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2008-06-23 11:37:37

Help! pozzo artesiano e depuratore


Anonymous
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16 Giugno 2008 ore 08:14 11
Due anni fa ho comprato una casa in campagna alla quale non arriva l'acquedotto. Gli ex proprietari (delle persone anziane) andavano avanti utilizzando l'acqua piovana che vaniva raccolta in numerose cisterne molto capienti.

Tutte le case lì intorno (nel raggio di 200/500 mt dalla mia) erano nella stessa situazione ma hanno fatto un pozzo artesiano (uno ogni casa) che gli da tutta l'acqua di cui hanno bisogno senza problemi.

E quindi al momento dell'acquisto abbiamo pensato "tanto facciamo il pozzo anche noi e siamo apposto!".

Invece, nonostante gli studi geologici affermino che sotto il nostro terreno ci sono 3 faglie, di solito sinonimo di acqua, non la stiamo trovando.

Vi lascio immaginare la mia disperazione (quindi spero che eviterete commenti tipo "brava stupida che hai comprato una casa senz'acqua!"...me lo dico già da sola!)!

Devo trovare una soluzione!

E la domanda che voglio farvi è....qualcuno mi sa parlare dei depuratori?

Ho delle cisterne che raccolgono l'acqua piovana molto molto capienti.
In questi 2 anni, in attesa del pozzo, abbiamo sempre usato quelle ed il livello a vista d'occhio non sembra nemmeno abbassato (tanto per farvi capire quanta acqua c'è).

So che mettere un depuratore è complicato e costoso e ci sono diversi tipi.
Qualcuno sa darmi delucidazioni?

Ve ne sarei gratissima!
  • archibagno.it
    0
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    Lunedì 16 Giugno 2008, alle ore 10:25
    Abbiamo chiesto a chi di dovere, appena sappiamo qualcosa ve lo facciamo sapere.

  • radiante
    0
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    Lunedì 16 Giugno 2008, alle ore 11:26
    Qui andiamo sul difficile,la prima cosa da fare è manutentare bene le cisterne di raccolta,pulendole periodicamente,fare un analisi all'acqua per vedere se ci sono colibatteri e stafilococco,se non presenti siamo gia a metà dell'opera,nelle stesse analisi c'è scritto tutto se presenti minerali quanto calcare c'è,direi zero è acqua piovana,io montrei dei bei filtri e uno sterilizzatore ultravioletto ,andando piu sul soffisticato una piccola stazione di dosaggio cloro,come fanno negli acquedotti,se fossero presenti polveri sottili che sono derivate dagli scarichi automobilistici non esiste sistema

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Giugno 2008, alle ore 14:09
    ...secondo voi può andare?

    purificatore d'acqua ad osmosi inversa domestico a funzionamento completamente automatico, con produzione di acqua pura pari a circa 100 litri/h, di dimensioni ridotte.
    Struttando il principio dell'osmosi inversa, mantiene inalterato l'equilibrio salino dell'acqua, rimuovendo nitrati, atrazina, metalli pesanti, batteri, virus, pesticidi, cloro, particelle in sospensione, inquinanti organici, ecc. L'acqua prodotta è purissima, leggera dal gusto gradevole, paragonabile ad un'ottima acqua oligominerale ed è ideale per bere, cucinare, lavare frutta e verdura, preparare bevande, thè, caffè ecc.

    A differenza di altri purificatori d'acqua, è a produzione diretta, NON RICHIEDE SERBATOIO DI STOCCAGGIO, ha un involucro esterno in acciaio inossidabile lucido o satinato, autoventilato, è dotato il doppio prefiltro esterno per facilitarne la manutenzione, ed è corredato di tutti gli accessori necessari per una semplice e rapida installazione.

    E' disponibile in configurazione verticale o orizzontale, inoltre entrambe le configurazioni possono essere equipaggiate con membrana osmotica STANDARD tipo TW (alta reiezione) o NF (bassa reiezione) secondo specifiche esigenze o caratteristiche particolari dell'acqua da trattare.

    ....
    magari da mettere insieme questo Sterilizzatore a raggi UV (1000 litri/h)

    Di tutti i metodi di disinfezione delle acque potabili oggi esistenti, certamente quello che impiega i raggi ultravioletti è il più efficace, privo di controindicazioni, ecologico, di immediato effetto ed affidabile.

    I raggi U.V. emessi da una speciale lampada (lunghezza d'onda 254 Nm) sono molto germicidi interagendo a livello molecolare con DNA e impedendo lo sviluppo e la capacità di riproduzione di tutti i tipi di microrganismi, rendendoli inoffensivi.

