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2008-05-27 11:40:44

Posso bloccare l'assegno?!?


Alepav
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07 Marzo 2008 ore 10:23 29
Buongiorno,
sono ancora alle prese con la vecchia compravendita...
ho esercitato il diritto di recesso, in base ad una clausola presente nel preliminare, che mi permetteva di recedere in caso la casa non fosse pronta entro una certa data. ho chiesto la restituzione dell'assegno dato come anticipo di pagamento (restituzione prevista dalla clausola) alla ditta venditrice, la quale ha detto che me lo restituisce, ma prima dobbiamo "metterci d'accordo" sui lavori extra da pagare!
premesso che io sono intenzionato a pagare i lavori extra e le modifiche di cui ho firmato il preventivo, non mi sembra però giusto il loro comportamento... vogliono in pratica "tenermi al guinzaglio" con la scusa che hanno il mio assegno in mano.
allora pensavo di bloccare l'assegno in banca, tanto loro, avendo io esercitato il diritto di recesso, non possono incassarlo, giusto?
posso fare una cosa del genere, oppure quelli mi denunciano, perché gli ho dato un assegno che ho poi bloccato?!?
ribadisco il concetto che ho esercitato il diritto di recesso, con raccomandata AR.
poi, in caso sia possibile bloccare l'assegno e sarò sicuro di avere in mano i miei soldi, sarò lieto di pagare gli extra richiesti.
cosa dite?!?
ciao,
grazie,
ale
  • condominiale
    0
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    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 10:36
    Devi fare molta attenzione, potresti incorrere in sanzioni amministrative.

    L'assegno consegnato era "completamente" regolare? Avevi apposto la data del giorno in cui hai fatto il contratto?

    Prima di imbarcarti in una situazione del genere fai molta attenzione, potresti pagar caro questa irregolarità, non si possono consegnare assegni senza data o posdatati.

    Recati presso la tua banca e "informalmente" (in via amichevole) chiedi consiglio.

  • alepav
    0
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    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 10:42
    Tutto regolare, certo. sull'assegno c'è la data del contratto preliminare.
    comunque sul preliminare c'è anche scritto che la parte venditrice non incasserà l'assegno, ma lo deposita nelle mani dell'agente immobiliare, fino alla data dell'eventuale definitivo.
    ma il definitivo non ci sarà mai, perché ho esercitato il diritto di recesso...

  • condominiale
    0
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    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 10:48
    In questo caso sarà opportuno far scrivere una lettera da un avvocato!

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 11:25
    In effetti sono già stato da un avvocato, ma mi si prospetta una causa di 1-2 anni, con esborso iniziale di 2mila euri almeno...
    pensavo di procedere semplicemente bloccando l'assegno ed aspettando che mi chiamino per pagare gli extra...

  • condominiale
    0
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    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 13:55
    Non ti resta che chiedere consiglio al direttore della tua banca.

  • alepav
    0
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    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 14:36
    Bene, grazie, vediamo cosa dice...

    ciao,
    ale

  • nabor
    0
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    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 16:32
    A proposito di esborsi per competenze legali, ricordo che il Decreto Bersani ha reso ammissibile il 'patto di quota lite'...il che può ridurre di molto l'investimento iniziale per affrontare una causa.

  • pietris
    0
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    Venerdì 7 Marzo 2008, alle ore 17:33
    Scusa ma non mi è chiara una cosa......
    Dici che l'assegno è datato, che riporta cioè la data del compromesso, che è nelle mani dell'agenzia e che l'impresa non l'ha ancora incassato.
    Tutto giusto....?
    L'impresa ha firmato un compromesso sulla base di cosa...?
    Questo assegno rappresenta in definitiva.....una caparra, .....un acconto...... migliorie.....?
    Sul fatto di bloccare l'assegno...... sono moooolto scettico.
    In anni di professione è la prima volta che sento di un'impresa che in presenza di problemi contrattuali avendo in mano un assegno correttamente datato non lo incassa....... in presenza per di più di migliorie effettuate non contestate.
    Non sarà che ........

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 10 Marzo 2008, alle ore 09:19
    Allora, ne avevo già parlato in altri post, ma lo riassumo volentieri qui:
    l'assegno è stato depositato presso l'agenzia, al giorno del compromesso, con la seguente dicitura: "...a garanzia di adempimento e principio di pagamento..." in pratica serviva a "legarmi" a loro... ma c'è scritto che loro non lo incassano, ma lo depositano presso l'agenzia (che guarda caso venditore e agenzia sono padre e figlio, ma qs è un altro problema...) e me lo avrebbero restituito al definitivo. se lo incassassero sarebbero, credo, passibili loro di denuncia, in qnt dichiarano di non incassarlo... insomma, è una situaz abbastanza ingarbugliata...

