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2008-03-19 08:19:11

Infiltrazioni da risalita help!!!


Ale69
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13 Marzo 2008 ore 18:35 10
Salve a tutti! E' da tanto che non mi faccio un giro su questo forum a mio giudizio molto completo e disponibile.
Vi espongo il problema: sono a ristrutturando un basso rettangolare di circa 90 mq e sulle due più lunghe insistono fenomeni di infiltrazioni di acqua da risalita che risalgono sino a quasi due metri. I risanamenti non vengono fatti da almento 20 anni!
Per quanto riguarda un lato queste infiltr. sono dovute probabilmente ad una cattiva ciusura di un pozzo di acqua surgiva (chiuso verso il '50 con materiali di scarto e terriccio). Il palazzo e dei primi del 900 ed è fatto di tufo.
Sono ora a richiedere i vari preventivi per la stonacatura e l'intonacatura e come al solito ogni operatore e anche ogni tecnico (ing., archit., e geometra contattati) mi prospettano delle soluzioni diverse che mi accingo a spiegare:
1) in un primo caso mi dicono di stonacare sino a m 2.30 circa attendere che l'umidità si asciughi e poi eseguire per tutto il perimetro sotto il pavimento una intercapedine di circa 30-40 metri di larghezza e mezzo metro di altezza scavata sotto il pavimento e che fuoriesca all'esterno (premetto che tale intercapedine insiste già con mattoni forati ma il tecnico ritiene sia stata fatta male e che non avendo sbocchi verso l'esterno non produca circolazione dell'aria) poi intonacare con intonaci traspiranti. Tra l'altro in una parte del muro opposto (androne di un altro vano adiacente al basso), circa 10 anni fa fu impiantato un vespaio a pavimento e in corrispondenza delle pareti a circa 20 cm. dal battiscopa furono inoltre create delle canaline per l'areazione ma anche in questo caso senza risultato (dopo un annetol'umidità si ripresentava.
2) Seconda ipotesi mi dicono di stonacare e radere il tufo per circa 10 cm. Poi apporrre a parete dei mattoni forati di questo diametro che servirebbero a far passare l'aria ed evitare il fenomeno di risalita e reintonacare.
3) stonacare e fissare su tutta parete del cartongesso lasciando uno spessore che servirebbe al passaggio dell'aria.
Secondo Voi quale di questi accorgimenti può definitivamente eliminare il problema? Quale è il più economico tra l'altro? o me ne consigliatealtri?
P.s. Atteso che tali fenomeni si presentano su quasi tutte le pareti presumo che il pozzo c'entri poco e che è proprio l'immobile che poggia in una zona sotto cui vi sono dei passaggi di falde acquifere.
Scusandomi per la prolissità attendo le vostre risposte sempre competenti...ciao a tutti. Ale
  • pittore(mi)
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 13 Marzo 2008, alle ore 20:12
    Ciao ale69, secondo me la prima è meglio della seconda per esperienza. Poco fà mi è capitato di dover tirar via del cartongesso fatto apposta per lo stesso problema ed era tutto ammuffito sia dentro che fuori. Costerà qualcosina in più ma è un lavoro fatto meglio. Cmq se vuoi risolvere definitivamente l' umidità di risalita, in fiera dell'edilizia ho visto nello stand della mapei che esistono degli interventi definitivi e garantiti, prova a informarti, non costerà pochissimo ma è DEFINITIVO.

  • ingluca
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Marzo 2008, alle ore 09:07
    Anche secondo il mio parere la soluzione 1) è la migliore, importantissima è però la scelta del tipo di intonaco che si va a rifare: può essere un intonaco macroporoso (ci sono in commercio tante marche a tanti costi diversi), oppure un intonaco di calce pura naturale NHL, comunque sicuramente non un intonaco qualsiasi (è questa la scelta che ti permetterà di risolvere il problema).
    Ci sono poi altre soluzioni ancora più sicure tipo iniezioni di resine nel muro oppure il taglio meccanico del muro con inserimento di uno strato impermeabile: sono tutte soluzioni atte a creare uno strato impermeabile nel muro in modo che l'acqua non risalga; questi sono metodi molto costosi che solitamente si applicano nelle chiese o palazzi dove ad esempio bisogna salvaguardare degli affreschi, ecc.

