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masthead/888/125
2007-12-11 15:25:21

Edilizia convenzionata - 17306


Aleg
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10 Dicembre 2007 ore 11:52 9
Buongiorno siamo due coniugi.
Ci rivolgiamo a voi per una questione spinosa che stiamo affrontando, pensiamo che voi potreste aiutarci in qualche modo.
Dieci anni fa abbiamo comprato la nostra prima casa dove ancora attualmente viviamo, un diritto di superficie in edilizia convenzionata non svincolato , nel comune di San Giuliano Milanese (MI), da un precedente proprietario.
Ingenuamente non ci siamo resi conto di quali fossero le implicazioni dell?acquisto di una tale casa; solo dopo l?atto notarile abbiamo preso coscienza di aver acquistato, spendendo 173 milioni di cui 130 milioni fatti di mutuo, una casa di valore reale 90 milioni.
Non ci siamo mai fatti troppe domande sul fatto che esistesse questa differenza tra prezzo reale del rogito e prezzo di acquisto, perché avevamo avuto modo di vedere che era la normalità delle cose, infatti altri nostri amici avevano acquistato con questa differenza.
Veniamo ai giorni d?oggi: vorremmo vendere questa casa.
La situazione attuale, a seguito della legge Bersani, imporrebbe che io vendessi questa casa al valore reale rivalutato istat, cioè circa 60.000 euro.
Questa situazione mi lascia un po? perplessa, io ho acquistato questa casa spendendo molto di più, pagando degli interessi passivi elevati, quando abbiamo acceso il mutuo il nostro tasso di interesse era il 9%.
Dovrei forse svendere questa casa?? E che cosa compro di altro se attualmente le case hanno prezzi folli?????e poi perché???
Tra l?altro le agenzie immobiliari non è che dicano che si deve vendere a questo prezzo basso, ma dicono che questo è quanto può essere dichiarato nel rogito ed il resto dovrebbe essere dato in nero?????(W l?Italia).
Su un importo di vendita di 160/170 mila euro (valutazione commerciale del mio appartamento) il possibile acquirente dovrebbe darmi 100 mila euro in nero?? Ma vi sembra una cosa normale?? Che garanzie potrei avere in una tale situazione?? Che cosa posso fare??
Ho contattato il comune di San Giuliano che asserisce che non è loro intenzione procedere allo svincolo di queste aree a breve, mentre hanno dato il via libera per altre zone dello stesso comune (sì perché San Giuliano è stato costruito tutto in edilizia convenzionata).................
Ma perché ogni volta che lo stato tenta di colpire i truffatori ci devono fare le penne i soliti poveri disgraziati che come noi hanno acquistato l?edilizia convenzionata solo perché non potevano permettersi altro???
grazie della cortese risposta
Buona giornata!!
  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 10 Dicembre 2007, alle ore 13:12
    Sarebbe onere della parte acquirente acquisire le maggiori informazioni possibili sul bene oggetto della compravendita...purtroppo la Vs. fattispecie si verifica spesso. Fatte salve le verifiche del caso, avreste titolo per agire contro chi vi ha venduto la casa...

  • aleg
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 10 Dicembre 2007, alle ore 13:23
    Grazie Nabor della risposta

    siamo consci di aver toppato la parte di verifica dell'acquisto...
    in realtà 10 anni fa non era proprio tutto chiaro, non era noto a tutti quale fosse l'implicazione di un acquisto in edilizia convenzionata.....che ripeto veniva venuto normalmente.....

    ma lei crede che possa essere intentata causa al venditore sebbene siano trascorsi 10 anni??

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 10 Dicembre 2007, alle ore 21:41
    Se leggi le altre discussioni sul forum riguardanti questo argomento noterai che ho gia insereito molti riferimenti completi per tentare di risolvere il problema.

    Innanzitutto bisogna controllare la "convenzione" stipulata tra costruttore (o cooperativa) ed il comune, questa convenzione è stata poi acquisita dai successivi legittimi proprietari è regolarissima e "inderogabile".
    Leggila attentamente.

    Il vincolo di rivendita a prezzo "concordato" (convenzionato) non è comunque illimitato.
    Esso può avere una durata al massimo di 20 anni (Cassazione).

