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2009-09-03 15:30:21

Chiarimento su condominio


Sindac
login
28 Agosto 2009 ore 10:11 4
Buongiorno. Mi complimento per l'ottimo forum e chiedo un aiuto, sperando di essere nella sezione giusta. Tra non molto andrò a rogito per un appartamento di nuova costruzione. Dell'intero condominio solo 2 appartamenti sono stati venduti, il mio ed un altro. Da quel che so sono sufficienti 2 proprietari perché giuridicamente si possa parlare di condominio, più precisamente di minicondominio (o condominio minimo). Il mio dubbio è come vengano a tal fine considerati questi 2 proprietari. Cioè se debbano essere condomini regolarmente abitanti oppure è ininfluente. Perché in realtà i proprietari effettivi sono 3: io, l'altra persona che ha acquistato e il costruttore proprietario dei restanti appartamenti invenduti. Solo che quest'ultimo ovviamente non ci verrà ad abitare. La domanda perciò è: mi troverò o non mi troverò in regime di condominio minimo?
Tutto ciò mi porta anche ad un'altra considerazione. Nel caso venisse nel frattempo venduto un altro appartamento, e calcolando il costruttore a tutti gli effetti, si passerebbe in totale a 4 proprietari e scatterebbe quindi l'obbligo di nominare un amministratore. Mi aiutate a chiarirmi le idee?
Grazie
  • consulente
    Consulente Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 31 Agosto 2009, alle ore 14:42
    Si parla di condominio minimo quando i proprietari sono soltanto 2 senza necessità di abitare nell'edificio.
    Nel suo caso una volta che acquista sarete tre diversi proprietario (lei il suo vicino ed il costruttore) in questo caso si applicano le normali norme del condominio, come sarebbe stato anche nel caso di condominio minimo.
    Per la nomina dell'amministratore, le assemblee ecc. le consiglio di visitare il blog condominiale del sito che la aiuterà a risolvere queste perplessità.
    http://condominiale.lavorincasa.it/

  • sindac
    Sindac Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Settembre 2009, alle ore 14:58
    Buongiorno e grazie per la cortese risposta.Ora mi è tutto chiaro. Approfitto della sua cortesia per porre un altra domanda a lei e a chi vorrà essermi d'aiuto. Le spese condominiali relative agli appartamenti invenduti chi è tenuto a pagarle? Ho cercato di prendere informazioni ma sinceramente mi è sembrato di entrare in una giungla. Ci sono costruttori che si accollano la totalità delle spese, altri solo una parte (di solito le spese dell'assicurazione e della manutenzione giardino condominiale), altri ancora che se ne lavano le mani e caricano tutto ai condomini che hanno acquistato. In quest'ultimo caso almeno so che la Cassazione è intervenuta per "dare una mano" stabilendo che non si possono pagare le spese relative agli appartamenti invenduti per più di 2 anni. Grazie, nel frattempo per questi 2 anni sai che mazzate. Quello che chiedo è: c'è un riferimento di legge ben preciso, e in tal caso quale, che stabilisca inequivocabilmente chi deve pagare cosa? Oppure è lasciato tutto agli usi, consuetudini, accordi sopra o sottobanco ecc....?
    Grazie

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 3 Settembre 2009, alle ore 10:15
    Ciao, le eventuali deroghe ai criteri di cui al 1123 c.c. devono risultare da un accordo convenzionale tra le parti, quale quello in sede d'acquisto dal costruttore. La clausola, peraltro, potrebbe essere anche vessatoria...

  • sindac
    Sindac Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 3 Settembre 2009, alle ore 15:30
    Buongiorno Nabor. Grazie per la risposta. Dunque se capisco bene l'articolo 1123 c.c. è quello preposto a disciplinare questo tipo di questioni. in realtà può essere "liberamente interpretato" sulla base di eventuali accordi tra compratore e venditore in sede di rogito. tra l'altro ho letto, forse proprio in questo forum, di una sentenza della cassazione che stabiliva come quello che viene deciso in fase di rogito può, diciamo così, annullare e sostituire ciò che viene stabilito nel preliminare, essendo il rogito in ogni caso "prevalente" (mi sembra sia stato usato proprio questo termine). Nel mio preliminare è scritto che il costruttore si riserva di nominare un amministratore e stendere un regolamento condominiale. Non si fa alcun accenno esplicito alla gestione delle spese condominiali. Dovrei quindi attendere l'eventuale sua mossa al momento del rogito. A questo punto quello che chiedo è: quando scatta la vessatorietà? Come faccio ad accorgermi se mi sta per fregare o comunque sta superando il limite? D'accordo dovrebbe esserci il notaio, ma.....

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