Salve a tutti espongo il mio caso :
abitiamo in un appartamento in villaggio condominiale costituito da blocchi di 8 appartamenti di cui 4 al piano primo e 4 al piano terra, noi siamo al p.t. e abbiamo un grande giardino privato sul retro.
Abbiamo incaricato un geometra per richiedere l'ampliamento dell'appartamento ed essendo posizionati verso l'esterno abbiamo le condizioni urbanistiche che che ci hanno consentito di ottenere dal comune , dopo un lungo iter, il permesso di costruire. Su indicazione del nostro tecnico abbiamo chiesto ed ottenuto la firma del vicino ad una convenzione perché la distanza dell'ampliamento dal confine è al di sotto dei 5 mt.
Per il soprainquilino vi era solo un accordo verbale per spostare a ns. spese la bocca di lupo del suo interrato che sbocca nella mia area sul retrocasa dove appunto avremmo voluto ampliare. Fin qui tutto ok.
Ottenuti i permessi dal comune quindi ho preparato una dichiarazione in cui mi impegnavo allo spostamento della bocca di lupo, ecc,.ma il soprainquilino ha preferito che il loro tecnico coordinasse la cosa.....ed ecco la sorpresa: il loro geometra dice che per la b.di.lupo ok nessun problema, ma il nostro ampliamento è illegittimo perché viola il c.c. legge 907 (mi pare), riguardante le distanze veticali e i diritti di veduta, ed avendo il soprainquilino un balcone con affaccio sul mio giardino aveva anche quindi tale diritto. Attualmente il soprainquilino pare non voglia cedere e mi sta costringendo a chiedere il ritiro della pratica.
Veniamo al dunque, chi paga ? Io ho speso 300? per la pratica energetica, 1200? di oneri (che dovrebbero essermi rimborsati dal comune perché non è passato ancora un anno) e circa 2000 ? per le operazioni preliminari di preparazione dell'area ( depiantumazione, depiastrellatura,ecc.) . Il mio geometra ritiene che il suo incarico è costituito da una prima fase di elaborazione del progetto per la richiesta al comune , e di una successiva di direzione dei lavori e oneri per la sicurezza . Avendo ottenuto i permessi secondo lui la prima parte parte del lavoro è assolta e vorrebbe essere pagato; io invece ritengo che lo studio di fattibilità che mi garantisse la concretizzazione dell'opera è stato fatto male ed è stato trascurato un articolo del c.c. forse non molto ricorrente , ma vincolante nel mio caso. Se avessi saputo dal principio di quel vincolo non avrei proseguito con tutto l'iter. E' stata a mio avviso una sua mancanza e il comune non l'ha ravvisata perché si autotutela nella concessione scrivendo " fatto salvo diritto di terzi " Qual è il vs.parere , è giusto non pagarlo?, potrei chiedere anche i danni ? grazie, scusate la lungaggine ma volevo esporre dettagliatamente la qestione