Avrei bisogno del vostro aiuto per risolvere un problema.
Mia zia abita in una vecchia casa in affitto all'ultimo piano.
Dopo parecchio tempo che il tetto perdeva (e di conseguenza il soffitto di quasi tutte le stanze presentava muffa e macchie la proprietaria si è decisa a ristrutturarlo.
Di conseguenza la zia ha preteso che anche i soffitti venissero sistemati essendoci un nauseabondo (e credo anche poco sano odore di muffa ovunque).
La proprietaria ha dato l'ok dicendo di procurarsi imbianchino.
La zia ha chiesto il preventivo dei lavori a un imbianchino e l'ha consegnato alla prorpietaria la quale ha dato il suo benestare per eseguire i lavori.
A lavoro eseguito l'imbianchino ha fatto fattura con iva al 20%.
Stendiamo un velo pietoso sul fatto che la proprietaria proprio non volesse pagare l'iva, il problema che ne è nato è che lei ha detto che la fattura va rifatta e l'iva deve essere al 10% (perché trattasi di intervento nell'ambito della ristrutturazione del tetto).
La ditta che ha eseguito i lavori dice che l'intestatario della fattura (la proprietaria) deve fare una autodichiarazione dove dichiara che ha diritto all'iva al 10% e consegnare anche una copia della comunicazione fatta al comune.
La proprietaria la autodichiarazione la firma ma non consegna nessuna della comunicazione fatta al comune (l'avrà fatta?) perché il suo commercialista dice che non serve visto che con l'autodichiarazione si assume la responsabilità.
In tutto questo casino mia zia deve pagare la differenza dell'iva se la proprietaria non la paga visto che è lei che ha commissionato il lavoro.
Può (o deve?) una ditta esigere entrambi i documenti osi deve accontentare dell'autodichiarazione perché in tal modo non è + sua responsabilità?
Chi ha ragione?
Grazie infinite a chi vorrà aiutarmi a fare chiarezza(ha 80 anni e non fa altro che piangere anche perché non capisce chi dei 2 sta tentando di fregarla)