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 10 Marzo 2008, alle ore 09:23
    .... quindi una caparra....?

    Ciao

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 10 Marzo 2008, alle ore 09:27
    No, non c'è scritto caparra, magari fosse stato così!
    invece c'è scritto "anticipo di pagamento".

  • mamozia03
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 23 Marzo 2008, alle ore 18:08
    Per quanto riguarda il problema dell'assegno ti posso dire che la banca ti può far firmare una lettera di manleva per evitare qualsiasi sua conseguenza in relazione all'incasso dell'assegno.
    Se l'assegno è datato e sono passati i giorni per la presentazione dell'assegno al protesto (8 giorni per gli assegni su piazza e 15 per quelli fuori piazza) non hai alcuna conseguenza con la banca.
    Se invece l'hai consegnato senza data e viene quindi versato nei termini rischi sia il protesto dell'assegno (non obbligatorio in caso di unica girata, ma ti consiglio di sentire la banca) che l'iscrizione al CAI, una specie di libro nero per cui viene segnalato a tutte le banche e che ti vieta di emettere assegni per 6 mesi.

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 25 Maggio 2008, alle ore 10:36
    Ciao a tutti,
    purtroppo sono ancora alle prese con la chiusura della
    compravendita iniziata 2 anni fa...

    grazie alle vs risposte e i vs consigli, ero riuscito a
    raggiungere un accordo amichevole con la ditta venditrice, ma
    ora si presenta una situazione paradossale, che nn ci permette
    di porre la parola fine alla faccenda.
    per evitarvi di leggere i vecchi post, vi riassumo MOLTO
    brevemente il tutto, con le date salienti:

    ottobre 2006: firmo un preliminare per una casa in costruzione
    e consegno un assegno a titolo di anticipo (NON caparra).
    consegna prevista: giugno 2007.

    dicembre 2006: chiedo venfano eseguite delle modifiche in fase
    di costruzione.

    dicembre 2007: esercito il diritto di recesso (raccomandata
    a/r) in base ad una clausola che mi permetteva di recedere
    qualora la casa nn fosse stata pronta entro dic 207, situazione
    verificatasi.

    chiedo la restituzione dell'assegno, la quale mi viene negata,
    finchè non avessi pagato gli extra richiesti.
    dopo una serie di incontri, siamo giunti a stabilire una cifra
    forfettaria degli extra, al pagamento della quale avrei avuto
    indietro il mio assegno, dato come anticipo di pagamento (e mai
    incasato).

    la scorsa settimana mi chiama l'agenzia e ci troviamo assieme
    anche al venditore (impresa) x dirmi che ci sono dei problemi:
    l'impresa nn può fatturarmi gli extra, perché nel 2006 nn
    avevamo registrato il preliminare ed ora, essendo obbligatoria
    la registrazione, risulterebbe una fattura nn collegata ad
    alcun preliminare e qs nn va bene...così mi dicono...
    mi prospettano una soluzione: buttiamo via tutte le carte e
    firmo una scrittura privata, datata 2006, in cui mi impegno a
    comprare la casa se e solo se mi fanno le modifiche richieste.
    poi firmo un'altra carta in cui ricnuncio per motivi miei alla
    casa e mi impegno a pagare le modifiche. in qs modo sarebbe
    giustificata la fattura della provvigione, pagata nel 2006 ed
    anche la fattura degli extra, che mi invierebbero adesso, senza
    il bisogno di un preliminare firmato.
    beh... mi sembra una cosa tanto macchinosa, quanto assurda...
    mi rifiuto di fare carte false per pagare...
    chiedo se sia possibile registrare ora il preliminare e fare
    tutto in regola, ma mi viene risposto che ora la registrazione
    costerebbe una follia, xk ci sono 1 anno e mezzo di interessi e
    la mora per il ritardo... e che tutta la spesa spetterebbe a
    me...
    il bello è che io nel 2006, sotto vs consiglio, ho chiesto
    ripetutamente di registrare il preliminare, ma mi è stato
    negato, dicendo che loro nn registrano mai xk nn serve...

    ora le mie domande sono:

    - spetterebbe davvero a me la spesa di registrazione?!?
    - è possibile che la ditta nn possa fatturarmi gli extra senza
    troppi problemi, con un preliminare non registrato?
    - a qs punto, nn posso fregarmene e nn pagare niente, tanto in
    teoria nn dovrebbero incassare l'assegno, visto che il
    preliminare nn è più valido?!?

    fatemi un po' di chiarezza, vi prego!

    ciao,
    grazie!