    Accertatene controllando attentamente; se non sei in possesso della "convenzione" fattene fare una copia presso l'ufficio tecnico del tuo comune.

    Non sto a ripetermi sui riferimenti in quanto li ho gia abbondantemente inseriti sul forum.

  • aleg
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 09:23
    Grazie condominiale per la risposta!

    Ho richiesto al comune la convenzione, e mi hanno risposto che loro la copia non ce l'hanno più (!)
    ho interpellato il notaio che mi ha venduto la casa e anche qui ha sviato la domanda facendomi capire che loro le convenzioni le conoscono e non hanno bisogno della carta (!!)
    mi sono rivolta all'archivio notarile di milano la cui convenzione è depositata in quanto il notaio che l'aveva stipulata è cessato, se avessi voluto una copia mi sarebbe costata circa 450 euro....

    Sul rogito è indicata la validità della convenzione ed è una convenzione a 90 anni, lei dice che il vincolo del prezzo decade comunque dopo 20 anni??? se così fosse allora è già decaduto in quanto la convenzione è stata stipulata nel 1984.

    Ora cerco su questo forum altre indicazioni!!! grazie ancora

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 11:38
    La decadenza del vincolo convenzionale non è automatica, puntualizzo, va accertata caso per caso.
    Avete provato a rivolgervi alla cooperativa edilizia originaria contraente con il Comune, per avere copia della convenzione? se è vero che il Comune non dispone più di documentazione inerente, mi sembra difficile che in futuro possa irrogare sanzioni per il mancato rispetto dei vincoli derivanti...certo, c'è il rischio che 'magicamente' spunti fuori la convenzione. Io consiglierei di presentare una domanda formale all'ufficio competente, verosimilmente l'assessorato all'urbanistica...non ritengo se ne occupi più lo S.U. edilizia, trattandosi d'interventi già autorizzati e realizzati da anni.

  • aleg
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 13:52
    Grazie nabor!

    avevo in mente di fare una richiesta formale al comune ma sinceramente non sapevo come farla, a tale proposito cosa devo fare fisicamente? una raccomandata?? o che altro?? qualcuno mi ha detto che dovrei fare una richiesta "protocollata".......................potresti darmi delle dritte su come fare la richiesta????
    che confusione... la burocrazia quando ci si mette, davvero ti spiazza......

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 14:06
    .... Sul rogito è indicata la validità della convenzione ed è una convenzione a 90 anni, lei dice che il vincolo del prezzo decade comunque dopo 20 anni??? se così fosse allora è già decaduto in quanto la convenzione è stata stipulata nel 1984.......
    Ho proprio sottomano una convenzione (quasi standard, legge 167), il vincolo del prezzo di rivendita in questo caso decade dopo 10 anni, ma fino al 20° anno, a parità di prezzo il comune prevale nell'acquisto (sempre che ne sia interessato).

    Ogni convenzione però è a se stante e può contenere vincoli limitativi diversi.

    Spesso mi reco presso l'ufficio tecnico del mio comune e ottengo le fotocopie delle convenzioni gratuitamente, devo lasciare loro il tempo di cercarle, faccio richiesta tramite un modulo che mi consegna direttamente l'ufficio relazioni col pubblico. (al massimo pago 10 cent a fotocopia)

  • aleg
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 15:12
    Grazie ancora Condominiale!

    putroppo io non posso andare in comune fisicamente a meno di non prendere un giorno di ferie......visto gli orari che fanno (beati loro!)
    ho visto che sul sito del comune c'è la casella urp, potrei tentare di mandargli una mail!

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 15:25
    La richiesta, per avere qualche effetto, dev'essere formale e protocollata.
    Per 'formale' intendo formulata per iscritto e circostanziata, non servono formule particolari, purchè sia chiaro l'oggetto della domanda: il Comune è obbligato a rispondere. Puoi anche delegare qualcuno, se non hai tempo per andarci, è sufficiente allegare una fotocopia del tuo documento d'identità...Se hai il titolo d'acquisto del tuo dante causa (la persona da cui hai comprato) potresti risalire alla coop. edilizia, come suggerito.

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