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2007-03-23 10:42:23

Detrazioni 55%: quale comma è più conveniente.


Salve, ho una domanda per chi sarà così gentile da rispondermi per aiutarmi a trovare una soluzione.
Per accedere alle detrazioni del 55% per ristrutturare l'involucro edilizio posso seguire due vie:
1) art. 1 comma 2 "riqualificazione energetica" che mi chiede di stare al di sotto del 20% del limite (Cdl) relativo alla zona climatica (rapporto S/V ecc) come da allegato C del decreto attuativo per importi fino a 100.000 euro.
2) art. 1 comma 3 "intervento sull'involucro edilizio" che mi chiede di stare al di sotto dei valori della tabella per importi fino a 60000 di cui all'allegato D.
Mi sembra di cogliere che la differenza tra i due non sia solo l'importo massimo ma anche:
comma 2 non parla di finestre e serramenti, e da un valore di riferimento che è l'indice di prestazione, mentre il comma 3 comprende esplicitamente anche finestre e serramenti specificando anche quali siano le parti dell'edificio che disperdono calore (verso l'esterno, verso vani non riscaldati ecc).
Il mio caso:
finestre in legno monovetro anni '60 più controfinestra in pvc anni '80 (fanno entrambe schifo); abitazione in muratura con pareti esterne in blocchi di cemento forato messi di taglio (dimensioni 26x40) quindi con il 26 verso l'esterno di cui non so dove trovare la trasmittanza (cioè spessore pareti 28 o 30cm).
Voglio realizzare il cappotto all'esterno e cambiare le finestre.
Allora: finestre con certificato euro 8000 + IVA finestre "termiche" senza certificato euro 4500 (forse anche meno) + IVA.
Cappotto: il prezzo dipende (chiaramente) anche dallo spessore dell'isolante il Cdl per casa mia calcolato secondo l'allegato c'è 75kWh/mq (zona climatica D) da portare al di sotto di 60 kwh/mq che diventano 32400 MJ (che poi non ho capito se è qualcosa di silime al FENlim...).
Allora chiedo:
a prescindere dal tetto di spesa fruibile (sono molto al di sotto di 60000 euro...) è possibile intervenire sull'abitazione "usando" il comma 2 per fare in modo di ridurre l'indice di prestazione energetica con un bilancio economico (positivo per le mie tasche) tra spesa finestre e spesa cappotto anche se poi ad esempio le pareti non raggiungono i requisiti dell'allegato D o le finestre non sono certificate (loro) ma lo è il lavoro in toto attraverso l'attestato di qualificazione energetica finale (cioè rispettando l'indice di presatazione inferiore del 20%)?
Non so il valore di trasmittanza del blocco di cemento a 4 fori che hanno usato negli anni '60 ma con qualcosa che sembra simile credo che ci vogliano almeno 8 cm di cappotto.
In definitiva, forse la domanda non era tanto chiara, è più conveniente nel senso che costa meno il comma 2 o il comma 3?
Ho letto tutto e con le varie indicazioni trovate ho cominciato a fare due calcoli.
Grazie fin d'ora a chi vorrà rispondermi.
  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 22 Marzo 2007, alle ore 10:52
    Hai fatto un'analisi corretta di tutto.
    Ti posso dire però che ho qualche perplessità sul valore di 75kWh/mq della casa descritta, ritengo che sia più alto.
    Ma a prescindere l'intenzione del legislatore è proprio quella di abbassare il fabbisogno di energia primaria annuo a seguito di interventi di riqualificazione energetica.
    Il problema sta in quest'ultima dicitura perché nel successivo decreto attuativo, mentre per gli altri commi della Finanziaria, all'art.3 sono precisate le: Spese per le quali spetta la detrazione, per il comma 344 non c'è niente.
    Allora la legge si interpreta tutto e niente.
    Nel tuo caso tuo, tu riduci del 20% il FEP con gli interventi descritti, qualcuno dei quali finestre, cappotto potrebbe non rispettare quanto previsto dai commi successivi 345,346 e 347.
    A mio parere l'intervento gode della detrazione, perché tu comunque raggiungi lo scopo finale.
    Io ho un caso di un cliente che vorrebbe effettuare lavori tipo i tuoi ed anche sostituire l'impianto di riscaldamento a termosifoni, con un impianto a pavimento e vorrebbe utilizzare una caldaia a biomassa.
    Da calcoli della 311 si riesce facilmente ad avere un miglioramento del FEP inferiore al 20% e quindi secondo me lui potrebbe beneficiare delle detrazioni per tutto.
    Risultato: ho fatto un quesito scritto all'Agenzia delle Entrate, spero che mi diano una risposta.
    saluti

