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2006-09-25 09:29:01

Riscaldamento radiante: a parete o a pavimento?


Elc165
login
18 Settembre 2006 ore 10:16 12
Buongiorno a tutti.

Siamo in fase di progettazione di una villetta unifamiliare di nuova costruzione e stiamo valutando varie soluzioni per l'impianto di riscaldamento.

Ci interessa molto la questione del risparmio energetico e saremmo orientati anche a installare dei pannelli solari termici per l'acqua sanitaria e un'eventuale integrazione al riscaldamento.

Con queste premesse, è abbastanza ovvio orientarsi verso un impianto di riscaldamento a bassa temperatura, affiancato da una caldaia a condensazione.

Però qui nasce il dilemma: impianto a pavimento o a parete?

Ci siamo informati presso vari professionisti e naturalmente, ognuno tira l'acqua al proprio mulino.

Il riscaldamento a pavimento ormai va per la maggiore, e ci eravamo quasi convinti per questa soluzione. Poi qualcuno ci ha messo una pulce nell'orecchio e non siamo più così sicuri.

A parte il problema dello spessore e del "doppio strato" di tubi sotto il pavimento, a parte che nei bagni questo tipo di riscaldamento non è sufficiente e va quasi obbligatoriamente affiancato dagli scaldasalviette (che sono o elettrici o ad acqua che però deve essere a temperatura decisamente maggiore rispetto ai 35 gradi di quella che gira nell'impianto), a parte il problema della scelta del parquet (dato che il legno è notoriamente un materiale isolante) ...a parte tutto questo ci hanno anche detto che forse avere tutti quei tubi di plastica che girano per casa non è la cosa più sana del mondo. Pare infatti che in Svizzera abbiano vietato questo tipo di impianti negli edifici pubblici perché produrrebbero dei campi elettromagnatici, anche se di piccola entità. Dicono che agli uomini si drizzerebbero i peli sulle gambe
E poi qualcuno sostiene che stare tutto il giorno in una casa con il pavimento caldo (anche se non così caldo come nel caso degli impianti di vecchia generazione) provocherebbe un appesantimento delle gambe.

Qualcuno propone in alternativa un sistema di riscaldamento a parete, utilizzando addirittura tubi di rame in cui circola acqua a una temperatura leggermente superiore (circa 50 gradi).

Poi naturalmente ci sono i sistemi a parete con gli stessi tubi di plastica che vengono usati per l'impianto a pavimento.

Devo dire che il sistema a parete con tubi in rame ci tenta molto.

Per quanto riguarda i costi, non abbiamo ancora in mano preventivi dettagliati ma dovrebbe costare come, o un po' meno di, quello a pavimento.

Vorrei sapere se qualcuno di voi ha esperienze dirette di questo tipo di impianto, o se può darci qualche informazione in più per aiutarci in questa scelta.

Grazie mille.
  • stiezza
    Stiezza Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 11:56
    Il problema dei bagni oltre a quello che puoi stendere
    puoi fare integrazione con lo scaldasalviette sempre a bassa temperatura

    per la scelta della tipologia aspetta radiante che ne sa una + del diavolo
    cmq se vuoi risparmiare nei consumi
    fai fare un isolamento come si deve e vedrai che risultati non si faranno attendere

  • oscar 73
    Oscar 73 Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 12:35
    Ciao,ho anche io un impianto a pavimento, per quel che riguarda i bagni un boun progettista farebbe le spire con meno spazio tra loro per aumentare la superfice riscaldante praticamente il doppio delle spire rispetto ad un locale di eguali misure, lo scaldasalviette serve per la mezza stagione, se funziona anche elettricamente, e per asciugare le salviette in inverno, visto che non ci sono termosifoni, ed è collegato al circuito del pavimento. Il cosiddetto elettromagnetismo si eleimina facendo fare ai tubi una doppia chiocciola, andata e ritorno, cosi che l'elettrostaticità causata dallo scorrere cell'acqua all'andata viene neutralizzata dal senso opposto del ritorno e poi non esageriamo, non si rizzano i peli se non per altre cose!!!
    Attento che se prendi il riscaldamento a parete non puoi fare buchi con il trapano a meno che non conosci l'esatta posizione dei tubi.
    Spero di esserti stato di aiuto, comunque anche io ho un impianto che puo essere collegato ai pannelli solari o ad altre fonti alternative per ora ho collegato solo un termocamino ad acqua.
    Ciao

