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2004-11-16 23:43:09

Detrazione irpef 36% - 1387


Eli_75
login
15 Novembre 2004 ore 14:19 4
Ho acquistato un appartamento e a gennaio iniziero' i lavori di ristrutturazione. L'appartamento e' intestato completamente a me ma io e mio marito siamo in comunione dei bene. La detrazione del 36% la posso richiedere sia io che lui ? entrambi per 48.000 euro ciascuno ?
  • anonymous
    0
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    Martedì 16 Novembre 2004, alle ore 08:57
    La risposta è affermativa. Entrambi possono beneficiare dell'agevolazione entro il limite di 48.000 cadauno.

  • eli_75
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 16 Novembre 2004, alle ore 13:07
    Il 36% delle ristrutturazioni da' diritto, se a credito, al rimborso sul 730 ?

  • anonymous
    0
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    Martedì 16 Novembre 2004, alle ore 18:24
    La risposta è affermativa. Si deve tener presente, però, che l'importo detraibile va spalmato in dieci anni.

  • pippo123
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 16 Novembre 2004, alle ore 23:43
    La comunione dei beni è irrilevante. Il famigliare deve essere convivente alla data di inzio dei lavori. Si esegue un'unica dichiarazione a Pescara e tutti e due coniugi possono godere della detrazione dall'imposta lorda e per un importo massimo pari alla stessa. L'eccedenza è detrazione persa e non è cumulabile sugli anni successivi. Se le spese sono sostenute da entrambi i coniugi ciascuno detrae solo il 36% delle fatture a lui intestate al lordo dell'iva. Il coniuge del dichiarante a Pescara effettuerà la sua detrazione indicando il codice fiscale dell'altro nel modello unico o nel 730.
    L'iva agevolata è del 10% ma viaggia sulla prestazione di servizio. Perciò per quanto riguardo i beni materiali coinvolti nella ristrutturazione essi saranno ivabili al 10% solo se il loro ammontare non supera l'importo fatturato per la sola prestazione di servizio. I beni devono oltretutto essere sensibili ossia specificatamente previsti per l'iva agevolata. E' bene ottenere per questi beni fattura dall'impresario e non comprarli direttamente al negozio perché la posizione del fisco a riguardo è un po' titubante e si rischierebbe di negare l'iva a 10%. Ottenute quindi le fatture per le prestazioni di servizio e per i beni ciascun coniuge può procedere alla sua personale detrazione seguendo un principio di cassa cui fa unicamente fede la data del bonifico bancario. Si ottiene quindi uno sconto sull'imposta per l'anno di competenza dell'uscita.

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