e la pitturazione finale. Il lavoro deve essere eseguito con cura, però, per evitare spaccature e fessurazioni in cui potrebbe penetrare l'acqua piovana. Una lavorazione accurata con la spazzola d'acciaio, ma anche in plastica, può servire anche per pressare la malta e migliorarne la presa. L'uso di additivi, come l'antiumido, potrebbe risultare utile nelle zone particolarmente colpite dalla pioggia. In questo caso si tenga conto delle proporzioni precise indicate nella confezione (in polvere o liquido) e si eseguano anche delle pesature con la bilancia. L'antiumido avrà un'azione sigillante sulla malta ad un costo davvero irrisorio."

GRAZIE A TUTTI PER I PREZIOSI CONSIGLI
............GRAZIE IN ANTICIPO PER CHI ME NE DARA' ALTRI.........