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2008-04-08 18:57:02

Certificazione impianto elettrico - 18585


Nico9
login
19 Febbraio 2008 ore 09:23 10
Carissimi, sono nuova di questo forum e mi complimento per la vostra professionalità.
Sto comprando casa e non ho NESSUNISSIMA competenza né (purtroppo) amicizie che possano consigliarmi nel campo edile. Quindi, essendo obbligata ad andare sull'usato, prevedo tragedie
Primo dilemma: ho visto una casa, mi piace, l'agente immobiliare assicura che l'impianto elettrico è a norma ma non esiste certificazione. Quando gli ho chiesto come faccio ad avere la certezza che sia effettivamente a norma dato che io a occhio nudo di certo non lo saprei dire ha risposto (anche un po' offeso) che devo andare sulla fiducia. Mi chiedo: se il venditore assicura a parole che un impianto è a norma non dovrebbe esserci l'obbligo di fornire anche la relativa documentazione? Se questa non c'è, come faccio concretamente a verificare che è vero ed eventualmente ottenere l'attestazione di conformità? Immagino occorra chiamare un elettricista che farà tutte le verifiche ed eventualmente i lavori del caso: a chi spettano le spese per il suo lavoro? Perdonate le domande probabilmente ingenue.
Vi ringrazio moltissimo per l'attenzione e per le eventuali risposte, Nico
  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 09:41
    Intanto benvenuta.
    Se la casa e successiva agli anni 90 ed ha l'agibilità per averla significa che è stato presentato in comune il certificato di conformità, non solo per l'impianto elettrico, ma anche per quello del gas.
    Poi se l'impianto è vecchio o mal messo questo devi farlo valutare da un elettricista di fiducia, ma di vera fiducia..... sai quando c'è da guadagnare....
    Ciao. Davide.

  • tennison
    Tennison Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 10:09
    Il mercato immobiliare è un po' fermo. tu digli io ti compro l'appartamento appena mi dai la certificazione, non si lascierà scappare un affare. altrimenti tratti sul prezzo e poi te la paghi da sola, mica cambia tanto.

  • nico9
    Nico9 Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 10:37
    Grazie mille. Il condominio è degli anni Settanta, quindi anteriore alla legge 46/90... e lo stesso problema si riproporrà, in effetti, anche per gli impianti del gas. Tra l'altro: il riscaldamento è centralizzato, anche lì mi hanno assicurato che è "tutto a posto", però i pavimenti sono quelli originali... com'è possibile che abbiano rifatto le tubature senza toccare i pavimenti?! In questo caso a chi devo chiedere delucidazioni?
    Posto che riesca a vederci un po' più chiaro pensavo in effetti di fare un'offerta MOLTO al ribasso, anche se non ho mai capito quali sono i margini medi di trattativa (so che è difficile da stabilire, in quanto ogni caso è a sé stante, ma magari esiste quanche standard)...
    Grazie ancora, Nico

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 10:43
    Fatti dare il nome e numero dell'amministratore, e chiedi anche agli altri condomini la situazione reale del condominio.

  • tennison
    Tennison Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 12:10
    Per il riscaldamento centralizzato probabilmente le tubazioni sono in ferro, le colonne vanno in verticale a parete e ci sono gli stacchi per i radiatori ad ogni piano, quindi niente pavimenti da toccare. però mi sembra improbabile che le abbiano sostituite, certi impianti durano tanto di più.

    per la trattativa vedi tu al momento, non ci sono standard, ma credo che il 2 o 3% di sconto sia già ragionevole. in genere il margine è minore o uguale alla commissione dell'agenzia, salvo particolari eccezioni.

    per l'impianto gas non sarà un problema. prima di darti in gas probabilmente ti chiederanno la certificazione di pressatura dell'impianto interno, ti verrà fatta da un qualunque installatore abilitato. poi se fai modifiche all'impianto interno ti rilasceranno la dichiarazione di conformità per i lavori eseguiti.

