Pochi mesi fa ho stipulato con un negozio di arredamento un contratto d’appalto per la fornitura e la posa in opera di sanitari e rivestimento di un bagno della mia abitazione. Sul contratto relativo al rivestimento c’è scritto quanto segue: “Piastrelle Domenico Mori fatte a mano. Piastrelle Domenico Mori Le Mille e Una Notte da 20x20 in bianco opaco con decoro Contemporaneo e Futuro. Spessore 1,5 cm. Per 5,10 mt. Piastrelle Domenico Mori da 20x020 in bianco opaco liscia. Spessore 1,5. Per 5,10 mt. Posa in opera, collante e lisciatura”. Totale fornitura per il solo rivestimento 5.300 Euro. Su consiglio del proprietario del negozio il rivestimento è stato posato per un’altezza di circa 1 mt con le sole piastrelle lisce e per un altro metro con l’alternanza di due piastrelle lisce e due decorate. Nella parte bassa la posa sembrava accettabile, sia io che il D.L. abbiamo attribuito all’artigianalità del prodotto le imperfezioni relative alla planarità e alla fughe non allineate. Quando i posatori hanno abbinato le piastrelle lisce con le decorate le imperfezioni sono diventate sempre più evidenti fino ad avere, nelle ultime due file, un disallineamento delle fughe di 2 cm. Naturalmente ho contestato il lavoro e sospeso il pagamento. Il negozio fornitore sostiene però che la posa è stata fatta a regola d’arte e, trattandosi di prodotto artigianale, questo è il risultato corretto. Naturalmente io (e non solo io) sono di un altro parere. Ho misurato un campione delle piastrelle dichiarate 20x20 dal contratto e una percentuale bassissima corrisponde a questa misura. Ho rilevato infatti che vanno da un minimo di 19,5 a un massimo 19,7 quelle lisce, da un minimo 19,7 a un massimo di 20 quelle decorate. Ne risulta che la media del campione preso in esame ha queste misure: cm 19,58 per le piastrelle lisce e cm 19,76 per quelle decorate, con una scostamento quindi di mm 1,8 rispetto al 20x20. Arrivando alla domanda vorrei chiedervi: per il fatto di essere un prodotto fatto a mano, qualsiasi difetto di prodotto o di posa deve essere considerato un pregio? Se così fosse qualsiasi stravaganza dovrebbe rientrare nel risultato “a regola d’arte” anche se non chiaramente specificato dal contratto. O invece c’è un limite oltre il quale le stravaganze devono essere considerate difetti?Pochi mesi fa ho stipulato con un negozio di arredamento un contratto d’appalto per la fornitura e la posa in opera di sanitari e rivestimento di un bagno della mia abitazione. Sul contratto relativo al rivestimento c’è scritto quanto segue: “Piastrelle Domenico Mori fatte a mano. Piastrelle Domenico Mori Le Mille e Una Notte da 20x20 in bianco opaco con decoro Contemporaneo e Futuro. Spessore 1,5 cm. Per 5,10 mt. Piastrelle Domenico Mori da 20x020 in bianco opaco liscia. Spessore 1,5. Per 5,10 mt. Posa in opera, collante e lisciatura”. Totale fornitura per il solo rivestimento 5.300 Euro. Su consiglio del proprietario del negozio il rivestimento è stato posato per un’altezza di circa 1 mt con le sole piastrelle lisce e per un altro metro con l’alternanza di due piastrelle lisce e due decorate. Nella parte bassa la posa sembrava accettabile, sia io che il D.L. abbiamo attribuito all’artigianalità del prodotto le imperfezioni relative alla planarità e alla fughe non allineate. Quando i posatori hanno abbinato le piastrelle lisce con le decorate le imperfezioni sono diventate sempre più evidenti fino ad avere, nelle ultime due file, un disallineamento delle fughe di 2 cm. Naturalmente ho contestato il lavoro e sospeso il pagamento. Il negozio fornitore sostiene però che la posa è stata fatta a regola d’arte e, trattandosi di prodotto artigianale, questo è il risultato corretto. Naturalmente io (e non solo io) sono di un altro parere. Ho misurato un campione delle piastrelle dichiarate 20x20 dal contratto e una percentuale bassissima corrisponde a questa misura. Ho rilevato infatti che vanno da un minimo di 19,5 a un massimo 19,7 quelle lisce, da un minimo 19,7 a un massimo di 20 quelle decorate. Ne risulta che la media del campione preso in esame ha queste misure: cm 19,58 per le piastrelle lisce e cm 19,76 per quelle decorate, con una scostamento quindi di mm 1,8 rispetto al 20x20. Arrivando alla domanda vorrei chiedervi: per il fatto di essere un prodotto fatto a mano, qualsiasi difetto di prodotto o di posa deve essere considerato un pregio? Se così fosse qualsiasi stravaganza dovrebbe rientrare nel risultato “a regola d’arte” anche se non chiaramente specificato dal contratto. O invece c’è un limite oltre il quale le stravaganze devono essere considerate difetti?