    Questo debatterizzatore a raggi UV è in grado di sterilizzare fino a 1000 litri/ora di portata, con un consumo elettrico ridotto, pari a circa 20 Watt.

  • archibagno.it
    0
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    Giovedì 19 Giugno 2008, alle ore 15:03
    L'impianto ad osmosi inversa proposto nella prima metà della mail è completamente errata come idea.

    Infatti un impianto ad osmosi inversa serve per ridurre la salinità di un'acqua anche del 95-99%.

    Per esempio installando un osmosi in laboratorio da noi siamo passati da 450 mg/l di salinità a 10-20 mg/l, guarda caso proprio come l'acqua piovana.

    Con l'acqua piovana la salinità è da AUMENTARE non diminuire.

    Quindi l'installazione di un impianto ad osmosi inversa è completamente inutile e errato concettualmente.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Giugno 2008, alle ore 15:25
    ...io non credo che l'ipotesi del depuratore ad osmosi inversa sia errato.

    Oltretutto, leggendo le caratteristiche del prodotto, pare che, non solo vengano depurate molte altre cose oltre alla salinità, ma dice anche che l'equilibrio salino resta inalterato.

    A questo punto sono confusa...

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Giugno 2008, alle ore 15:45
    Certo, sei confusa perché non sei competente e ciò che si legge o che viene riferito, non sempre corrisponde al vero...


  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Giugno 2008, alle ore 21:06
    Hai fatto analizzare l'acqua?hai pulito le cisterne?puoi montare un piccolo depuratore a osmosi da mettere sotto al lavello di cucina,stai attenta che tali depuratori facendo acqua pura potrebbe essere controproducente,mancando un po di sporco il corpo umano non crea piu antibatteri ,senza di essi ci ammaliamo,essendo acqua pura cioè a calcio 0° potrebbe avere un effetto diuretico sciogliendo il calcio nel sangue,perfetta per anziani e per chi soffre di calcoli ai reni,ai bambini danneggia la crescita e i denti,tutto il calcio che gli serve per crescere viene eliminato dall'acqua,pensate bene a cosa fate

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Giugno 2008, alle ore 08:16
    Diciamo che ancora non ho nè fatto esaminare l'acqua nè pulito le cisterne, anche perché infondo infondo spero ancora di riuscire a trovare l'acqua col pozzo che sto facendo.
    Per adesso mi stavo solo facendo un idea ed informando, visto l'andazzo. Al momento che mi ufficializzeranno che l'acqua non si trova allora procederò seriamente col resto.

    Le risposte di archibagno mi hanno convinta anche se non credo possibile (o quantomeno è denunciabile!) che un depuratore ad osmosi inversa che dichiara di mantenere inalterato l'equilibrio salino poi invece te lo diminuisca. Magari ho capito male e semplicemente volevate dirmi che è già troppo basso e se lo mantiene inalterato non va bene lo stesso.

    Ma i problemi di cui parlate si riferiscono al caso in cui io beva o cucini con l'acqua del rubinetto o anche solo se mi c faccio il bagno o c lavo la frutta?

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Giugno 2008, alle ore 10:04
    Ciao SILVIA,

    rispondo in modo esaustivo per chi avesse lo stesso problema, per le altre richieste, ti farò sapere quanto prima dal nostro ingegnere.

    L'acqua piovana in genere ha un contenuto salino molto basso (è quasi distillata 0-10 mg/l ) tanto da essere corrosiva pH (circa 5,5-6).

    In più essendo acqua superficiale risulta contaminata dal punto di vista microbiologico.

    Per avere l'acqua potabile e adatta all'uso quotidiano occorre:

    Installare un filtro anti acidità che aumenti la salinità e il pH.

    Clorare l'acqua con un sistema proporzionale installando un serbatoio da 1000 litri appena dopo.

    Dopo il serbatoio declorare l'acqua per eliminare il cloro libero in eccesso e le cloro ammine.

    I filtri decloratori hanno anche capacità adsorbente nei confronti di composti organici particolari che potrebbero trovarsi in un'acqua superficiale (es. dilavamento dello smog delle auto).

    I nostri decloratori, a richiesta possono avere un sistema di miscelazione di parte dell'acqua clorata con quella trattata per lasciare una parte di cloro libero in copertura all'impianto (consigliato 0,2 mg/l dal DL31/01)

    In questo modo si ha la certezza di avere un'acqua potabile adatta agli usi domestici partendo dall'acqua piovana.

    Cosa NON è assolutamente indicato per questi casi... ovvero cosa il venditore ignorante può venirti a rifilare...

    Addolcitori; l'acqua distillata è naturalmente dolce (0-1 °Fr) tanto da essere aggressiva. L'addolcitore è inutile.

