• preventivi
  • ristrutturazione
  • progetto
  • cadcasa
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • prezzi
  • computo
sp
2012-01-03 16:46:52

Diffida dia


Alepalla1979
login
01 Gennaio 2012 ore 22:17 5
Buonasera,
ho presentato una Dia per ristrutturare un piccolo appartamento di mia proprietà,il comune mi ha bocciato tale Dia in quanto non riteneva rispettate le altezze minime del locale camera dove avevo ricavato un piccolo soppalco da adibire a ripostiglio.
Preso atto che le altezze minime non sono del tutto rispettate,però nel regolamento edilizio cè una postilla che dice:""Sono sempre fatte salve le precedenti autorizzazioni e sono consentite modifiche di unità immobiliari precedentemente autorizzate, anche se non aventi i requisiti minimi previsti dal presente regolamento, purché siano migliorative delle condizioni igieniche preesistenti e ciò a giudizio del Responsabile Igiene Pubblica dell' A.S.L.""
Avendo io parere positivo dell' A.S.L. ,come potrei muovermi??
Grazie.
  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 2 Gennaio 2012, alle ore 10:24
    Leggendo letteralmente questa norma si evince che:
    (?.. sono sempre fatte salve le precedenti autorizzazioni, e sono consentite modifiche di unità immobiliari precedentemente autorizzate, anche se non aventi i requisiti minimi previsti dal presente regolamento ?.), in pratica se un alloggio, allo stato attuale, ha le altezze inferiori rispetto a quelle richieste, e che le stesse sono state oggetto di una precedente autorizzazione edilizia, sono fatte salve queste condizioni.

    Ossia, posso intervenire come ristrutturazione interna lasciando inalterate le altezze e la conformazione interna del volume edilizio.
    In questo caso, nella elaborazione dello stato di fatto inserito nella DIA, è stato riportata la pratica edilizia in cui si evince la doppia altezza, o se invece questo intervento è stato eseguito senza nessun consenso del Comune.
    Nell?ultimo caso, in mancanza di prove documentali, penso che sia corretta l?interpretazione dell?Ufficio Tecnico.

    (?. purché siano migliorative delle condizioni igieniche preesistenti e ciò a giudizio del Responsabile Igiene Pubblica dell' A.S.L.), nella sostanza, ritornando al concetto iniziale, per miglioramento si intende ad esempio una nuova apertura, e quindi una efficiente areazione del locale, o un nuovo isolamento termico, acustico, ecc.

    Infine, per ciò che riguarda il nulla osta rilasciato dall'Ufficiale Sanitario, è evidente che la sua competenza sia indirizzata solo all'applicazione delle norme igieniche, ma non entra in merito all'aspetto urbanistico.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 2 Gennaio 2012, alle ore 17:41
    Buonasera, la fattispecie meriterebbe maggior approfondimento, ma le riflessioni del Ns. Consulente mi trovano concorde.

  • alepalla1979
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 2 Gennaio 2012, alle ore 21:58
    Quindi,il mio architetto ha erroneamente interpretato tal postilla.
    Comunque passerò in comune e anche dal mio avvocato per sentire cosa dicono entrambi.
    Ma se il mio avvocato mi consigliasse di aprire una causa con il comune,
    sarebbe una strada percorribile o è tempo perso?

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Gennaio 2012, alle ore 08:11
    Il mio intervento non era indirizzato a colpevolizzare il professionista.
    Sono problemi molto comuni, che non hanno a che fare con la preparazione o serietà del tecnico, ma piuttosto di ostacoli che si pongono quotidianamente nell'attività professionale e nel rapporto con le amministrazioni.

    Nello specifico questo intralcio potrà essere in una prima fase superato da una richiesta di chiarimenti presso l'Ufficio Tecnico del suo Comune, o davanti al Dirigente del settore Urbanistico, al fine di verificare la corretta interpretazione della norma e la conseguente applicazione alla pratica in questione.
    In questa fase è consigliabile che sia presente anche il suo tecnico.

    Dall'esito di questo incontro, si potrà chiedere il parere di un legale il quale, giuridicamente, potrà dare indicazioni circa l'opportunità di agire o meno nei confronti del comune.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Gennaio 2012, alle ore 16:46
    Rispetto all'eventuale azione legale, vaglierei bene il rapporto costi/benefici, che, nella fattispecie, non appare molto vantaggioso.

Discussioni Correlate nel Forum di Lavorincasa
Img la rosaletizia
Ciao a tutti, devo ristrutturare una casa e al piano terra c'è umidità di risalita. La ditta mi ha proposto il vespaio come soluzione definitiva dell'umidità...
la rosaletizia 01 Dicembre 2025 ore 15:01 6
Img france25
Ciao a tutte e tutti.Devo compare uno scaldabagno elettrico ad accumulo di 30L (o max 50) da installare all'esterno.La casa è in classe A4.Ho visto che ci sono modelli che...
france25 01 Dicembre 2025 ore 14:54 2
Img luke 80
Salve,sono in affitto con contratto 3+2, sono già scattati i due anni che si rinnovano automaticamente dopo la prima scadenza dei primi 3 anni, e il 31 ottobre 2026...
luke 80 30 Novembre 2025 ore 17:31 3
Img pe.si.co
Un piccolo condominio di 5 unità abitative sta per rifare la facciata e sistemare il tetto. A occhio, l’intervento supera il 25% della superficie disperdente totale.I...
pe.si.co 30 Novembre 2025 ore 17:28 2
Img lucia.gre
Salve devo dare in affitto un mio garage di proprietà la cui entrata si trova in un cortile in comune con un altro proprietario, posso farlo o devo chiedere un...
lucia.gre 30 Novembre 2025 ore 17:25 4
348.699 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI