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2008-05-09 19:30:07

Piastrelle crepate - 19910


Patricio
login
29 Aprile 2008 ore 11:54 32
Ciao a tutto il forum,
abbiamo ristrutturato casa da un anno.
Ora, qualche giorno fa, ho scoperto 3 piastrelle del pavimento del bagno con una microcrepa.
Purtroppo le piastrelle sono evidentemente rotte, però non riesco a capire la fonte della rottura.
La microcrepa si presenta come una striscia che attraversa le 3 piastrelle (quasi un'incisione sul vetro), però le fughe sono intatte ed ecco quindi la mia domanda.
Secondo voi qual'è la causa della rottura: assestamento del massetto sottostante, oggetti caduti sulle piastrelle, espansione-caldo-freddo oppure qualcos'altro?
Saluti,
Patricio.
  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 14:45
    Potrebbe essere un tubo dell'acqua calda troppo in superficie...

    All'attraversamento dell'acqua calda la dilatazione può provocare le crepe del caso, non ci si può fare nulla, se le cambi, potrebbero crepare nuovamente, bisogna vedere dopo quanto è successo...

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 15:13
    Archibagno, i tubi dell'acqua calda dovrebbero essere coibentati e poi essendo l'idraulico il primo che mette giù gli impianti, spero ci sia almeno tutto il massetto magro prima delle piastrelle.

    Secondo me ha tirato il massetto (c'è la rete ?), visto che le piastrelle rotte sono tre, si può supporre che non sia un difetto di montaggio della piastrella. Le fughe sono intatte perché lo stucco è più elastico di una piastrella e può non essere aderente al massetto.

    Visto che è passato solo un anno, rivendica la garanzia, anche perché se il difetto si ripresenta altrove...

  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 16:57
    Archibagno, i tubi dell'acqua calda dovrebbero essere coibentati e poi essendo l'idraulico il primo che mette giù gli impianti, spero ci sia almeno tutto il massetto magro prima delle piastrelle.

    SI STEFAN, DOVREBBERO!!!!

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 17:02
    Archibagno, i tubi dell'acqua calda dovrebbero essere coibentati e poi essendo l'idraulico il primo che mette giù gli impianti, spero ci sia almeno tutto il massetto magro prima delle piastrelle.

    Secondo me ha tirato il massetto (c'è la rete ?), visto che le piastrelle rotte sono tre, si può supporre che non sia un difetto di montaggio della piastrella. Le fughe sono intatte perché lo stucco è più elastico di una piastrella e può non essere aderente al massetto.

    Visto che è passato solo un anno, rivendica la garanzia, anche perché se il difetto si ripresenta altrove...

    Ho controllato le foto fatte durante la ristrutturazione ed i tubi passano da un'altra parte. Non so se hanno messo una rete sul massetto; il problema di questa ristrutturazione era che lo spessore utilizzabile per il massetto era molto poco (problemi di quota con una scala sullo stesso piano). La soletta poi è composta con putrelle in ferro e mattoni (voltini), come si usava circa 100anni fa. Effettivamente le tre piastrelle sono a cavallo della putrella in ferro, però la linea di crepa è perpendicolare alla putrella. E poi si sono rotte solo quelle tre e non le altre... Dite che non vale la pena farle sostituire perché si romperebbero sempre?
    Saluti,
    Patricio.

  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 17:11
    Bisogna capire...

    E' successo dopo quanto dal lavoro finito?????

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 17:20
    Bisogna capire...

    E' successo dopo quanto dal lavoro finito?????

    Io mi sono accorto di questa cosa questa settimana: siamo entrati in casa nel marzo dell'anno scorso, quindi direi che è passato più di un anno (circa 16 mesi dalla posa).
    Saluti,
    Patricio.

  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 17:21
    Allora sostituiscile, potrebbe essere un assestamento strutturale...

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 17:23
    Allora sostituiscile, potrebbe essere un assestamento strutturale...

    Grazie per il consiglio. Un solo dubbio, un assestamento strutturale può avvenire anche in una casa così vecchia?
    Saluti,
    Patricio.

  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 17:27
    I terremoti ci sono sempre, anche se tu non li senti, la casa si...

    Poi anche ad esempio il passaggio di mezzi pesanti quali camion, fanno danni terribili...

    Un amico aveva per esempio richiesto l'installazione da parte del comune di una cunetta per fare rallentare i mezzi..

    Dopo tre mesi, la casa aveva crepe ovunque...

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Aprile 2008, alle ore 19:04
    Parliamo di quote dal solaio al pavimento finito....
    Come è composto il massetto ?
    Altezza degli impianti (sicuro che non passa niente li, scarichi, tubi, corrugati...) ?
    Hanno massettato in due tempi, prima isocal (polistirolo o leca) poi magrone, oppure un getto unico ?

    E' una ditta che ha fatto questo lavoro ? Se sì, chiamali e presenta loro il problema. Chiedi loro esattamente come hanno proceduto, così puoi valutare cosa succede e cosa succederà. Avere il pavimento crepato già dopo un anno non è una bella cosa, è il caso di indagare perché è successo.
    Assestamento in una casa così....mi parrebbe strano anche se non si può escludere niente.

    Io le sostituirei, ma se ti hanno fatto un massetto di un dito, sei nella cacca....

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Aprile 2008, alle ore 10:19
    Parliamo di quote dal solaio al pavimento finito....
    Come è composto il massetto ?
    Altezza degli impianti (sicuro che non passa niente li, scarichi, tubi, corrugati...) ?
    Hanno massettato in due tempi, prima isocal (polistirolo o leca) poi magrone, oppure un getto unico ?



    L'altezza dal soffitto al pavimento è regolare. Purtroppo nell'antibagno arriva una scala in marmo e non era possibile variare le quote, dato che la scala non si poteva alzare. Hanno fatto il magrone con leca in un unico getto (credo). Penso comunque che sia più alto di un dito dato che i tubi passano sotto (allego foto con freccia della zona in cui si sono crepate le piastrelle).Saluti, Patricio.

  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Aprile 2008, alle ore 10:22
    Da un amico non so come, ma le hanno messo la leca sotto le piastrelle...

    A distanza di anni, stanno crepando tutte, perché il massetto ovviamente cede...

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Aprile 2008, alle ore 10:28
    Non riesco a caricare l'immagine....

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Aprile 2008, alle ore 14:19
    Mi sa che sei messo male.......
    Non mi interessa l'altezza del soffitto, ho chiesto quanti cm. ci sono fra le putrelle di acciaio (solaio) e il pavimento finito.
    La leca può andare benissimo come primo strato isolante, ma sopra (sopra anche agli impianti) va fatto un massetto di almeno 4 cm. in sabbia e cemento, meglio ancora se addittivato. Se hanno fatto un massetto di un dito o poco più in leca e basta, è veramente strano che a distanza di un anno solo tre piastrelle si siano crepate.

    Chiama la ditta e fatti dimostrare che cosa hanno combinato...

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Aprile 2008, alle ore 15:50

    Chiama la ditta e fatti dimostrare che cosa hanno combinato...

    OK, se si ricordano ancora cosa hanno fatto.... Come posso dimostrare che il lavoro non è stato fatto bene e cosa posso chiedere (risarcimento o modifica del lavoro)?
    Saluti,
    Patricio.

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Aprile 2008, alle ore 18:56
    Cosa vuoi che ti dica, i lavori vanno seguiti nel momento che si fanno. Una ditta con un minimo di serietà, avrà una scheda con i lavori fatti, qualche foto degli impianti e del massetto...SE NON SI RICORDANO, ADDIO.....

    Così da ignorante puoi loro contestare le tre piastrelle rotte, poi le quattro che si romperanno e le cinque che si romperanno ancora e così via...

    Questo se il lavoro è stato fatto male (spero caldamente per te che non sia così, ma con i baggiani che ci sono in giro...) oppure magari è solo un problemino localizzato....però bisogna indagare E BISOGNAVA ACCERTARSI DI COME PROCEDEVA IL LAVORO.

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Maggio 2008, alle ore 07:52
    ....
    oppure magari è solo un problemino localizzato....però bisogna indagare E BISOGNAVA ACCERTARSI DI COME PROCEDEVA IL LAVORO.

