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2011-06-06 11:26:48

Sanatoria edilizia - 33008


Hermano81
login
30 Maggio 2011 ore 22:41 9
Ciao a tutti,

sto per acquistare un appartamento da mio suocero. Abbiamo riscontrato che l'appartamento è conforme alla mappa catastale, ma non alla mappa depositata presso il comune: alcuni tramezzi risultano traslati di una decina di cm e un balcone di un paio di metri. Poiché non devo fare alcun lavoro di ristrutturazione nell'appartamento che è già idoneo per essere abitato, è possibile chiedere al comune di sanare le cose pagando la sanatoria e aggiornando la sua mappa alla situazione esistente? Oppure devo per forza sistemare l'appartamento con dei lavori per adeguarlo alla mappa comunale? dimenticavo di dire che si tratta di un appartamento del 1972...
  • stafflavorincasa
    0
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    Martedì 31 Maggio 2011, alle ore 06:44
    Se l'immobile era "ante 1967" bastava una dichiarazione davanti al notaio.

    Nel tuo caso invece sarà necessario chiedere la sanatoria per questi piccoli abusi, pagando i relativi oneri.

    Un professionista del posto ti assisterà per la documentazione da presentare in comune.

  • hermano81
    0
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    Martedì 31 Maggio 2011, alle ore 06:56
    Vi ringrazio, ma la mia domanda era: per poter sanare, devo necessariamente riportare l'immobile alle condizioni definite nella mappa del comune, oppure posso chiedere al comune di adeguare le sue mappe all'esistente, pagando ovviamente gli oneri per la sanatoria? Mi sembra assurdo che, per poter vendere una casa, senza necessità di ristrutturazione, sia obbligato a spostare dei muri di 10 cm per rendere l'appartamento conforme ad una mappa che ha il comune dal 72. Sarebbe diverso se il mio appartamento non fosse agibile o abitabile, allora capisco che debba essere adeguato, ma non è così...è solo un problema di differenze di mappa.

  • hermano81
    0
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    Martedì 31 Maggio 2011, alle ore 06:58
    Dimenticavo di dire che la disposizione dei tavolati è così sin dalla costruzione della casa nel 72...è stato il costruttore a fare delle piccole differenze rispetto alla mappa comunale. Non sono abusi successivi alla costruzione.

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Maggio 2011, alle ore 20:30
    Ti ho già risposto sopra.

    Il professionista redige la nuova documentazione da portare in comune.

    Su questa base si chiede la sanatoria, si pagano gli oneri e le mappe comunali vengono quindi aggiornate.

    L'immobile sarà perciò regolarizzato anche in previsione di future vendite.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Maggio 2011, alle ore 21:26
    Il concetto di 'sanatoria', che è una creazione dottrinaria poi fatta propria dalla normativa edilizia, ben prima del DPR 380/2001, presuppone che lo stato dei luoghi sia reso aderente a quello di diritto, sotto la sorveglianza (formale) dell'ente locale competente, il Comune.

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Giugno 2011, alle ore 13:56
    Se si tratta solo di opere interne sani il tutto presentando una pratica edilizia in sanatoria e pagando la relativa multa. Rivolgiti ad un tecnico per fare il tutto.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Giugno 2011, alle ore 16:24
    Grazie Lalla (come sempre), un preventivo di massima immagino non si possa configurare?

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 6 Giugno 2011, alle ore 10:30
    No, un preventivo di massima allo stato attuale non si può fare, perché c'è il problema del terrazzo (quindi calcolo oneri da pagare, valutazione distanze, ecc. che potrebbero non risultare conformi), poi ogni comune ad oggi si comporta un po' a suo modo: potrebbe essere necessario un permesso di costruire in sanatoria, con costi e tempi relativi, oppure un CIA/CIL (attività in edilizia libera, ogni comune la chiama asuo modo) con costi e tempi contenuti, oppure una pratica intermedia.
    Inoltre non credo che si tratti proprio di 10cm di differenza, perché queste piccole differenze non vengono conteggiate, a meno che le variazioni così fatte non facciano rispettare i limiti di legge (rapporti aeroilluminanti, aree minime,...), per cui la sanatoria la vedo impossibile.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 6 Giugno 2011, alle ore 11:26
    L'esame delle circostanze, nel complesso, rende non semplice la compravendita dal suocero, il che deve indurre alle considerazioni del caso sul corrispettivo ipotizzato.

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