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2011-09-23 15:29:21

Cappotto appena posato presenta delle crepe


Rid2375
login
13 Settembre 2011 ore 15:10 24
Salve a tutti,
volevo solo un consiglio relativamente alla comparsa si crepe su un cappotto appena posato.
Abbiamo una casa di due piani su cui e' stato applicato a marzo/aprile di quest'anno un cappotto su tutti e 4 i lati.
Su un lato solo a agosto sono inizate a presentarsi delle piccole crepe a ridosso della congiunzione dei pannelli di isolante (STIFERITE), vi allego anche il link dove sono presenti le foto di queste crepe con relativo sondaggio per vedere se la rete e' presente in quei punti.
Chi ha messo giu' il cappotto dice che e' colpa dell'imbianchino che ha dato le mani di vernice troppo pesto, l'imbianchino dice che non e' colpa sua.
Puo' essere stata utilizzita una rete sbagliata? (il lato da sua una strada dove passano anche dei camion) o non e' stato montato bene il cappotto?
Ma la domanda e' "e' normale che dopo poco tempo si presentino gia' queste piccole crepe?

Ecco il link delle foto
https://picasaweb.google.com/fabio1975/CasaAnzola?authuser=0&authkey=Gv1sRgCICmv6vW3uGFZg&feat=directlink
  • cohibaiba
    0
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    Martedì 13 Settembre 2011, alle ore 15:26
    Non è normale per niente.
    Intanto raccomandata a/r ad entrambi, poi perizia tecnica.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 13 Settembre 2011, alle ore 16:13
    Concordo sul consiglio di cui sopra.

  • ilmedicodellacasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 13 Settembre 2011, alle ore 16:32
    Ho visto le foto e posso dire che lo spessore di rasatura applicata mi pare eccessivo, inoltre il materiale almeno da quanto vedo è diverso da quello che mi sarei aspettato. Concordo pienamente con la messa in mora dei due soggetti citati, anche se direi che l'imbianchino forse non ha alcuna responsabilità. Hai fatto delle foto anche durante la posa?

  • docteur
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 13 Settembre 2011, alle ore 19:46
    Ma sopra all'isolante hanno mica fatto l'intonaco?

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 13 Settembre 2011, alle ore 21:17
    Non per drammatizzare, ma inizierei a preoccuparmi...che referenze ha l'impresa?

  • rid2375
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 13 Settembre 2011, alle ore 21:30
    Prima di tutto grazie per le risposte cosi' rapide.
    Altre informazioni in piu'.

    Prodotti usati :
    -isolante termico STIFERITE
    -collante WEBWR BRUTAIN
    -isolante MURISOL WW (cap arreghini)
    -quarzo MURIVAL (cap arreghini) + antimuffa


    Le immagini che ho messo sono le crepe (che si vedono ai lati) dei nostri sondaggi (dove si vede la rete) fatti in presenza del direttore dei lavori e della ditta che ha fatto il cappotto.
    Forse qualche foto c'e' con il cappotto appena posato adesso ci guardo e vi aggiorno.

    Il direttore dei lavori (che e' anche il geometra che ha fatto i progetti) ha voluto inviare per sua scelta una lettera di danno temuto a sia l'imbianchino che alla ditta che ha fatto i lavori (secondo me non serve a nulla visto a che cosa serve il danno temuto...)

    Grazie ancora

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Martedì 13 Settembre 2011, alle ore 21:44
    Questo è un problema di posa, non è detto che le crepe siano legate solamente al rasante superficiale. non credo che il problema sia relativo alla crepa, come non lo è dell' imbianchino

    Personalmente richiederei la garanzia su quanto fatto.

    Esiste anche la possibilità di eseguire un controllo termografico estivo ed invernale per constatare effettivamente se il cappotto è omogeneo e presenta tutti i punti di ancoraggio necessari.

