Buonasera a tutti,
mentre facevo delle ricerche ho visto questo bellissimo forum e mi sono subito iscritto per porre una domanda a chiunque voglia aiutarmi. Vi spiego il problema.
Sono 15 anni che sono sposato ho due bambine e vivo nella casa di proprietà di mia suocera. Vi racconto brevemente la storia.
La casa in cui vivo è stata realizzata in coperativa a metà deglia anni 70 dal padre di mia moglie (morto nel 1977) e da mia suocera, i quali precedentemente avevano acquistato un'altra casa. Ora facendo una ricerca catastale, per l'insorgere di problemi famigliari con uno dei miei due cognati e di mia suocera, la casa in cui abito risulta proprietaria solo mia suocera, mentre l'altra casa risultano proprietari mia suocera, mio cognato (quello buono) e mia moglie, l'altro mio cognato è nato circa 6 mesi dopo la morte del padre. Mia suocera intanto si è risposata alla fine deglia anni 80, e si è trasferita dalla casa in cui adesso abito in un altra casa di proprietà del marito e nel frattempo è nata un altra figlia. Da premettere che non paghiamo affitto e non ci è mai stato richiesto il pagamento. Ora, sessantacinquenni, si stanno costruendo un altra casa ed essendosi accollati un mutuo del quale non ci hanno voluto dare spiegazioni, pretendono da noi e da mio cognato un tot (circa 600 euro per un toto di anni non definito) al mese per potersi pagare il mutuo altrimenti venderebbero una delle due case in cui abitiamo noi e mio cognato, asserendo che nel momento in cui avessero venduto una casa l'altro avrebbe pagato l'affitto. Ora la mia domanda è questa la casa in cui abito, è stata assegnata a mia suocera nel 1984 (sette anni dopo la morte del marito), mentre l'altra è andata in successione a mia moglie, mia suocera e mio cognato, visto che una casa è andata in successione secondo voi per quale motivo non è andata in successione la casa in cui abito? Mia suocera non lavorava e quindi presumo che la quota della cooperativa sia stata acquisita da mio suocero, e quindi alla sua morte sarebbe andata in successione, ed essendo in comunione dei beni, anche se la quota fosse stata acquisita dalla moglie sarebbero stati proprietari al 50%. Ora vorrei sapeere se secondo voi ci possano essere dei motivi di opposizione ad una eventuale vendita della casa in cui abito visto che purtroppo si è litigato abbastanza violentemente, in quanto l'altro cognato (trentenne che vive ancora a casa senza un lavoro e fa finta di studiare all'università con propositi di mantrimonio con l'attuale fidanzata assunta parttime) ha avanzato delle pretese di vitalizio da noi in quanto occupanti della casa, sulla quale lui non avrebbe nessun diritto se non alla morte della madre. Se per favore qualcuono può rispondermi. Grazie a tutti.