Salve.
Una ditta , circa 13 anni fa, ha effettuato dei lavori per i quali tutti i condomini hanno versato le rispettive quote al vecchio amministratore che, pur intascando l'importo complessivo ha pagato solo parte dei lavori. Circa otto anni fa il vecchio amministratore ha ricevuto una raccomandata con la quale la ditta esigeva il pagamento del credito. C?è stata, quindi, una interruzione della prescrizione del credito, e ora la ditta ne esige il pagamento entro 10 giorni.
Praticamente non ha dato nemmeno il tempo di indire un'assemblea e ha attivato la pratica per il decreto ingiuntivo.
Per quanto riguarda il vecchio amministratore è opportuno precisare che, a suo tempo, controllando solo parzialmente il bilancio, apparve evidente che aveva rubato parecchi milioni di lire (veramente tanti). Il bilancio fu chiuso dopo qualche anno ,con il nuovo amministratore, stendendo un velo pietoso su tutto e senza aver fatto alcuna denuncia.
L?attuale amministratore ha pagato la fattura perché la stessa è ancora esigibile e anche per evitare ulteriori spese.
La mia posizione:
- ho comprato l'immobile solo qualche anno fa;
- mi feci rilasciare dall' amministratore una dichiarazione che attestava l'inesistenza di debiti verso il condominio da parte del venditore;
- ho inviato una raccomandata all'amministratore dicendo che non sono interessato a pagare in quanto l'art. 63 ,Disp.Att. del codice civile 2°comma (inderogabile) prevede che "chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato, solidalmente (1292) con questo, al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente".
Ho fatto bene a dare questa risposta oppure sono tenuto a pagare la quota per il saldo di questa fattura?
Grazie a chi vorrà fornirmi una risposta.
Saluti
Pievel