  • lorcaste
    Lorcaste Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 13:11
    Mi trovo nella stessa tua condizione (progettazione di una villetta monofamiliare) e non posso darti i dettagli tecnici che ancora non ho ma io ho gia' deciso per l'impianto a parete. Mi sono lasciato convincere dal mio architetto (che lo sta mettendo ora anche in casa sua) e dal suo progettista impianti considerando che ormai installano piu' quelli a parete di quelli a pavimento, che io mettero' il parquet su gran parte della casa, che in bagno i tubi gireranno a pavimento, che sulle pareti ci saranno due soli tubi (uno in basso e uno a mezza altezza) quindi basta sapere dove sono e si puo' piantare chiodi e viti a volonta', che intorno a finestre e porte finestre (zone deboli) il tubo passa piu' vicino e anche parzialmente a pavimento. Il tutto abbinato naturalmente con caldaia a condensazione e pannelli solari. Resto in attesa di sapere i dati sul risparmio energitico, sui costi etc

    ciao,
    lorcaste

  • elc165
    Elc165 Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 13:29
    X Lorcaste
    Leggo con piacere la tua affermazione che "ormai installano piu' quelli a parete di quelli a pavimento". Significa quindi che qualcosa di buono in questo sitema c'è.
    Immagino che l'impianto a parete che hai scelto tu sia quello con i tubi di rame, visto che parli di 2 soli tubi sul muro.
    Noi per ora abbiamo trovato solo due persone che ce l'hanno proposto, e si parlava sempre di 4-5 rinvii, comunque tutti fino a 1mt. di altezza dal pavimento.
    Per appendere quadri e mensole varie non dovrebbe esserci quindi problema.
    Ci hanno anche detto chè è possibile rilevare l'esatta posizione del tubo con una macchinetta, semplicemente avvicinandola al muro.
    Posso chiederti qualche informazione sui costi dell'impianto che ti accingi a fare (riscladamento+caldaia+pannelli)?
    Grazie

  • lorcaste
    Lorcaste Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 13:42
    X Lorcaste

    Posso chiederti qualche informazione sui costi dell'impianto che ti accingi a fare (riscladamento+caldaia+pannelli)?
    Grazie

    Quando li avro' li condividero' senza problemi. Per ora mi sono visto una sola volta con il tecnico e abbiamo parlato solo a grandi linee. Si e' preso copia del progetto e la prossima volta entreremo senz'altro nei numeri.

    Tieni presente che non mi sono preso la briga di contattare direttamente vari tecnici. In questo mi sono fidato del mio architetto il quale mi ha detto che di sistemi come questi ne hanno installati parecchi (una ventina ? domani chiedo)

    ciao,
    lorcaste

  • ecocomp
    Ecocomp Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 18:24
    Se posso portare il mio piccolo contributo, meglio la parete radiante del pavimento per i seguenti motivi:

    -La norma UNI per il collaudo degli impianti di riscaldamento radiante ha intrdotto il parametro della temperatura operante degli ambienti, ossia la media di sette temperature misurate, le quattro pareti, il soffitto, il pavimento e l'aria, come potete facilmente notare, le temperature dei muri contribuiscono per il 60% a determinare la temperatura operante, il pavimento solo il 15%. In conclusione, se il pavimento è caldo ma le pareti sono fredde chi ci vive ha freddo. Anche perché il corpo di una persona scambia maggiormente calore con le pareti, molto meno con il pavimento o il soffitto. Le condizioni di comfort termico in un ambiente, come noto dipende essenzialmente dalla quantità di calore scambiato fra il corpo e le strutture che costituiscono l'ambiente stesso.

    -Un altro vantaggio della parete è che la superficie riscaldata non è ha contatto con il corpo, come invece avviene con il pavimento. basta provare a vivere 12-14 ore al giorno con i piedi a 28-29°C

    -In ultima analisi, il pavimento radiante deve comunque come risultato finale scaldare le quattro pareti, a questo risultato ci arriva attraverso un percorso molto più lungo della trasmissione del calore e quindi più dispersivo.

    -Infine, come dimostrano i paesi che hanno applicato da anni la parete radiante (nord europa), la stessa è considerata ormai come il passaggio naturale e migliorativo del pavimento, specie per le soluzioni che impiegano tubi in rame (anche se oggi costa molto), poste solo nelle pareti rivolte verso l'esterno, utilizzando prevalentemente la fascia bassa del muro (sotto il davanzale), in modo di avere una distribuzione uniforme del calore nella parete disperdente verso l'esterno

