Salve.
Tra qualche giorno c'è la consegna della casa che, circa tre anni fa, abbiamo comprato su carta.
L'unità immobiliare, che la parte venditrice, nel verbale di consegna, qualifica come "termiata", manca del muro di contenimento e di confine del giardino, il quale sui due laterali confina con altri giargini e sul fronte si affaccia su un scarpata alta almeno 25/30 m, facente parte di una selva.
In sostituzione del muro di contenimento è stata posizionata una rete di circa 2,5 m. retta da profili ad L in ferro di spessore 4 cm, tenuti nel terreno a mezzo di basi di calcestruzzo alti 20-30 cm per 20 cm di diametro.
Il terreno al confine frontale dei giardini, e quindi in prossimità delle reti, sta franando, anche a causa delle forti e recenti piogge. L'intervento, che aveva già un carattere provvisorio, risulta ora del tutto inadeguato a garantire l?incolumità delle persone.
Temiamo soprattutto per ns. figlio di soli 20 mesi che, avvicinandosi alla rete, rischia di cadere giù nel burrone.
Visto quanto sopra riportato vi chidiamo quanto segue.
E? lecito definire ?terminato? l?immobile?
Le normative vigenti per l?dilizia relative all?aspetto sicurezza sono rispettate?
E? possibile che il comune abbia revocato i permessi per la realizzazione dell muro di contenimento che affaccia sulla selva, dato il forte impatto ambientale? (di tre palazzine, una e? completa di muro di cinta)
Una volta accettata la consegna entro quanto tempo sono tenuti a complettare le opere non finite che faremo porre a verbale?
Il fatto che l?immobile sia incompleto ci esula da eventuali rivalse che la parte venditrice potrebbe muovere nei ns. confronti, nel caso in cui rifiutassimo la consegna?
Grazie anticipatamente per la vs. consulenza.
Loreta