    Più che pagare un geometra per fare la direzione lavori....
    Ho indagato e purtroppo è come dici tu: le piastrelle rotte o con microcrepe (alcune sono così invisibili che solo con l'unghia si riescono a rilevare) sono una 20ina. Ho calcolato (vedendo le foto dei lavori) che lo spessore del massetto non dovrebbe essere superiore ai 3cm.
    Ora, gentilmente chiedo a te ed agli altri esperti del forum, se mi sapete indicare quale potrebbe essere la causa del problema (troppo cemento, poco cemento, piastrelle non adatte ecc.) e che lavoro bisognerebbe fare per risistemare il pavimento a regola d'arte, in modo che io possa parlare con il geometra con cognizione di causa.
    Se poi qualcuno ha già avuto un' esperienza simile e vuol dirmi come è andata a finire, ve ne sarei grato (sto già pensando ad un'azione legale...).
    Saluti,
    Patricio.

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Maggio 2008, alle ore 08:13
    Ottimo se c'è un geometra, ti puoi rivalere anche su di lui....e dovrebbe sapere che cosa hanno combinato.
    Lo spessore minimo del massetto, SOPRA GLI IMPIANTI, ovvero quello gettato sopra il lavoro di idraulico ed elettricista, il cui spessore, pertanto, non deve essere inquinato dal passaggio di tubi, DEVE ESSERE MINIMO 4 cm. (meglio se 5)
    Se solo in alcuni punti scendi sotto i 4 cm., è meglio usare dell'addittivato (Topcem o altro...)

    Quando gli spessori sono al limite, la composizione del massetto è fondamentale. Non so come lo hanno gettato, se lo hanno fatto a mano o con la pompa, ma penso che si sia proprio rotto, fratturato. E' difficile sapere le cause, possono essere:
    - spessori non rispettati
    - composizione non adatta al lavoro
    - impianti messi giù male e troppo alti.

    Il rimedio è uno solo. Sbancare tutto e rifare completamente il lavoro, mi spiace.

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Maggio 2008, alle ore 08:35

    Quando gli spessori sono al limite, la composizione del massetto è fondamentale. Non so come lo hanno gettato, se lo hanno fatto a mano o con la pompa, ma penso che si sia proprio rotto, fratturato. ....

    Il massetto è stato fatto a mano. Tu parlavi anche di una rete da stendere, di cosa si tratta?
    Saluti,
    Patricio.

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Maggio 2008, alle ore 13:31
    Si può mettere una rete in mezzo al massetto per renderlo meno soggetto a fratture. Se però è troppo sottile e poco elastico, la rete può dilatare e far danni, soprattutto in alcune zone e se vicino a fonti di calore.

    Chiama in causa il direttore dei lavori con una bella raccomandata legale e chiedigli i danni, magari fai fare prima una perizia (per avere un parere iniziale, magari basta anche un bravo artigiano).
    Per vedere cosa hanno combinato basta che ti fai sostituire le 3 piastrelle rotte (tanto ne hai altre 20 rotte..). Sicuramente, se sono state posate a colla, quando le tolgono ti verrà dietro anche il massetto, così vedi cosa c'è sotto.

    Cmq il primo responsabile, soprattutto per grosse cavolate, è il direttore dei lavori...poi se la ditta lavora male è un problema suo...altrimenti che ci sta a fare....

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 5 Maggio 2008, alle ore 13:42
    Per interpretazione costante, la responsabilità del direttore dei lavori si estende alla garanzia decennale (art. 1669 c.c.) imposta all'appaltatore, se il vizio è di natura strutturale o incide notevolmente sul godimento del bene; nel tuo caso, trattandosi di piastrelle, il difetto imputabile rientra rq quelli previsti dall'art. 1667 c.c., e può dare diritto ai rimedi del caso (riduzione del corrispettivo, in primo luogo).

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 5 Maggio 2008, alle ore 14:14
    Attenzione Nabor, le piastrelle rotte possono essere un sintomo iniziale. Ciò può significare dover rifare tutto il sottofondo, massetto e quindi impianti....
    se così fosse non rientrerebbe nel 1669 c.c. ?

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 5 Maggio 2008, alle ore 15:01
    Se così fosse, ossia se si trattasse di una sorta di 'punta dell'iceberg', allora rientreremmo nel 1669...ovviamente, si dovrebbero attuare gli accertamenti del caso.

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 5 Maggio 2008, alle ore 19:13
    Concordo.

  • patricio
    Patricio Ricerca discussioni per utente
    Martedì 6 Maggio 2008, alle ore 12:47
    Per interpretazione costante, la responsabilità del direttore dei lavori si estende alla garanzia decennale (art. 1669 c.c.) imposta all'appaltatore, se il vizio è di natura strutturale o incide notevolmente sul godimento del bene; nel tuo caso, trattandosi di piastrelle, il difetto imputabile rientra rq quelli previsti dall'art. 1667 c.c., e può dare diritto ai rimedi del caso (riduzione del corrispettivo, in primo luogo).