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Marzo 2008, alle ore 18:20
    Salve a tutti,

    quanto DEFINITIVO pittore (mi)? potresti quantificare per favore?
    tu personalmente ti sentiresti di garantirlo?

    per ingluca: che differenza c'è tra intonaco macroporoso, intonaco risanante, intonaco osmotico, intonaco impermeabile e intonaco deumidificante?
    credi davvero che un intonaco a base calce NHL possa definitivamenterisolvere il problema? è i sali dove li mettiamo? l'obiettivo, in questo caso è risanare esteticamente o asciugare l'intero spessore della muratura?
    credo che il vero obiettivo di ale69 sia rendere il locale agibile, senza odori, scrostamenti, manutenzioni continue e, soprattutto, abbattere l'umidità realtiva...o sbaglio??
    vi prego, correggetemi...

    top-level

  • ingluca
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 17 Marzo 2008, alle ore 11:27
    Rispondo a toplevel.
    - Intonaco macroporoso: è un intonaco che innanzitutto lascia uscire l'umidità dai muri facendo si che questa non risalga in altezza, ed ha la caratteristica di avere dei grossi pori che permettono ai sali trasportati dall'umidità che esce di espandersi solidificandosi senza rompere l'intonaco (cosa che succede con gli intonaci normali); vanno dati in vari strati, primo fra tutti un trattamento antisale sulla muratura.
    - Intonaco risanante: ogni intonaco che per sue particolari caratteristiche apporta dei benefici alla muratura.
    - Intonaco osmotico: è un intonaco impermeabilizzante.
    - Intonaco impermeabilizzante: vedi sopra.
    - Intonaco deumidificante: è quell'intonaco che permette all'umidità dei muri di fuoriuscire.

    Per quanto riguarda l'intonaco di calce pura: ha dei vantaggi inequivocabili, infatti la calce lavora come una spugna, assorbe tanta umidità senza problemi e poi la rilascia piano, inoltre sulla calce non si formeranno mai muffe in quanto ha un'acidità tale che lo rende un antimuffa naturale; credo che possa andare bene in qualche caso da valutare attentamente, non conoscendo il caso specifico opterei più su intonaco macroporoso con trattamento antisale. ecc.
    Ovviamente ogni caso va valutato direttamente facendo uscire il tecnico addetto del prodotto a cui si è indirizzati.
    Spero di avere chiarito i tuoi dubbi di cui sopra.

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 17 Marzo 2008, alle ore 11:42
    Grazie dei chiarimenti ingluca,

    ma mi sorge un dubbio atroce: tutte queste tecnologie sono ormai alla portata di tutti e di alternative ne troviamo tante sul mercato.
    vedi, il fatto è che nonostante mi sforzassi di trovare dei dati oggettivi di umidità smaltita attraverso i sistemi macroporosi, risananti o deumidificanti, non riesco a trovare dei dati obiettivi che indichino QUANTA umidità il sistema applicato è in grado di smaltire per evaporazione nell'unità di tempo e nell'unità di superficie.
    difatti ritengo che una efficace deumidificazione debba portare necessariamente all'asciugatura di TUTTO lo spessore murario, e ciò non solo ai fini estetici (odori, scrostamenti, caduta di porzioni di muratura, ecc) ma anche ai fini energetici in quanto un muro umido conduce calorie e frigorie, una muratura asciutta invece isola efficacemente, permettendo di riscaldare più velocemente gli ambienti e non facendosi attraversare dalle calorie che da qui tenderebbero ad essere disperse.

    top-level

  • ingluca
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 17 Marzo 2008, alle ore 17:43
    Adesso andiamo un po' sul difficile, però solitamente, nelle schede tecniche dei materiali vengono riportati i dati che ricerchi tu.
    Ad es. l'intonaco macroporoso della ditta Index, IDROPLAN riporta nella scheda tecnica un "Fattore di resistenza alla diffusione del vapore (mu)" pari a 10 (tieni conto che 1 è l'aria e infinito è la guaina impermeabile. Da tale valore puoi calcolare quanta acqua fa passare l'intonaco nell'unità di tempo.