  • nico9
    Nico9 Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 21:06
    Grazie, risposte molto utili e competenti!
    Allora, se ho ben capito la 46/90 disciplina tre diversi tipi di certificazioni, che al momento della compravendita dovrei (almeno in teoria) avere in mano (diversamente tirare sul prezzo e farmele per conto mio):
    - Impianto elettrico. Quello di cui abbiamo parlato, ok.
    - Impianto idraulico: i tubi del riscaldamento centralizzato fanno parte di questo impianto? La persona cui chiedere informazioni sulla certificazione è l'amministratore condominiale?
    - Impianto a gas: nel mio caso "interno" significa quello che porta il gas al fornello (e che non è centralizzato), o no? In che senso "prima di darti il gas ti chiederanno la certificazione"? L'allacciamento esiste già quindi il gas già lo davano (al vecchio inquilino), sono da fare solo le volture... ma quello che non so è se il vecchio inquilino era a norma o meno... E infine: se l'impianto non dovesse essere a posto, che tipo di lavoro (e spese) implica la messa a norma?
    Perdonate la valanga di domande ma con queste certificazioni sto facendo una confusione terribile
    Grazie ancora,
    Nico

  • tennison
    Tennison Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Febbraio 2008, alle ore 21:48
    - Impianto idraulico: i tubi del riscaldamento centralizzato fanno parte di questo impianto?

    l'impianto condominiale non ha nulla a che fare in quanto condominiale, non di tua proprietà

    - Impianto a gas: nel mio caso "interno" significa quello che porta il gas al fornello (e che non è centralizzato), o no? In che senso "prima di darti il gas ti chiederanno la certificazione"? L'allacciamento esiste già quindi il gas già lo davano (al vecchio inquilino), sono da fare solo le volture... ma quello che non so è se il vecchio inquilino era a norma o meno... E infine: se l'impianto non dovesse essere a posto, che tipo di lavoro (e spese) implica la messa a norma?

    interno quindi dal misuratore fino ai fornelli. qui dipende dall'azienda del gas. in alcuni casi se l'impianto è stato inutilizzato da piu tempo richiedono la pressatura per essere sicuri che i tubi non perdono. se riesci a fare solo la voltura senza problemi tanto meglio, però sarebbe utile chiedere ad un installatore la pressatura del circuito interno, è per la tua sicurezza personale. se non si fanno modifiche all'impianto non cè bisogno di documenti. se devi spostare lgi attagghi della cucina o se devi rifare l'impianto perche perde, l'installatore ti rilascera dichiarazione per i lavori eseguiti.

  • sarah.h
    Sarah.h Ricerca discussioni per utente
    Martedì 8 Aprile 2008, alle ore 14:42
    Salve!
    scusate l'intromissione!

    Circa 2 anni fa ho fatto i lavori in casa e non sapevo dell'esistenza di questa certificazione, chi ha fatto l'impianto mi ha detto che è fatto a norma e mi fido. ma vorrei farla ugualmente

    la posso ancora fare?

    ci possono essere dei problemi con l'assicurazione del palazzo, in caso succedesse qualcosa?

    chi rilascia queste certificazioni?

    grazie dell'aiuto!

    ciao!

  • fornello
    Fornello Ricerca discussioni per utente
    Martedì 8 Aprile 2008, alle ore 16:32
    La nuova legge 37/2008 che, dal 27/3/2008, ha sostituito la 46/90 riguardo alle dichiarazioni di conformità, esamina la problematica relativa alle situazioni come la tua.
    Ti cito l'articolo che è chiarissimo:
    6. Nel caso in cui la dichiarazione di conformita' prevista dal
    presente articolo, salvo quanto previsto all'articolo 15, non sia
    stata prodotta o non sia piu' reperibile, tale atto e' sostituito -
    per gli impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore del presente
    decreto - da una dichiarazione di rispondenza, resa da un
    professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche
    competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per
    almeno cinque anni, nel settore impiantistico a cui si riferisce la
    dichiarazione, sotto personale responsabilita', in esito a
    sopralluogo ed accertamenti, ovvero, per gli impianti non ricadenti
    nel campo di applicazione dell'articolo 5, comma 2, da un soggetto
    che ricopre, da almeno 5 anni, il ruolo di responsabile tecnico di
    un'impresa abilitata di cui all'articolo 3, operante nel settore
    impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione.

  • sarah.h
    Sarah.h Ricerca discussioni per utente
    Martedì 8 Aprile 2008, alle ore 18:57
    Grazie della risposta!

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