    Sabato è venuto il geometra che tendenzialmente ha cercato di minimizzare, dicendosi comunque concorde sul fatto di rifare tutto (pavimento e massetto). Ora siamo d'accordo di incontrarci anche con l'impresa per decidere il dafarsi. Gentilmente potresti mandarmi i link a questi due testi di legge?

    Per Stefan: il geometra ha proposto l'impiego di una sottilissima rete per rinforzare il massetto. Il suo consiglio è però di aspettare ancora qualche mese a rifare il lavoro, in attesa di ulteriori assestamenti. Sinceramente non capisco (la soletta a voltini è centenaria) e se si rifà il massetto, poi sarà questo nuovo ad assestarsi. Che cosa bisogna quindi aspettare?
    Saluti,
    Patricio.

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Martedì 6 Maggio 2008, alle ore 13:17
    Le norme a cui fa riferimento Nabor sono gli articoli del Codice Civile.

    Sono d'accordo con te sulle affermazioni del geometra ed il tuo ragionamento è quello che farei anch'io, ma prima di dargli torto, hai chiesto come è stato composto il tutto e con che quote ?
    Se ha fatto un massetto unico perché non c'è posto, vanno per aria anche tutti gli impianti, oppure no (è tutto a parete !!) ?

    Francamente non so come si fa a minimizzare il dover demolire tutto e rifare massetto e pavimento.....
    Cmq se rifai tutto, rispetta le quote canoniche, non vorrei che riempisse con l'autolivellante quello che viene via con le piastrelle e buonanotte...

    Ma perché rispondo solo io ? Non sono un professionista.... Aspettiamo qualche altro parere più autorevole...

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 8 Maggio 2008, alle ore 17:24
    Ve la segnalo, sia perché fresca, sia perché è importante: Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 10857 del 29 aprile 2008, 'se il pavimento è sconnesso per la cattiva esecuzione dei sottofondi, non si può escludere la responsabilità (decennale) ex art. 1669 c.c., circoscrivendo la rilevanza del problema ad una mera questione estetica'

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 8 Maggio 2008, alle ore 19:40
    Mi sembra che confermi quello che dicevamo noi, no ?

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Maggio 2008, alle ore 11:19
    Si conferma quanto avevamo già osservato, inoltre, ed è l'aspetto più utile, si fa riferimento esplicito alle piastrelle, come elemento da cui trae origine il vizio, ex art. 1669 c.c.

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Maggio 2008, alle ore 14:16
    Già, le piastrelle possono essere solo un segnale, la verità si scopre quando le togli...e come dicevi, a quel punto ci vuole una perizia, magari CTU.

    Saluti.

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Maggio 2008, alle ore 17:53
    La sentenza in commento così si esprime: ''il grave difetto di costruzione, che legittima l'applicazione dell'art. 1669 c.c., può consistere non solo in lesioni che investano parti strutturali dell'edificio, quali tetti, lastrici e muri, ma anche in qualsiasi altra alterazione la quale sia in grado di pregiudicare in modo considerevole IL NORMALE GODIMENTO DELL'IMMOBILE, ed eliminabile esclusivamente attraverso opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione, come ben può avvenire, ad esempio, nel caso di lesioni e fessurazioni dei pavimenti, dovute ad anomala posa del c.d. sottofondo''. Nella fattispecie, gli attori (compratori) avevano convenuto in giudizio, avanti il Tribunale di Torino, la società venditrice, perché fosse dichiarata responsabile dei difetti alla pavimentazione in piastrelle dei singoli alloggi. Mentre il Tribunale, in primo grado, aveva dato ragione ai compratori, la Corte D'Appello aveva deciso in favore della società venditrice, rilevando che le fessurazioni nei pavimenti incidessero solo sul piano estetico, e non sulla salubrità ed abitabilità dell'immobile. Ecco come si è arrivati in Cassazione...

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Maggio 2008, alle ore 19:30
    Beh, a mio avviso è a dir poco aberrante che una Corte d'Appello si esprima in quei termini. Definire un mero danno estetico il sottofondo che cede...
    Si vede che la ditta costruttrice aveva "unto" per benino....almeno qui giustizia è stata fatta...

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