  • ale69
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 17 Marzo 2008, alle ore 22:59
    Grazie a tutti per le risposte...mi sto infatti per indirizzare verso un intonaco macroporoso deumidificante (che per quel che ho capito dovrebbe comportarsi come una spugna acquisendo tutta l'umidità che ora è insita nelle mura fino a circa 2,5m di altezza, rilasciandola in forma gassosa nell'ambiente interno dell'immobile) ma questo potrebbe bastare o c'è bisogno anche di predisporre un canale sotto il pavimento in corrispondenza dei muri )tra l'altro questo già c'è ma non ha funzionato forse perché chi lo ha fatto a suo tempo non ha predisposto una uscita all'esterno dell'immobile?

    Per top level quando mi mandi ciò che tu sai mi invieresti anche le caratteristiche tecniche dell'intonaco che ritieni migliore?

    un'altro punto mi incuriosisce, ritenendo che anche al disotto del pavimento insista parecchia umidità avevo abbandonato l'idea di parkettare sul pavimento in quanto ritenevo che data l'umidità sottostante il legno potesse imbarcarsi e sollevarsi nel tempo.
    il tecnico che è venuto a visionare l'immobile invece mi dice che basta porre tra il pavimento e il legno uno strato gommoso che si comporterebbe come impermealizzante...vi risulta tale possibilità e se si non ho capito come si collegerebbe tale strato gommoso in contatto con le mura interessate dall'umidità dato che per quel che ho capito l'intonaco speciale di cui stiamo parlando anche a contatto con un semplice battiscopa perderebbe (in quel segmento) il suo potere deumidificante?
    spero di essere stato chiaro........grazie per le prossime risposte.....ciao a tutti Ale

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 18 Marzo 2008, alle ore 07:24
    Per ingluca,
    prendo atto di quello che tu dici circa il mu, di cui ne conosco a fondo il significato, ma questo dato, da solo, non conduce al fattore di permeabilità che deve necessariamente essere espresso in g/mq/24h. in altri termini affinchè vi sia una efficace deumidificazione vi devono essere presenti mu più basso possibile, velocità di smaltimento la più alta possibile, unitamente ad un coefficiente lambda molto buono e ad un peso specifico molto basso; difatti solo ottimizzando TUTTI questi parametri contemporaneamente, si ottiene una efficace deumidificazione.
    per dirla breve, un prodotto che abbia un mu pari a 10 e un coefficiente di velocità di trasmissione del vapore non definito, non serve a risolvere alcun problema; la stessa cosa vale per un prodotto che sia molto leggero, abbia un ottimo coefficiente lambda ma che abbia mu infinito (tipico esempio dei materiali sintetici tipo polistirolo o poliuretano) non serve a deumidificare una muratura umida, anzi ne peggiora le performances.

    per ale69, ma non avevi detto che la tua casa era al primo piano? ora mi parli invece di murature umide...vedi che è come sospettavo? che i tuoi massetti non asciugano mai perché vi è una fonte di alimentazione dell'umidità?
    il tecnico invece che ti dà questi consigli tipo lo strato spugnoso ti sta dicendo delle fregnacce micidiali.
    lascia stare canali e palliativi vari, peggioreresti solo le cose sprecando tempo e danaro.

    top-level

  • ale69
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 18 Marzo 2008, alle ore 18:54
    Ciao toplevel forse non hai capito chi sono.....ci siamo anche visti qualche giorno fa e hai visto anche le infiltrazioni...e nel topic ho esordito con il fatto che sto ristrutturando un "basso" non un primo piano.
    Cmq mi invieresti le caratteristiche tecniche del prodotto?
    Crazie ale

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 19 Marzo 2008, alle ore 08:19
    Si ciao ale69,
    capito chi sei simpaticone, ti confondevo con vass che aveva un problema simile ma al primo piano.
    le caratteristiche essenziali le ho elencate nel post precedente.

    buonagiornata

    top-level

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