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2008-02-20 15:30:16

Proteggere caldaia esterna per migliore rendimento?


Cosmic
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17 Febbraio 2008 ore 17:25 4
Ho cercato nel forum, ma non sono riuscita a trovare altri post in proposito.
se l'argomento è già stato trattato mi scuso.

abito in una palazzina la cui costruzione è terminata tra il 2005 ed il 2006.
l'appartamento ha riscaldamento autonomo, con una caldaia murale di tipo C (a tenuta stagna, per riscaldamento e ACS) installata all'esterno.
poiché non sono soddisfatta del suo funzionamento, mi chiedo se posso fare qualcosa per migliorarlo.
più volte ho chiamato l'assistenza per blocchi e problemi vari: una volta hanno sostituito l'alimentatore, un'altra volta due sonde.
ora di blocchi non ce ne sono più, però vorrei chiedere a voi:

- è normale che l'acqua calda impieghi circa un minuto ad arrivare, quando si apre il rubinetto al massimo? un minuto sembra poco, ma è un'infinità quando si aspetta e nel frattempo si spreca acqua che scorre troppo fredda per poter essere utilizzata... la pompa della caldaia non dovrebbe servire a velocizzare l'arrivo dell'acqua calda?? può essere che la pompa non funzioni a dovere benché la caldaia non vada in blocco?

- la temperatura dell'acqua calda non è costante: mentre sono sotto la doccia resta costante per poco, poi improvvisamente diventa molto calda per pochi istanti e subito fredda... e poi, dopo interminabili secondi di doccia fredda, torna calda... ma il ciclo ricomincia: dopo poco di nuovo bollente e poi fredda etc.
ho letto sul manuale utente che la causa sono le sonde... che già sono state sostituite...

mi chiedo se devo rassegnarmi o se ci sia un'altra possibilità: riparare la caldaia con un'armadietto non può essere utile almeno un po'??
attualmente è in bella vista, riparata dal terrazzo soprastante, però esposta alle temperature più disparate.
come potrebbe essere realizzato questo armadietto?
intendo: in che materiale? con quali aperture d'aerazione?

grazie a chi vorrà cortesemente rispondermi.
  • the manager
    0
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    Lunedì 18 Febbraio 2008, alle ore 13:33
    Sono daccordo con te sulla protezione della caldaia.
    Io fossi in te penserei ad una armadiatura in alluminio con delle aperture in basso ed in alto.
    Poi dipende anche dall'ambientazione etc.
    Puoi postare delle foto dell'ubicazione della caldaia?

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 18:47
    Carissima cosmic (abbiamo visto che sei ferrata in tema di classi energetiche...)

    Posto che sapere marca e modello di caldaia aiuta...

    tieni presente due punti fermi.

    1) il minuto che passa per avere l'acqua calda è dovuto, senz'altro, alla DISTANZA della caldaia dal punto di prelievo. Io che ho un prelievo a 3 metri dalla caldaia constato ogni giorno come da questo l'acqua esca calda in 10 secondi. Dalla doccia, invece, sono al tuo minuto...

    per rimediare negli alberghi fanno dei circuiti ad anello nei quali circola (quindi con una pompa) SEMPRE acqua calda. così quando apri l'acqua esce SUBITO calda!!! (ma costa in termini di consumo della pompa e in termini di energia per mantenere questo anello sempre caldo)

    2) tranquillizzati. La pompa della caldaia è innocente. la pompa serve solo per spingere l'acqua nei caloriferi. Dai rubinetti, infatti, l'acqua esce spinta dalla pressione dell'acquedotto. SENZA pompa alcuna....

    Se NON hai autoclavi, ma appunto l'acqua diretta dell'acquedotto la pressione e la portata sono costanti. Quindi le variazioni di temperatura dipendono esclusivamente dalla caldaia che si accorge di aver raggiunto la temperatura impostata dell'acqua sanitaria in uscita e quindi spegne (o riduce) le fiamme necessarie per scaldarla... Così facendo però rapidamente la temperatura dell'acqua in uscita rapidamente cala. A quel punto la caldaia si accorge che la temperatura sta calando e allora riaccende (o riaumenta) le fiamme per riportare la temperatura giusta... in una altalena... infinita.