    Impianti ad osmosi inversa: l'acqua piovana ha la stessa salinità dell'acqua in uscita da questi impianti.

    L'impianto ad osmosi inversa proposto nella prima metà della mail è completamente errata come idea.

    Infatti un impianto ad osmosi inversa serve per ridurre la salinità di un'acqua anche del 95-99%.

    Per esempio installamdo un osmosi in laboratorio da noi siamo passati da 450 mg/l di salinità a 10-20 mg/l, guarda caso proprio come l'acqua piovana!

    Nel suo caso, la salinità è da AUMENTARE non diminuire.

    Quindi l'installazione di un impianto ad osmosi inversa è completamente inutile e errato concettualmente.

    La soluzione di una lampada UV può essere alternativa alla tecnologia proposta sopra
    (disponiamo anche noi di lampade con prestazioni analoghe 20 W portata 1200lt/h);
    le condizioni necessarie per il funzionamento corretto sono:

    Filtrazione meccanica dell'acqua a monte per eliminare le impurità.

    Lampada UV da almeno 1200 lt/h

    Filtro antiacidità per aumentare la salinità intorno ai 80-100 mg/l e il pH intorno ai 7-7.5.

    Pulizia regolare del quarzo della lampada.

    Sostituzione (TASSATIVA) della lampada ogni 8000 ore (11 mesi circa).

    Questo è vero in tutti gli impianti a raggi UV di qualsiasi marca.

    Gli unici nei di questa soluzione è che la tecnologia Uv elimina i microrganismi presenti dentro alla lampada ma non quelli che si annidano già nell'impianto idraulico e che non è efficace nei confronti dei possibili inquinanti chimici derivati da smog o altro accumulato nella vasca a seguito del dilavamento.

    Spero di essere stato piuttosto semplice nel linguaggio e dettagliato nei contenuti

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Giugno 2008, alle ore 11:21
    Piu chiaro di cosi

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Giugno 2008, alle ore 11:37
    L'acqua piovana dispone di una salinità molto bassa (0-10 mg/l) e un pH acido (5,5-6,0). Questo comporta il rischio di corrosioni agli impianti idrico sanitari della casa.

    In più essendo stivata in vasche non sterili, per ovvie ragioni, è sempre a rischio di contaminazioni dal punto di vista microbiologico variabili nel tempo.

    Per potabilizzare l'acqua vi proponiamo dunque un filtro anticidità dedicato capace di aumentare la salinità dell'acqua in ingresso e da operare nel frattempo come filtro meccanico per trattenere le impurità più grossolane.

    Successivamente al filtro sarà installato un sistema proporzionale agli utilizzi di iperclorazione con una pompa dosatrice che doserà il prodotto grazie ad un contatore d'acqua emettitore di impulsi.

    La iperclorazione ci permette di dosare il cloro in sicurezza indipendentemente dalla stagionalità delle contaminazioni microbiologiche.

    L'acqua quindi passerà in un serbatoio di contatto da 1000 litri dove il cloro avrà il tempo di stare a contatto con l'acqua disinfettandola.

    Questo significa che l'impianto dovrà necessariamente installato su una soletta in grado di sostenerne il peso (1100 kg circa di serbatoio) che devono per forza essere appoggiati per terra.

    Infine l'acqua passerà attraverso il filtro decloratore capace di rimuovere il cloro libero e combinato in eccesso servendo all'utilizzo acqua potabile.

    In più ha la possibilità di abbattere composti organici eventualmente presenti nell'acqua.

    I filtri effettueranno le operazioni di lavaggio in modo perfettamente automatico, nelle ore notturne. Necessitano di una portata della pompa di 30 lt/min a 3 bar all'uscita.

    Le analisi microbiologiche dell'acqua possono essere utili per regolare la clorazione ma non sono strettamente necessarie perché in fase di collaudo si vedrà come regolare la clorazione sul posto e di conseguenza il resto dell'impianto.

    Mi si chiedeva cosa escludere dall'impianto di potabilizzazione: innanzitutto un eventuale sistema di irrigazione automatica o manuale del giardino in quanto non è necessario utilizzare acqua potabile per uso tecnologico.

    Secondariamente l'acqua distillata può essere utilizzata sul tal quale per usi prettamente tecnologici, come per il ferro da stiro, per le batterie delle automobili e per il risciacquo finale dopo al lavaggio delle macchine.

    Per tutti gli altri usi mi sento di consigliare l'acqua trattata in quanto risulta più adatta a meno che sia stato già previsto uno sdoppiamento della acque in fase di costruzione della casa (es casetta WC alimentate con acqua non potabile ecc).

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