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 25 Maggio 2008, alle ore 12:14
    La registrazione del compromesso spetta "in solido" ai contraenti, ne sono quindi responsabili entrambe le parti.

    Il versamento di un "anticipo" sconta il pagamento di imposta ben superiore a quello della caparra (sarà poi dedotto in sede di rogito).

    Invece di "buttare" un sacco di soldi per "salvare" costruttore e agenzia, ti conviene metteri nelle mani di un avvocato, ci penserà lui a risolvere a tuo favore il problema, vedrai che di fronte ad una possibile causa, con pagamento di sanzioni per evasione da parte loro, ti offriranno un accordo per te più favorevole.

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 25 Maggio 2008, alle ore 13:27
    Intanto grazie!
    ma puoi spiegarmi meglio in cosa consisterebbe la loro evasione?
    il fatto di non aver registrato nel 2006 il preliminare li mette in condizione di aver violato qualche legge?

    vorrei capire meglio prima di ritornare dall'avvocato... il fatto mi spaventa alquanto, come già detto in altri post. infati l'avvocati mi ha prospettato una causa lunga e (inizialmente) costosa, amche se dice che poi alla fine i soldi mi tornano indietro.

    però se possibile vorrei evitare la causa e concludere prima, per qs motivo ho tentato di conciliare con il venditore e devo dire che eravamo giunti ad un buon accordo, ma ora si son complicate le cose...

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 25 Maggio 2008, alle ore 16:03
    La minaccia ad adire alle vie giudiuziarie dovrebbe farli riflettere, la registrazione di un preliminare scritto è obbligatoria, sulla caparra o sull'anticipo bisogna pagare l'imposta, come ti ho detto sopra.

    Infatti l'art.10 della Tariffa allegata al T.U. 131/1986 prevede l'obbligo della registrazione dei preliminari (anche se conclusi per scrittura privata).
    Per la registrazione del preliminare è prevista l'imposta di registro fissa di Euro 168,00.
    Se il preliminare prevede la corresponsione di somme a titolo di caparra confirmatoria, è prevista la tassazione nella misura di 0,50%.
    Se prevede il pagamento di acconti (non soggetti ad I.V.A.), è prevista la tassazione nella misura del 3%.
    In entrambi i casi l'imposta pagata è imputata all'imposta principale dovuta per la registrazione del contratto definitivo. (verrà quindi scomputata in sede di rogito)

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 25 Maggio 2008, alle ore 18:48
    Se l'imposa di registro per diritti fissi e i bolli possono essere avolte divisi tra le parti ricordo che invece l'iva, registro, ipotearia e catstale sono a carico della sola parte acquirente.

    L'evasione quindi (consistente nel ritardo dell'adempimento e quindi risolvibile in modo oneroso) sarebbe più del promittente acquirente che del costruttore.

    La fattura la possono fare per qualcosa d'altro, tipo un intervento presso la tua attuale abitazione (la butto la..).

    Eviterei di sottoscrivere qualsiasi altro documento che non sia una liberatoria di quanto precedentemente sottoscritto.

    Aspettiamo nabor.

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 26 Maggio 2008, alle ore 10:17
    ....x dirmi che ci sono dei problemi:
    l'impresa nn può fatturarmi gli extra, perché nel 2006 nn
    avevamo registrato il preliminare ed ora, essendo obbligatoria
    la registrazione, risulterebbe una fattura nn collegata ad
    alcun preliminare e qs nn va bene...così mi dicono...
    Questo topic fin dall'inizio mi suonava "strano".... ora le cose si complicano...
    Una domanda semplice .....dove li hai trovati impresa e agenzia immobiliare su Porta Portese....con tutto il rispetto per la rivista........
    Ricapitolando.....hai un compromesso non registrato.....e non come vogliono farti credere un compromesso NON ESISTENTE!
    Possono emettere regolare fattura.....anzi ti dirò di più.....se hanno ultimato i lavori DOVEVANO emetterla!
    Il preliminare esiste..... ma non è registrato......! Quindi fattura che DEVE essere emessa al termine dei lavori....!!!
    La violazione di una norma tributaria (la non registrazione del preliminare) non rende nullo il preliminare firmato......altrimenti potevi dire addio agli acconti versati....
    Dimenticavo una cosa importante..... ma l'acconto che tu hai versato é stato fatturato o no...? Se non è stato fatturato hanno commesso un illecito tributario...... e quindi per l'acconto il compromesso valeva....mentre per la restituzione dell'assegno no.......? Fai un pò due +due.....
    La conclusione è questa..... basta chiacchiere inutili......rivolgiti ad un avvocato e falli mettere in mora...., se fanno storie rivolgiti all'agenzia delle entrate.....per l'emissione della fattura in "autofattura" versando l'iva dovuta.....e pagando quanto pattuito per i lavori extra....

