Ciao a tutti,
Sono nuova del forum.
Mi scuso se scrivo senza essermi presentata in qualche sezione apposita, la faccenda è abbastanza urgente..
Dunque, ho appena acquistato un appartamento salvo scoprire, poche ore dopo aver eseguito il rogito, che il locale tecnico dove si trova la caldaia non è idoneo per quel tipo di caldaia.
Il tutto è stato attestato nel 2004(!!).
Gli ex-proprietari ci avevano accennato che la caldaia non sarebbe andata avanti molto e che prob andava cambiata ma da qui a trovarsi un locale non idoneo ce ne passa.
Ho fatto fare un controllo al tecnico della caldaia, e l'unica soluzione che mi ha proposto è quella di portare la caldaia all'esterno, cosi da renderla a norma.
Io ritengo che le spese per portare la caldaia all'esterno debbano essere sostenute dagli ex-proprietari che sapevano da ben 6 anni ciò che andava fatto e che non ci è stato comunicato.
Più precisamente, nell'atto di acquisto è scritto che gli impianti sono a norma con la normativa vigente (AL MOMENTO DELLA COSTRUZIONE) quindi in questo caso abbiamo poco da obiettare purtroppo.
Però nell'atto vi è anche allegato un attestato di certificazione energetica (datato 2/9/2010) emessa da un Geometra che indica la classe energetica della casa (G!!!) e che non vi sono interventi migliorativi da fare sull'Impianto di riscaldamento .. bè questa cosa è totalmente falsa!
Possiamo attaccarci a questa cosa?
P.S: Inoltre gli ex-proprietari non hanno eseguito il controllo fumi dal 2004! Possiamo sfruttare la cosa a nostro vantaggio? Sono tenuti a pagare le spese arretrate se inoltriamo una segnalazione alla Provincia?
Grazie
Clo