    Se la caldaia ha un micro accumulo di acqua all'interno fa così... Se non lo ha ed è quindi una cosìddetta caldaia ISTANTANEA lo fa meno.... ma lo fa

    come non farglielo fare....

    un accumulo esterno da piazzare da qualche parte? così l'acqua che ti arriva dall'inizio della doccia alla fine della doccia avra richiesto solo qualche piccolo aggiustamento per aumentare la temperatura in uscita... (che è meglio delle oscillazioni che hai tra ghiaccio e fiamme dal rubinetto..)

    un rubinetto termostatico comunque aiuta.

    comunque radiante, che ne sa una più del diavolo, aiuta.... di più

  • cosmic
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 20 Febbraio 2008, alle ore 09:34
    Grazie!
    sì, ne so un po' di classi energetiche, ma sugli impianti mi sento persa...
    diciamo che ne so di più sull'involucro edilizio...

    la caldaia è una Beretta Rain e non sono per niente soddisfatta.
    almeno -per ora- non sta più andando in blocco, ma le docce fredde sono una grandissima menata..
    i tecnici dell'assistenza non mi hanno mai parlato di pressione di acquedotto, si sono limitati a consigliarmi di tenere sempre il rubinetto al massimo!

    ho idea che proteggere la caldaia possa aiutare le sonde, perché ho sentito dire dagli impiantisti che la stessa caldaia posizionata all'interno dell'appartamento avrebbe migliori prestazioni...
    siccome non posso spostarla, che devo fare?!
    mi chiedevo quale materiale usare per il semplice motivo che il metallo, prima idea che avevo avuto pure io, è un ottimo conduttore, ergo un pessimo isolante...
    e poi temo di non dare sufficiente aerazione, peggiorando la combustione...

    tutto qui, scusate l'ignoranza...

    posterò pure su archibagno.it, c'è gente molto in gamba pure da quelle parti!

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 20 Febbraio 2008, alle ore 15:30
    La stessa caldaia ha migliori prestazioni (come rendimento intendevano) all'interno perché dentro casa hai 20 gradi. quindi disperde meno e... quello che disperde... va a riscaldare la camera dove è installata. Fuori, invece.....

    per coibentarla puoi guardare sul catalogo del gruppo MANZARDO, ex ISER zauli (sono una catena di negozi) (vedi con google che la trovi). Qui vendono come una specie di pensile, di metallo (ma dentro è isolato con un materassino di polistirene o simile) nel quale letteralmente RINCHIUDERE la caldaia. Costo 120 euro. Per quanto riguarda il "respiro" della caldaia non preoccuparti perché pesca dal tubo di scarico (se coassiale) sennò dal secondo tubo se è a scarichi separati. In altre parole puoi rinchiuderla senza pensieri.

    la pressione dell'acqua c'entra perché se avessi una autoclave con il classico pallone di compensazione... avresti un funzionamento di questo tipo:
    appena parte l'autoclave... il motore spinge ed eroga... che so 10 litri al minuto... poi dopo qualche manciata di secondi si spegne... (perché ha raggiunto la pressione massima).. la pressione cala... (ma tu stai ancora facendo la doccia) fino a darti che so.... 5 litri al minuto.... (dopodichè riparte l'autoclave)...

    comprendi da sola che 10 litri al minuto usciranno dalla caldaia che so... a 40 gradi... invece 5 litri al minuto escono.. più piano.. quindi si scaldano di più.... poniamo a 60 gradi... quindi..

    Poichè la pressione ( e di conseguenza la portata del rubinetto) è in continua variazione...
    Posyo che queste oscillazioni si verificano nell'arco di pochi minuti.,..
    TU devi di pari passo adeguare la miscelazione con la fredda.. (in pratica uno strazio...) continuamente... per raffreddare tanto i 60 gradi... e raffreddare (molto meno) i 40 in uscita che hai appena riparte l'autoclave.

    ecco perché, dove possibile, monti un idrostat, che fa partire l'autoclave SEMPRE appena apri il rubinetto cioè (quindi pressione e portata costanti) (oppure dei palloni molto grossi, da 200 litri e più)

    Se invece hai l'acquedotto diretto (direttamente collegato ai tubi di casa, senza recipienti intermedi) vai tranquilla che la pressione e la portata, nell'arco di tempo che impieghi a fare la doccia, sono COSTANTI. quindi le variazioni di temperatura sono di esclusiva responsabilità della caldaia.

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