    -Concedetemi una breve riflessione, vedo con sorpresa che molti propongono ancora il riscaldamento a radiatori, inviterei a leggere con maggior attenzione i vari interventi anche in questo forum sull'argomento, dove ero convinto che le argomentazioni riguardo l'impiego dei sistemi radianti fosse da gran lunga più convincenti dei soliti radiatori.........., forse deve aumentare ulteriormente il costo del gasolio e del metano per convincersi......infatti tutti gli studi fatti da gruppi universitari di ricerca hanno confermato un risparmio del 30% del combustibile a favore dei sistemi radianti (pavimento, parete o soffitto)......saluti a tutti

  • rena64
    Rena64 Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 18:49
    Si..risparmio del 30%....li vorrei veder bene conti alla mano. e che l'impianto mi costa il triplo di uno tradizionale? quanti anni servono a ammortizzarlo?
    per ultimo...se vuoi caldo devi accenderlo ore e ore prima...se malauguratamente ti dimentichi di programmarlo un fine settimana... che te ne vai in " gita"... te ne torni la domenica sera e te la fai al freddo.
    secondo me il tradizionale riscaldamento a radiatori in ghisa che rendono meglio e una ottima coibentazione della casa alla fine ti da lo stesso risultato con una spesa molto più contenuta.( sempre se parliamo di prezzo/prestazioni).
    e chi non ha il metano...al limite collega il tutto a una stufa o camino

  • pacammu
    Pacammu Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 20:44
    Si..risparmio del 30%....li vorrei veder bene conti alla mano. e che l'impianto mi costa il triplo di uno tradizionale? quanti anni servono a ammortizzarlo?



    Costa il triplo??!
    Ma dove vivi?

  • elc165
    Elc165 Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Settembre 2006, alle ore 08:54
    Un altro piccolo dubbio riguardo al sistema di riscaldamento a parete:

    i tubi del riscaldamento a pavimento sono "circondati" da materiale isolante, tranne che verso il pavimento, in modo da non avere dispersione di calore e convogliarlo tutto solo dove serve.

    Nel riscaldamento a parete non si rischia di avere una maggiore dispersione (e quindi maggiori consumi)?
    Naturalmente il muro deve essere ben coibentato, ma "quanto"? E qual'è il sistema migliore ...cappotto esterno, intercapedine con isolante? polistirene? isolanti naturali?

    Certo, lo sappiamo che gli isolanti naturali lasciano traspirare di più, però a parità di spessore isolano di meno e costano generalmente di più...
    ...purtroppo bisogna sempre fare i conti anche con il portafoglio....
    Il riscaldamento a parete è compatibile con un isolamento del muro fatto con materiali non naturali (polistirene, ecc.)?

  • rena64
    Rena64 Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Settembre 2006, alle ore 09:34
    Io credo che se metti sti pannelli a parete...minimo dietro li devi isolare dall'esterno con un pannello isolante ottimo e riflettente...senno' il calore invece di entrare ..esce.
    altro dubbio...ma poi alle pareti te metterai nulla vero? o hai intenzione di mettere qualche armabio..o mobile vario?

    per me tutta sta cosa puzza...cioè quelli a parete...rogna isolamento..non si puo metter nulla a parete...occhio ai chiodi...risparmio dubbio..ecc

    quelli a pavimento...caldo ai piedi...niente tappeti...lenti a scaldare...ecc...

    qua mi sembra tutte ste cose siano messe in piedi più per un tornaconto commerciale che per l'effettiva efficacia e praticità.

    resto sempre dell'idea di tradizionali caloriferi( che son usati da decenni)sia la soluzione più efficace...risparmiosa e se usi caloriferi belli anche elegante.

  • laurapalese
    Laurapalese Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Settembre 2006, alle ore 20:22
    Sono entrambi ottimi ma ti consiglio quello a parete è più efficiente.
    se vuoi saperne di più visita il sito www.eco-domus.it è l'azienda alla quale ci siamo rivolti e che ci ha fatto l'impianto.
    sono bravi, competenti e seri e sicuramente troverete la soluzione migliore.
    ciao

  • elc165
    Elc165 Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 25 Settembre 2006, alle ore 09:29

    sono entrambi ottimi ma ti consiglio quello a parete è più efficiente.
    se vuoi saperne di più visita il sito www.eco-domus.it è l'azienda alla quale ci siamo rivolti e che ci ha fatto l'impianto.


    Grazie per il consiglio.
    Ho dato un'occhiata al sito che mi hai consigliato, ho solo un dubbio: a me hanno proposto impianti che prevedono solo 4, massimo 5, rinvii di tubi, fino a un metro da terra, mentre l'impianto che hai installato tu ne prevede molti di più. Nel tuo caso mi sembra che ci sia qualche problema se poi devi fare dei buchi nel muro per appendere ad esempio quadri o mensole...
    Posso chiederti quanto hai speso per il tuo impianto?
    Grazie

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