Ciao e grazie in anticipo per il consiglio.
Ho firmato una proposta di acquisto per un alloggio con allegata la seguente clausola:
"La sottoscrizione del contratto preliminare (compromesso) con il versamento della caparra confirmatoria nonché la stipula del successivo atto di acquisto (rogito) sarà subordinta alle condizioni che l?alloggio ed il condominio siano in regola con quanto deve essere osservato secondo le norme di diritto privatistico, pubblicistico ed urbanistico, non siano iscritte ipoteche sull?alloggio e non ci siano pendenze del proprietario in relazione al condominio.
Qualora anche una sola di queste condizioni non dovesse verificarsi, la proposta di acquisto si intenderà nulla e l?assegno, posto nelle mani dell?agenzia di intermediazione, sarà restituito immediatamente all?offerente.?
La proposta e' stata accettata ed il compromesso e' stato firmato, fissando la data ultima per la stipulazione dell'atto di acquisto.
Mentre veniva preparata tutta la documentazione il notaio ha fatto presente che e' necessario il certificato di agibilita'.
Il venditore si e' racato in comune ed ha scoperto che la richiesta di abitabilita' non e' mai stata fatta. ( Si tratta di un edificio costruito con concessione successiva al 1 gennaio 67).
Il notaio ha riferito al venditore che se io acconsento si puo' rigitare lo stesso, e ora il venditore e' convito che se non rogitiamo la colpa sara' mia e quindi non e' pronto a restituirmi il doppio della caparra confirmatoria.
Che ne pensate?