Acquistoappartamento da parte impresa e frazionamento.

Dal mio punto di vista, la classe dell'edificio è determinata: dalla zone ove è collocato, dalle finiture interne ed esterne e dallo stato di consistenza.
In misura minore, ma dipende dai contesti residenziali in cui è inserito l'immobile, da determinati abitudini sociali e di logica di mercato, anche dal numero degli alloggi.
Quest'ultimo fattore, secondo una logica borghese e non propriamente democratica (punto di vista personale), può incidere sul valore dell'immobile indirizzando la categoria da residenziale a popolare.
Per ciò che riguarda l'aspetto puramente normativo c'è da segnalare che l'intervento di frazionamento deve rispettare, oltre gli standard urbanistici, anche le norme igienico sanitarie che stabiliscono le dimensioni minime dell'alloggio e degli ambienti destinati ad uso abitativo.

Non intendevo declassamento "borghese o popolare"
ma il trasformare una tranquilla palazzina "nata" per 3 soli appartamenti in un vero e proprio condominio...

Fra l'altro quello che piu' mi preoccupa e' il fatto che la distanza fra lo stabile ed il garage sul quale vorrebbero costruire sara' di circa 3 metri e quindi la privacy che c'e' ora non ci sara' piu'.

Approfitto dell'occasione per porre questa domanda:
il solaio nel quale vorrebbero costruire e' diviso in pari uguali.La nuova costruzione implichera' sicuramente il rifacimento del tetto. Siamo obbligati a partecipare alla spesa in base ai millesimi ?

Per la partecipazione alla spesa credo (aspetto da verificare) che, trattandosi di lavori privati e non condominiali, non ci siano le condizioni.
Ritornando al tema introduttivo penso che per eseguire la trasformazione edilizia dell'edificio sia necessaria l'autorizzazione di tutti i condomini.

Buongiorno, il quesito è interessante, merita un approfondimento giurisprudenziale.