Devo aggiornarvi compiutamente, altrimenti non capite più niente
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Quest'anno, dopo ben 26 anni di onorato ed onerisissimo servizio (solo quest'anno abbiamo pagato due bollette consecutive da ?550 cadauna, per i trimestri ott-dic 2005 e gen-mar 2006, per una casa di 165 mq a Civitanova Marche - MC), ho pensionato la vecchia caldaia in ghisa, a camera aperta, da pavimento, alimentata a metano (marca DG Cuenod), ed ho fatto installare una bellissima, costosissima ed elettronica Saunier-Duval Isofast F32E H Mod.
Purtroppo, non ho avuto soldi a sufficienza e, quindi, l'impianto ed i radiatori sono quelli vecchi. L'impianto è a due colonne montanti, una per facciata, con tubazioni sottotraccia in ferro nero e radiatori in ghisa. Ai radiatori ho fatto sostituire le valvole ed i detentori, ed ho applicato le teste termostatiche Giacomini R470.
Né l'idraulico né due tecnici del CAT, però, sono stati in grado di rispondere ad alcune semplice domande, alle quali ho trovato risposta grazie ad un tecnico conosciuto in rete:
temperatura dell'acqua dei radiatori? L'idraulico l'ha messa a 65°. Il tecnico on-line mi ha detto che va bene;
mi si formava aria, ma l'idraulico dice che è normalissimo, specialmente con la pompa ad alta velocità. Dovremmo essere arrivati in una situazione di equilibrio. Mi hanno sconsigliato le valvole di sfiato automatiche applicate ai radiatori ed ancora più se applicate senza rimozione del tappo in ghisa che ospita la valvolina manuale;
ho una casa a tre piani e due "facciate" ed in una facciata i radiatori si scaldano solo nella parte superiore, dove c'è l'ingresso dell'acqua, e non in quella inferiore, dove c'è l'uscita. Ho l'impressione che sia bassa la portata dell'acqua ed il tecnico, incompetente, del CAT me lo conferma. Nell'altra facciata, tutto va bene. Per essere più preciso, dalla caldaia escono due mandate e due ritorni. Una mandata ed un ritorno servono 6 radiatori (due per piano), mentre l'altra mandata e l'altro ritorno servono i rimanenti 3 (uno per piano). Nella facciata con 3 radiatori devo impostare la temperatura delle valvole termostatiche ad un valore maggiore per avere i radiatori, e le stanze, calde come nell'altra facciata. Se non faccio così, oltre a non sentire il flusso dell'acqua nella valvola, il radiatore si scalda solo nella parte superiore;
nella diagnostica, la caldaia da errore 14 - temperatura riscaldamento superiore a 95°C - ma tutto sembra funzionare regolarmente. Il tecnico del CAT, incompetente, non sa da cosa dipenda;
la pressione dell'acqua dell'impianto di riscaldamento è 1,5 bar;
il vaso di espansione, da 12 litri, sta a 0,5 bar come di fabbrica
Vi dico cosa è stato fatto:
lavaggio dell'impianto e dei radiatori eseguito;
potenza sul riscaldamento tarata a 20KW, grazie al tecnico on-line, perché quello del CAT non sapeva che pesci prendere;
ventilatore tarato per lunghezza totale dei tubi, di ingresso dell'aria ed uscita dei gas, di 25m;
detentori sulla colonna funzionante chiusi di 5 giri su 8 disponibili;
by-pass della caldaia chiuso e velocità del circolatore impostata al massimo, 2500 giri/min, in modo da avere la curva di portata/pressione più alta tra quelle disponibili.
Questi interventi non hanno risolto il problema.
Vi do alcuni dati:
casa a tre piani;
nove radiatori per un totale di 116 litri di acqua;
6 radiatori sulla colonna 1, per 63 litri di acqua;
3 radiatori sulla colonna 2, per 53 litri di acqua;
colonna 1 con tubi da 1", per 127 litri di acqua;
colonna 2 con tubi da 3/4", per 95 litri di acqua;
capacità totale dell'impianto, circa 340 litri di acqua;
cubatura totale delle stanze, circa 260 mc.
Il tecnico on-line suggerisce di gonfiare il vaso di espansione ad 1 bar e, se questo non dovesse funzionare, di aggiungere un compensatore esterno con circolatore.
Nel libretto della caldaia c'è scritto quanto segue.
Il volume d'acqua totale ammissibile per il circuito di riscaldamento dipenderà, fra l'altro, dal carico statico a freddo. Il vaso d'espansione incorporato nella caldaia viene consegnato a pressione 0,5 bar (ovvero con un carico statico pari a 5 mCE) e consente un volume massimo di 275 litri per una temperatura media del circuito radiatori di 75°C e una pressione massima di servizio di 3 bar.
Al momento dell'avviamento dell'impianto, è possibile modificare questa pressione di gonfiaggio in caso di carico statico differente.
Sembra che non sia la caldaia l'unico problema, ma anche l'impianto, a causa di una bolla d'aria o di un'ostruzione.
Ieri, la Saunier Duval mi ha fatto chiudere tutti i radiatori della colonna funzionante, mandando tutta l'acqua verso la colonna che funziona male. Dopo tre ore di questo funzionamento, ho chiuso anche i due radiatori più bassi della colonna non funzionante, lasciando aperto solo quello all'ultimo piano. Non ho trovato aria nell'ultimo radiatore.
Secondo voi, è una bolla d'aria od un'ostruzione? Nel caso fosse un'ostruzione, come deve essere trattata e da chi? L'idraulico dice che non è compito suo.
Riguardo all'errore 14 - temperatura riscaldamento superiore a 95°C, un documento della Vaillant dice:
Le valvole termostatiche restringono il flusso dell'acqua nell'impianto e attraverso la caldaia. La perdita di flusso può essere compensata agendo sul by-pass montato sulla caldaia. Se montate su tutti i radiatori, le valvole termostatiche possono far entrare in ciclo la caldaia causando surriscaldamento.
L'impianto è bi-tubo, quindi, credo che la perdita di flusso sia ininfluente, ma ho installato le valvole termostatiche su tutti i radiatori e tengo il termostato ambientale in un luogo non servito da riscaldamento diretto, il pianerottolo dell'ultimo piano. In questo pianerottolo, di solito, a causa del calore proveniente dai piani inferiori, la temperatura arriva a 19°C prima delle stanze poste al terzo piano.
Ho acceso il riscaldamento e la situazione, dopo il trattamento suggerito da Saunier Duval, è peggiorata.
Poco calore al piano terra, pochissimo al primo piano e niente al secondo.