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2007-07-24 00:19:16

Revoca incarico ingegnere


Alcava
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30 Giugno 2007 ore 16:52 8
Nel costruire una nuova abitazione mi sono accorto di diversi errori progettuali (garage piu' basso del previsto, modifiche nelle fondamenta etc) e di corretto iter (non mi ha mai dato copia del progetto, non mi ha sottoposto un preventivo di spesa, etc) commessi dal mio ingegnere.
Ho deciso di sostitutirlo.
Cosa bisogna fare e cosa comporta.
Grazie
  • archibagno.it
    0
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    Sabato 30 Giugno 2007, alle ore 19:10
    A parte il fatto di informarlo che gli verrà tolto il mandato, per i motivi da voi forniti, dovete informare anche il nuovo ingegnere di ciò che è accaduto...

    Cosa molto importante, è che dovete saldare il contenzioso, in quanto un nuovo professionista non potrebbe iniziare un nuovo rapporto se il precedente, non è stato regolarmente saldato, credo che per legge, il nuovo incaricato, dovrebbe accertare l'avvenuto pagamento a dimostrazione dell'interruzione ufficiale del rapporto con il cliente, in quanto il codice deontologico della categoria lo impone...

  • alcava
    0
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    Domenica 1 Luglio 2007, alle ore 14:58
    Ti ringrazio per la solerzia.
    Vorrei un consiglio. Visto che dal suo comportamento errato ho avuto dei danni, mi conviene andare ad un contenzioso oppure saldare e cambiare?
    Il problerma principale e ' che mi ha proposto un'impresa di sua fiducia che senza alcun preventivo ha iniziato i lavori. A mio avviso i prezzi sono salatissimi.
    Dove posso vedere dei tabellari per regolarmi se i prezzi applicati a m2 sono piu' o meno corretti?
    Grazie
    A Cavallaro

  • archibagno.it
    0
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    Domenica 1 Luglio 2007, alle ore 20:06
    Ti conviene saldare, al limite mostrando i tuoi dubbi e le tue critiche di circostanza, cercando di spendere il minimo possibile...

    Altresì, anche se tu volessi aprire un contenzioso legale, credo che prima, tu debba comunque saldargli tutta la parcella, chiamare un perito tecnico del tribunale che faccia una perizia ed una stima dei danni subiti...

    Mi pare di capire che non hai visto e quindi firmato nulla, questo già sarebbe molto a tuo favore, in quanto non avrebbero nulla di firmato da impugnare contro di te...

    Per i tariffari dei progettisti, puoi vedere all'ordine degli ingegneri della tua città...

    Per le altre, credo camera di commercio, ed associazioni artigianato della tua zona...

    Tanti auguri...

  • nabor
    0
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    Lunedì 2 Luglio 2007, alle ore 09:58
    Ciao. In ogni caso, se si deve contestare una prestazione d'opera, va fatto formalmente, in modo dettagliato, e in forma recettizia, ossia con una comunicazione r.r. Se lo fai, puoi anche non saldare immediatamente la notula ricevuta...

  • adriana67
    0
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    Sabato 14 Luglio 2007, alle ore 10:37
    Scusate, ma se non ha un contratto regolarmente firmato perché deve prima saldare un conto non dovuto (visto che il tecnico ha causato pure danni) prima di far intervenire nuovo tecnico o nuova ditta? Il codice deontologico non rientra certo nelle fonti di Legge!

  • nabor
    0
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    Lunedì 16 Luglio 2007, alle ore 10:47
    Ciao. Il Codice deontologico regola i rapporti tra il professionista subentrante e quello 'revocato'.in linea di massima. Per alcune professioni, tipo quella forense (la mia), la parcella può esser liquidata dall'Ordine, e diventare titolo esecutivo, mentre per altre occorre che sia il Giudice a pronunciarsi, sulla base di quanto liquidato dall'Ordine competente. La revoca dell'incarico dev'essere sempre FORMALE, anche se il conferimento dell'incarico non lo è stato, questa è regola da rispettare sempre...Le prestazioni d'opera intellettuale, quale quella dell'ingegnere, sono regolate dal codice civile, artt. 2229/2237.

  • lorenz
    0
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    Martedì 17 Luglio 2007, alle ore 08:55
    Per fare un pò di chiarezza, andrebbero separate le responsabilità del commitente, del progettista e direttore dei lavori e dell'impresa.

    Il contrattare le spese di costruzione / ristrutturazione avviene tra l'impresa e la committenza; nulla c'entra il fatto che l'impresa sia stata suggerita dal professionista. Infatti non è il professionista a calcolare l'importo lavori in un opera privata. Quindi il fatto che non esista carta scritta è soprattutto responsabilità del committente.
    Per difetti o difformità di costruzione la responsabilità la inquadrerei al 100% alla DL che ha autorizzato opere senza fare progeti di variante; per vizi palesi al 50% per il professionista e 50% per l'impresa; per vizi occulti al 100% per l'impresa.

    Per quanto riguarda la sostituzione del tecnico è giusto quanto detto prima, e va saldata la parcella per le prestazioni effettivamente svolte.

  • torpedine
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Luglio 2007, alle ore 00:19
    Io ho spedito oggi la raccomandata per revocare ogni incarico all'ingegnere: fortunatamente (si fa per dire) i lavori non sono ancora iniziati, perché la situazione è talmente grave, con stato di fatto asseverato notevolmente divergente dal reale, che sto ricorrendo a un nuovo tecnico per rifare la Dia.

    La vecchia pratica va annulata, chiedendo all'ufficio tecnico di archiviarla; domattina cercherò 5 minuti per buttar giù due righe, anche se non avendo mai fatto una cosa del genere non sono sicuro di quello che devo scrivere.

    Chiedere i danni non è che mi interessi molto, ma vorrei mettermi al riparo da ulteriori rallentamenti del lavoro, e pararmi la schiena nei confronti dell'ingegnere licenziato.

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