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2016-03-07 19:41:10

Rivestimento con piastrelle fatte a mano. quali regole?


Flaviaprimavera
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07 Marzo 2016 ore 14:36 3
Pochi mesi fa ho stipulato con un negozio di arredamento un contratto d’appalto per la fornitura e la posa in opera di sanitari e rivestimento di un bagno della mia abitazione. Sul contratto relativo al rivestimento c’è scritto quanto segue: “Piastrelle Domenico Mori fatte a mano. Piastrelle Domenico Mori Le Mille e Una Notte da 20x20 in bianco opaco con decoro Contemporaneo e Futuro. Spessore 1,5 cm. Per 5,10 mt. Piastrelle Domenico Mori da 20x020 in bianco opaco liscia. Spessore 1,5. Per 5,10 mt. Posa in opera, collante e lisciatura”. Totale fornitura per il solo rivestimento 5.300 Euro. Su consiglio del proprietario del negozio il rivestimento è stato posato per un’altezza di circa 1 mt con le sole piastrelle lisce e per un altro metro con l’alternanza di due piastrelle lisce e due decorate. Nella parte bassa la posa sembrava accettabile, sia io che il D.L. abbiamo attribuito all’artigianalità del prodotto le imperfezioni relative alla planarità e alla fughe non allineate. Quando i posatori hanno abbinato le piastrelle lisce con le decorate le imperfezioni sono diventate sempre più evidenti fino ad avere, nelle ultime due file, un disallineamento delle fughe di 2 cm. Naturalmente ho contestato il lavoro e sospeso il pagamento. Il negozio fornitore sostiene però che la posa è stata fatta a regola d’arte e, trattandosi di prodotto artigianale, questo è il risultato corretto. Naturalmente io (e non solo io) sono di un altro parere. Ho misurato un campione delle piastrelle dichiarate 20x20 dal contratto e una percentuale bassissima corrisponde a questa misura. Ho rilevato infatti che vanno da un minimo di 19,5 a un massimo 19,7 quelle lisce, da un minimo 19,7 a un massimo di 20 quelle decorate. Ne risulta che la media del campione preso in esame ha queste misure: cm 19,58 per le piastrelle lisce e cm 19,76 per quelle decorate, con una scostamento quindi di mm 1,8 rispetto al 20x20. Arrivando alla domanda vorrei chiedervi: per il fatto di essere un prodotto fatto a mano, qualsiasi difetto di prodotto o di posa deve essere considerato un pregio? Se così fosse qualsiasi stravaganza dovrebbe rientrare nel risultato “a regola d’arte” anche se non chiaramente specificato dal contratto. O invece c’è un limite oltre il quale le stravaganze devono essere considerate difetti?Pochi mesi fa ho stipulato con un negozio di arredamento un contratto d’appalto per la fornitura e la posa in opera di sanitari e rivestimento di un bagno della mia abitazione. Sul contratto relativo al rivestimento c’è scritto quanto segue: “Piastrelle Domenico Mori fatte a mano. Piastrelle Domenico Mori Le Mille e Una Notte da 20x20 in bianco opaco con decoro Contemporaneo e Futuro. Spessore 1,5 cm. Per 5,10 mt. Piastrelle Domenico Mori da 20x020 in bianco opaco liscia. Spessore 1,5. Per 5,10 mt. Posa in opera, collante e lisciatura”. Totale fornitura per il solo rivestimento 5.300 Euro. Su consiglio del proprietario del negozio il rivestimento è stato posato per un’altezza di circa 1 mt con le sole piastrelle lisce e per un altro metro con l’alternanza di due piastrelle lisce e due decorate. Nella parte bassa la posa sembrava accettabile, sia io che il D.L. abbiamo attribuito all’artigianalità del prodotto le imperfezioni relative alla planarità e alla fughe non allineate. Quando i posatori hanno abbinato le piastrelle lisce con le decorate le imperfezioni sono diventate sempre più evidenti fino ad avere, nelle ultime due file, un disallineamento delle fughe di 2 cm. Naturalmente ho contestato il lavoro e sospeso il pagamento. Il negozio fornitore sostiene però che la posa è stata fatta a regola d’arte e, trattandosi di prodotto artigianale, questo è il risultato corretto. Naturalmente io (e non solo io) sono di un altro parere. Ho misurato un campione delle piastrelle dichiarate 20x20 dal contratto e una percentuale bassissima corrisponde a questa misura. Ho rilevato infatti che vanno da un minimo di 19,5 a un massimo 19,7 quelle lisce, da un minimo 19,7 a un massimo di 20 quelle decorate. Ne risulta che la media del campione preso in esame ha queste misure: cm 19,58 per le piastrelle lisce e cm 19,76 per quelle decorate, con una scostamento quindi di mm 1,8 rispetto al 20x20. Arrivando alla domanda vorrei chiedervi: per il fatto di essere un prodotto fatto a mano, qualsiasi difetto di prodotto o di posa deve essere considerato un pregio? Se così fosse qualsiasi stravaganza dovrebbe rientrare nel risultato “a regola d’arte” anche se non chiaramente specificato dal contratto. O invece c’è un limite oltre il quale le stravaganze devono essere considerate difetti?
  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Lunedì 7 Marzo 2016, alle ore 15:12
    Io sotoporrei il problema direttamente all' azienda.
    Dal mio punto di vista, non avendo scelto un prodotto retificato ma fatto a mano, il prodotto è perfettamente in tolleranza.

    E' utile quindi chiedere al azienda produttrice se il prodotto in questione è classificato o no sencondo
    UNI EN ISO 10545.2 e Appendice A a L della norma UNI EN 14411 (ISO 13006)

  • flaviaprimavera
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 7 Marzo 2016, alle ore 18:13
    La ringrazio per la risposta, mi rivolgerò sicuramente all'azienda produttrice, ma temo che il prodotto non sia classificato dal momento che sul loro sito non c'è riferimento ad alcuna norma.

    Se così fosse, è sufficiente specificare sul contratto "piastrelle fatte a mano" o sarebbe stato necessario aggiungere anche "prodotto non soggetto alle norme UNI......"?

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Lunedì 7 Marzo 2016, alle ore 19:41
    Normalemnte sulle etichette delle scatole si posson otrovare più dati a partire dal formato, ma dipende sempre dal produttore, teoricamente i produttori (marazzi, iris, concorde, ecc... tengono molto al lato tecnico e nei loro cataloghi ci sono pagine apposite con scritto tutto.

    Non ho idea che tipo di contratto abbia firmato, solitamente io in cantiere o come acquirente he sempre e solo firmato una proposta di commissione che poi era la fattura finale

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