    Ciao

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 26 Maggio 2008, alle ore 13:13
    Caro Ale, mi sembra proprio che i suggerimenti di Condominiale e Petris siano da condividere...senza andare subito in causa, invia le diffide del caso.

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 26 Maggio 2008, alle ore 15:04
    Grazie a tutti!
    purtroppo già a dicembre 2007 ho mandato, su consiglio dell'avvocato, una lettera AR con cui esercitavo il diritto di recesso e chiedevo la restituzione dell'assegno, pena il ricorso alle vie legali... ma nn ha sortito alcun effetto, se ne sono altamente fregati... ho dovuto chiamarli io dopo un mesetto e mi hanno detto: "sìsì l'abbiamo ricevuta... va bè, vediamoci e mettiamoci d'accordo... sarà da pagare gli extra...".
    ovviamente mai più sentiti, sempre io li devo chiamare. se nn fosse che mi tengono "legato" con sta storia dell'assegno che vorrei avere indietro, me ne fregherei, ma mi fa inc@##@re che nn mi rispondono nemmeno.
    ho tentato le vie pacifiche, siamo anche arrivati ad un accordo, come vi dicevo abbastanza buono, un pagamento forfettario degli extra, ma ora è nato qs altro problema...
    nn so... cosa dovrei scrivere in qs seconda diffida?!? che risolvano loro il problema della registrazione?!?
    io pensavo anche una cosa: nn posso dimenticarmi di loro e anche dell'assegno, tanto non lo dovrebbero incassare?!?

    ciao,
    ale

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 08:03
    ...L'evasione quindi (consistente nel ritardo dell'adempimento e quindi risolvibile in modo oneroso) sarebbe più del promittente acquirente che del costruttore...

    scusa oris, potresti darmi qualche riferimento a riguardo? ho scritto all'aduc, la quale mi ha detto che le spese di registrazione tardiva sono a carico di entrambe le parti...
    potresti dirmi esattamente in cosa consiste l'evasione della ditta, che vorrei avere degli argomenti forti, la prx volta che ci vado a parlare...

    grazie,
    ciao,
    ale

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 08:43
    Alepav.....continuarci a parlare....?
    http://i.imdb.com/Photos/CMSIcons/emoticons/evilgrin/evil9.gif

    Vai in banca e chiudi il conto corrente su cui hai emesso l'assegno in modo tale l'assegno non è più protestabile, naturalmente se il titolo era regolarmente datato!!
    Poi fai correre loro ad iniziare una causa .......http://www.world-of-smilies.com/html/images/smilies/gewalt/s0250.gif

    alepav, comunque alle mie precedenti domande non hai risposto...glissando su argomenti importanti.......

    Ciao

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 10:14
    ...Dimenticavo una cosa importante..... ma l'acconto che tu hai versato é stato fatturato o no...? Se non è stato fatturato hanno commesso un illecito tributario...

    ciao pietris,
    scusa, nn ho eclissato, solo che ne avevo già parlato!
    allora, la situaz dell'assegno è questa (è strana, lo so, ma nn credi sia illegale...):
    al preliminare abbiamo dato l'assegno alla ditta venditrice, che l'ha depositato in agenzia, dichiarando di non incassarlo, ma semplicemente "...a garanzia di adempimento e principio di pagamento..." in pratica serviva a "legarmi" a loro... ma c'è scritto che loro non lo incassano, ma lo depositano presso l'agenzia.
    è tutto scritto sul preliminare, numero dell'assegno bancario, banca di emissione... solo che mi son accorto dopo che l'assegno nn è datato... mi devono aver detto qualcosa tipo: "la data nn serve, tanto nn lo incassiamo.."
    l'assegno è a nome di mio padre, nn posso chiudergli il conto...

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 10:25
    PS: nn ho una fattura dell'assegno, xk nn lo hanno incassato.
    ho una fotocopia firmata x ricevuta dalla ditta venditrice.

