Buongiorno,
ho ristrutturato una casa con giardino e i lavori sono terminati a ottobre 2006. L' abitabilità della casa è stata data a marzo 2007.
A giugno 2007, con il primo forte temporale, il primo piano si è completamento allagato con l' acqua piovana e il fango provenienti dal giardino entrati dalla porta principale.
A quell' episodio il direttore dei lavori ha provveduto a aumentare il bacino di raccolta acqua da 1 mc a 7 mc e il problema sembrava risolto.
A giugno 2008 con una ltro violento temporale l' episodio si è ripetuto con gravi danni alla struttura muraria, mobili, porte, bagno ecc.
Abbiamo fatto effettuare una perizia da un architetto e da un ingeniere idraulico i quali hanno constatato che la pendenza del giardino è rivolta verso la casa, che le canaline di scolo sono insufficiente e che il bacino di raccolta non riesce a smaltire le acque in quanto il terreno è prettamente argilloso. Risultato: davanti alla porta di entrata si concentrano circa 8 mc di acqua e terra. Il direttore dei lavori ritiene di avere eseguito tutti i lavori previsti dal contratto di applato e si dichiara disponibile a sistemare ulteriormente la situazione a pagamento. Vista l' impossibilità di un accordo il nostro avvocato ci ha consigliato di richiedere un accertamento tecnico preventivo. Volevo avere informazioni in merito a questo iter giudiziario, sui costi che dovranno essere sostenuti e sui tempi.