  • rid2375
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 00:59
    Ho aggiunto altre 3 foto con il cappotto mentre veniva posato.
    https://picasaweb.google.com/fabio1975/CasaAnzola?authuser=0&authkey=Gv1sRgCICmv6vW3uGFZg&feat=directlink

    Ulteriore info hanno messo 5 tasselli per pannello.

    Grazie ancora

  • rid2375
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 09:22
    Interessante il discorso del controllo termografico, potrei richiederlo al termotecnico che mi sta seguendo la pratica del 55%, pero' ho letto che questo mi puo' dire se e' isolata bene la casa ma come puo' darmi le garanzie che la posa sia stata fatta bene e che nel lungo periodo le crepe aumentino e si presentino le bolle nelle parati
    (ho verificato un altro lavoro fatto da un'altra ditta che nel giro di un anno ha prensentato nelle pareti delle bolle e crepe, le crepe molto simili alla mie)

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 12:43
    Per mezzo della termografia si possono verificare il corretto uso dei tasselli di ancoraggio, e l'esistenza al momento dell' ispezione di eventuali bolle di distacco, o l'omogeneità del cappotto nell' isolamento termico invernale

    Ovviamente è impossibile prevedere quello che succederà in futuro, si possono fare ipotesi su quanto si trova allo stato odierno. chiaramente che una casistica nota di conseguenze in base ai danni rilevati.

    Ma sbaglio o manca il cordolo di supporto sotto il cappotto e i pannelli della foto non sono stati tassellati ??!!?!!!!!

  • rid2375
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 13:04
    Ti confermo che il cordolo di supporto manca, perche' la parte bassa e' stata trattata con un prodotto antimuffa/umidita e poi "pareggiata" al cappotto con mattoni e successivamente intonacata e imbiancata.
    I tasselli sono stati montati in fase successiva di cui pero' non ho le foto e praticamente 5 tasselli a pannello.

    Ciao

  • ilmedicodellacasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 14:49
    La realizzazione dell'isolamento termico a cappotto deve necessariamente essere fatta seguendo scrupolosamente le prescrizioni del produttore che certifica e garantisce l'intero pacchetto, composto da isolante, ancoranti, adesivo, rasante, rete, profili e finitura. Questo è indispensabile perché solo così i materiali possono sopportare le rilevanti azioni meccaniche alle quali sono sottoposti. Chi intende realizzare il mix descritto senza rispettare quello del produttore se ne deve assumere la responsabilità. Il poliuretano espanso inoltre è un materiale critico per questa applicazione, e può dar luogo a svariati problemi se la posa non viene effettuata in maniera esattamente corretta. Praticamente non vi perdona il minimo errore. Dalle foto che ho visto direi che gli elementi da considerare irregolari sono più di uno, e la responsabilità di quanto accaduto direi si possa addebitare all'impresa ed al Direttore dei Lavori, in relazione alle non conformità fra protocollo di utilizzo dei materiali ed applicazione degli stessi. Comincia a contattare un Perito per la stesura di una relazione. Da quello che si vede sulle foto è probabile si debba optare per la demolizione dell'opera.

  • rid2375
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 15:01
    Ho gia' contattato due ditte della zona per fare delle termografie sull'immobile ma dite che sia sufficente?
    Oggi stesso fissero' un appuntamento con avvocato/perito per analizzare la questione.

  • ilmedicodellacasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 15:48
    La termografia in generale può dare solo informazioni relative ad alcuni aspetti del problema. Oggi esiste la convinzione che sia in grado di risolvere tutti i problemi del mondo, ma il più delle volte non è così. Devo però riconoscere che talvolta può essere di valido aiuto essendo una delle indagini non distruttive più facilmente reperibili. Il tecnico che ti preparerà la perizia invece, deve avere una notevole esperienza nell'esecuzione dei sistemi a cappotto, per poter capire ogni aspetto del problema. Il compito del Perito di parte è quello di dare all'Avvocato le armi cariche, sarà poi quest'ultimo a decidere se e come usarle. Avendo una certa esperienza nel settore, sarei curioso di leggere la relazione che ti preparerà. Potresti farmela poi leggere?
    Saluti,
    Il medico della casa

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 16:29
    Un consiglio, il CTP o perito che sia, dovrebbe essere effettivamente molto esperto della materia, possibilmente avendo già seguito vertenze analoghe, anche in sede gudiziaria.