  • sarge
    Sarge Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 22 Marzo 2007, alle ore 12:37
    Sono contento che mi hai risposto tu perché mi sei sembrato anche negli altri interventi assolutamente ferrato nella materia.
    75 kWh/mq non è il valore attuale (magari, quello attuale sarà forse il triplo...) ma è il valore limite che ho calcolato essere secondo l'allegato C del decreto (interpolazione GG, fattore S/V ecc) per la mia abitazione nella località in cui mi trovo.
    Se non ho capito male per accedere alle detrazioni è sufficiente (si fa per dire...) che l'intervento di riqualificazione energetica provveda a garantire un indice di prestazione energetica inferiore del 20% a tale valore e quindi per casa mia (rappoto S/V) e per dove si trova (zona climatica e GG) dovrei avere alla fine dei lavori una abitazione con un indice di prestazione energetica di 60kWh/mq.
    Le domande quindi sono di nuovo le stesse:
    1)è più conveniente visto sopra il comma 2 o il comma 3?
    2)quale è la trasmittanza termica del blocco di cemento (la casa è in muratura anni '60) 26 (o25?) x 40? in alternativa dove posso cercare tale valore?
    (Questo mattone è fatto di cemento ed ha quattro grossi fori ellittici ma non trovo da nessuna parte indicazione della trasmittanza)
    posso considerare la struttura 7 a pag 27 delle raccomandazioni del cti 03-3?
    grazie 1000

  • marcocinalli
    Marcocinalli Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Marzo 2007, alle ore 10:42
    Ho postato la tua domanda nel forum di edilclima, in attesa che qualcuno risponda lì ti spiego cosa penso io.
    intanto credo che la trasmittanza del blocco di cui parli possa essere 1,75 W/m2k, poi...
    ricorrendo per semplicità e velocità al calcolo come proposta all'all. B e percorrendolo al contrario (cioè parto dal risultato che voglio ottenere, 60, cioè l'80% di quello limite da tabella 75 che tu dici di aver calcolato) e fissando il rendimento della caldaia che conosco (mettiamo 96%) e la trasmittanza delle finestre comprensive di infissi come da allegato D (finestra certificata dal produttore 2,8 ) trovo il valore di trasmittanza termica che dovrebbero avere le pareti dell'involucro edilizio (tralasciamo i ponti termici che nel calcolo aumentano le dispersioni comportando un'ulteriore aumento del pannello del cappotto quindi sostenendo quanto voglio dimostrare) che dovrebbe essere pari 0,28 W/m2k. Per raggiungere tale valore di trasmittanza ti serve un pannello di polistirolo di quantomeno 10cm (per arrivare a 0,289 dove manca ancora qualcosina...) mentre per raggiungere (e superare) il valore di 0,4 imposto dall'allegato D, e quindi comma 3, ti "basta" un pannello da 8 cm.
    con il comma 2 ti danno più soldi (cioè il tetto è più alto) ma poi sei sicuro che paghi abbastanza irpef per detrarlo? il calcolo è stato fatto con delle finestre certificate dal costruttore, se come dici vuoi risparmiare sulle finestre per certifcare poi l'opera alla fine (comma 2) sei sicuro che il risparmio sulle finestre giustifichi l'aumento dello spessore del cappotto (che già sarebbe 10cm) fino a spessori ancora maggiori (che sò, 12 cm) per risparmiare magari 1500-2000 euro su 10 o 12 finestre?
    (Mettere le persiane con 12 cm di cappotto vuol dire montare dei controtelai di 16-17 cm )
    MC

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