Sto acquistando (firmato il preliminare) un'appartamento in una palazzina in costruzione. Si tratta di elidizia convenzionata e la consegna si sta avvicinando. Sono in possesso della fidejussione per gli acconti che sto versando.
Recentemente ho scoperto che esiste una non conformità del progetto e della relativa costruzione rispetto al regolamento d'igiene della asl nel territorio della quale si trova la palazzina.
C'è infatti la tromba delle scale che collega 5 piani compreso il piano terra completamente cieca e senza sistema di ventilazione alcuno.
Il regolamento d'igiene recita:
"3.6.7 Scale di uso collettivo a servizio di più alloggi: aeroilluminazione
Le scale che collegano più di due piani compreso il piano terra, devono essere aerate e illuminate direttamente dall?esterno a mezzo di finestre di adeguata superficie e comunque non inferiore a mq. 1 per ogni piano.
Potrà essere consentita la illuminazione dall?alto a mezzo di lucernario la cui apertura deve essere pari a mq. 0,40 per piano servito.
Gli eventuali infissi devono essere comodamente e agevolmente apribili allo scopo di consentire anche una corretta ventilazione. I vetri che costituiscono pareti nel vano scala, devono essere adeguatamente protetti o di materiale tale da non costituire pericolo per l?incolumità delle persone.
Nei vani scala è fatto assoluto divieto di realizzare l?apertura di finestre per l?aerazione dei locali contigui.
Sono escluse dalla regolamentazione di cui al presente articolo e successivi le scale di sicurezza per le quali si applicano le vigenti norme specifiche."
Ora, sul permesso a costruire rilasciato dal Comune viene citato un parere positivo rilasciato sul progetto da parte dell'Asl.
Sono anche riuscito a parlare col funzionario medico dell'Asl che si è occupato del parere a suo tempo, il quale si è giustificato dicendo che una scala cieca può non vedersi dai disegni presentati per l'ottenimento del parere, che i disegni loro non li conservano, ma li ritrasmettono al Comune, dal quale provenivano, e che dovrei chiedere conto al progettista e al costruttore.
A me sembra che la colpa sia tanto del progettista quanto della Asl. Forse ce n'è un po' anche da parte del costruttore e del Comune.
Mi piacerebbe quindi perlomeno fare in modo di costringere il costruttore a installare un sistema di ventilazione e di ottenere una riduzione del prezzo in virtù del danno subito.
Dite che è possibile? Come mi conviene procedere?
Potrebbe tuttavia esserci anche il rischio che gli alloggi non ottengano l'abitabilità. In quel caso cosa accadrebbe?
Grazie mille!