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 11:09
    Alepav...la cosa continua a complicarsi......

    La frase del tipo:
    "..la data non serve..." è un esempio di come chi lo ha ricevuto conosca i termini di negoziazione e quelli per il protesto e mi dispiace dirlo....di come abbiano approfittato di te che tali norme non le conosci....
    Ragione in più per procedere legalmente!
    Il conto di tuo padre perché non può essere chiuso? Si chiude un conto (quello dove è stato emesso l'assegno) se ne apre un altro...... si passano sul nuovo tutte le disposizioni che erano impostate sul vecchio conto e stop.....Naturalmente NON preavvertire l'impresa dell'operazione.....
    Così di fatto impedisci il protesto dell'assegno..... e quindi obblighi loro ad un primo passo .....cercare una soluzione!

    Ciao

    p.s.: non mi addentro nella problematica della fatturazione

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 11:21
    Ok, pietris, allora la prima cosa da fare è andare a spiegare la faccenda dell'assegno alla banca.

    intanto mi potresti dire in parole povere in cosa consiste il protesto?

    grazie,
    ciao,
    ale

  • alepav
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 11:25
    Però scusa, mi è venuta in mente una cosa: se loro volessero fregarmi con la storia dell'assegno, cosa potrebbero fare? mettere una data ad esempio di qs settimana ed incassarlo? però io ho una fotocopia dell'assegno, con in calce la data del preliminare e la firma x ricevuta dell'agenzia. allora nn risulterebbe che hanno cambiato o aggiunto la data?!?

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 11:26
    NO!!!
    Devi andare in banca e chiedere la chiusura del conto! Senza spiegare nulla!

    Contemporaneamente chiedi l'apertura di un nuovo conto!
    Senti non volermene ...ma adesso spiegarti i termini per il protesto non vedo cosa possa risolvere....
    DEVI rivolgerti ad un buon avvocato COMUNQUE!

    Ciao

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 27 Maggio 2008, alle ore 11:40
    Ci stiamo avvitando in discorsi troppo tecnici per te...comunque prova a studiare questo:
    "....L'assegno bancario è pagabile a vista e deve essere presentato alla banca trattaria per il pagamento entro termini assai brevi e cioè 8 giorni (se è pagabile nello stesso comune), 15 giorni (se pagabile in un comune diverso ), 20 giorni (se è pagabile in un Paese diverso ma nello stesso continente di emissione), 60 giorni (se Paese di altro continente).
    La scadenza del termine non impedisce la presentazione dell'assegno al pagamento.
    L'art. 35 L.A. (Legge 1736/33) però attribuisce al traente (colui che ha emesso l'assegno) di disporre la revoca dell'ordine di pagamento dopo la scadenza del termine di presentazione; prima della scadenza invece la banca è libera di pagare o meno, restando esonerata da qualsiasi responsabilità nei confronti sia del traente che del portatore del titolo.
    Tale facoltà di disporre la revoca dell'ordine di pagamento (con la quale la banca è liberata/impedita dall'effettuare il pagamento e neppure si potrà procedere al protesto dell'assegno in quanto oltrepassati i termini di presentazione all'incasso) discende dalla esigenza di permettere al traente - superato un certo lasso di tempo - di poter liberamente disporre della provvista sul conto.
    Si ricorda difatti che l'emissione di un assegno senza provvista è illecito amministrativo (ed in passato anche di rilevanza penale) ed i detti termini servono a delimitare (in favore del traente) il periodo in cui la provvista medesima deve rimanere necessariamente integra.
    La revoca dall'ordine di pagamento dovrà essere ovviamente manifestata alla banca in modo che non sia contestabile e pertanto in forma scritta.
    Allorché il trattario rifiuti il pagamento - per l'avvenuta revoca dall'ordine di pagamento od altro - il portatore può sempre e comunque esercitare l'azione di regresso nei confronti del traente, dei giranti e degli altri obbligati per ottenere il pagamento; questo nel termine prescrizionale di sei mesi dal termine di presentazione (la cui decorrenza è comunque interrotta da ogni attività diretta ad ottenere il pagamento) ed a prescindere dalla circostanza dell'avvenuto protesto o meno.
    Trascorso tale termine è sempre possibile l'azione causale, che è l'azione derivante dal rapporto fondamentale che ha dato causa all'emissione dell'assegno, soggetta ai termini di prescrizione propri del rapporto obbligatorio sottostante....."

    Come vedi cose da avvocato......

    Ciao

    P.s.: la parcella te la invio a casa....? scherzo naturalmente

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