  • stefan
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 22:18
    Quello che dovrete considerare inoltre è che essendo inesistente la giustizia civile in Italia, oltre a pagare le spese di demolizione e rifacimento dei lavori, avrete sul groppone anche quelle dei periti e dei vostri avvocati che cascano sempre in piedi.

  • rid2375
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Settembre 2011, alle ore 22:35
    Quindi cosa mi consigli Stefan ? tenermi il tutto cosi' ?

  • steno2
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 15 Settembre 2011, alle ore 08:42
    Verifica bene la possibilità di dimostrare senza dubbio quello che dici, senza prove inconfutabili, sei a rischio.
    Nel caso, non pagare nulla fino a totale risanamento del danno, che poi comunque, sui lavori c'è per legge una garanzia.

  • stefan
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 15 Settembre 2011, alle ore 12:20
    Accertati PERSONALMENTE, non sentire il parere di terzi interessati, se la ditta sarà solvibile nel momento di risarcire il danno. Se è una srl o simili, si faranno di nebbia e allora tutte le spese, perizie, legali e processsuali saranno a carico vostro, anche se la parte soccombente sarà l'altra (quella di nebbia)....

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 15 Settembre 2011, alle ore 17:17
    Caro Stefan, non vorrei passare per quello che consiglia d'andare in giudizio, o ATP che sia, a tutti i costi...sono il primo a sconsigliarlo, se non vi è fondamento più che apprezzabile.

  • stefan
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 15 Settembre 2011, alle ore 19:51
    Se gli avvocati fossero tutti come te, mi sarei risparmiato quanto scritto....

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 16 Settembre 2011, alle ore 11:49
    Purtroppo, i cialtroni non mancano nella Nostra professione...

  • simone-fischer
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Settembre 2011, alle ore 15:11
    Fra le variabili da analizzare si consideri anche il nr dei tasselli al mt quadro
    non è detto che siano sufficienti solo 5
    e poi bisogna vedere se sono stati installati al centro o sui bordi del pannello
    queste informazioni si desumono dell'ETA (scheda tecnica/marcatura CE) del pacchetto isolante
    essendo questo un pacchetto assemblato bisogna fare delle considerazioni di esperienza o dei test (presso il produttore)
    i tasselli servono a tenere lo sforzo del vento (diverso da area ad area geografica e funzione della altezza dell'edificio e della topografia)
    in quasto caso mi sembra più un problema di tensioni termiche dovute alla facciata esposta al sole
    qui è probabile che la rete che assorbe e distribuisce le tensioni (così come la colla) non sia giusta per questo materiale isolante

  • ilmedicodellacasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Settembre 2011, alle ore 15:29
    Quello che dice simone-fischer è giustissimo! Nella maggior parte dei casi il tassello viene considerato un qualcosa da mettere in più, perché tanto c'è la colla dietro. Quindi solitamente avviene questo:
    -ne vengono applicati meno del previsto
    -durante la perforazione, soprattutto su muri in laterizio vecchi, il foro praticato a roto percussione ha un diametro maggiore rispetto alla punta ed il valore di resistenza del tassello è sensibilmente ridotto.
    -statisticamente un certo numero di fori, e di tasselli, vanno a finire nei giunti fra i mattoni, azzerando completamente la resistenza degli ancoranti
    -anzichè utilizzare ancoranti di misura adeguata, si usano quelli che si trovano, cioè più corti, con la conseguente riduzione drastica della caricabilità
    Il compito più gravoso per il sistema ancoranti-adesivo, è quello di resistere alle ciclicità termiche ed alle tensioni da dilatazione correlate. Non c'è dubbio che la corretta scelta ed applicazione degli ancoranti sia un elemento di grande criticità, e se trascurata diventa la causa di numerosi contenziosi.
    Saluti

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