Muro pietra da ristrutturare

Buongiorno,
come è fatto il muro? Qual è il suo spessore?
Tenga conto che in alcuni edifici (ad esempio i trulli pugliesi, tuttora abitati) è perfettamente normale trovare muri con pochissima malta, con malta scadente o addirittura a secco, cioè senza malta (anzi, è proprio il caso dei trulli).
Per ora le segnalo un articolo in cui si descrivono alcune malte specifiche per edifici storici, se tuttavia inserisce sul forum alcune foto del muro potrò essere più specifica.
Nel frattempo le consiglio la lettura di questo articolo:
Malte per restauri

Grazie per la sua risposta,

dunque l'intonaco che ho scrostato ricopriva un muro fatto di pietre dure e anche non dure quindi porose.
La malta presente, è composta da molta terra(sic!) e dietro le pietre faccia a vista, quelle nascoste e di piccole dimensioni, quasi non hanno nessuna malta legante.
Essendo impossibile iniettare una malta all'interno del muro, vorrei capire che tipo di malta usare.
Dall'articolo da lei proposto, sconsigliano il cemento quindi dovrei optare per la calce idraulica secondo lei? E mista a cosa? Sabbi?

Buongiorno,
purtroppo senza sapere il tipo di pietre, la loro forma, la tecnica costruttiva, lo spessore del muro e le condizioni ambientali (c'è umidità di risalita, il muro si trova in zona umida?) mi viene molto difficile darle la risposta corretta: i prodotti in commercio sono parecchi.

Avrei perciò bisogno di alcune foto del muro, per poterla consigliare meglio.
Grazie.

Grazie mille per il suo aiuto ancora una volta, purtroppo non riesco a postare delle foto del muro e le chiedo scusa.
Dunque la parete è esposta a nord e cmq non ha grandissimi problemi di umidita.
Lo spessore della parete è di circa70cm e le pietre più piccole al suo interno sono praticamente prive di malta mentre quelle più grandi che sono all'esterno sono di dimensioni variabili e comunque la maggior parte sono pietre dure usate nella mia zona, il modicano in provincia di ragusa, per costruire i caratteristici muretti a secco e le antiche case.
Questa pietra dura, viene chiamata per l'appunto, pietra di Modica.
Spero di essere stato esaustivo e le chiedo scusa per non essere riuscito a postare nessuna foto.

Buongiorno,
molto probabilmente il suo è un cosiddetto "muro a sacco", formato da due paramenti sottili esterni (uno verso l'esterno e uno verso l'interno dell'edificio) formato da mattoni, piccoli conci di pietra squadrati o più spesso sassi di fiumi e/o ciottoli di pietrame, come mi sembra appunto il suo caso.
L'interno del muro veniva riempito con una malta più scadente di poca calce, sabbia o terra, e ghiaia e/o piccole scaglie di pietrame o frammenti di mattoni (generalmente si trattava degli scarti di lavorazione).
70 centimetri viene di solito considerato lo spessore minimo per un muro a sacco costruito a regola d'arte; quindi, anche in considerazione del fatto che si tratta di un piccolo edificio, se non esistono lesioni o "spanciamenti" del muro la stabilità mi sembra assicurata.
E' però molto importante ristilare i giunti con un'ottima malta di calce idraulica naturale o di cocciopesto: consiglierei i prodotti MAPEI oppure quelli citati nell'articolo che le ho linkato.
Per una corretta ristilatura dei giunti deve grattare via accuratamente la malta dei giunti ammalorati con una spatola o uno scalpello, poi pulire molto adeguatamente i giunti "scarniti"con una pennellessa o una spazzola in modo da togliere qualsiasi residuo della malta precedente, successivamente lavare i giunti con acqua corrente (ad esempio con una canna da giardino, orientando il getto dall'alto verso il basso), e infine lasciare perfettamente asciugare la muratura.A questo punto, deve rifare i giunti di malta precedentemente scarniti, avendo cura di ben preparare la malta secondo le indicazioni del fabbricante e bagnare abbondantemente il muro per consentire una buona presa della malta.
Le sconsiglio tuttavia di procedere alla stilatura dei giunti in inverno, anche se in Sicilia l'inverno è molto mite, o se proprio lo desidera, durante la notte copra i giunti appena ristilati con dei teli di plastica per proteggerli dall'eventuale brina.
Sarebbe infine preferibile affidare l'operazione a un bravo mastro muratore, che conosca le tecniche costruttive tradizionali.
Saluti, e buon lavoro.

Grazie per il suo aiuto enorme che mi da moltissime idee sul come consigliare al meglio gli operai che interverranno.
Mi sorge un dubbio enorme a questo punto: dovendo rialzare di un metro uno di questi muri per appoggiarci il tetto, che tipo di mattoni dovrei usare per non pesare troppo sulla struttura in pietra? Ho paura che il peso dei mattoni più quella del tetto siano troppi.
Questi muri di cui le parlo, creano un rettangolo di circa 50mq. e il tetto sarebbe a una falda con pendenza su uno dei lati lunghi che come le ho detto sopra, dovrei opportunamente rialzare.

Per darle il consiglio giusto dovrei esaminare il muro con i miei occhi.
Si scelga un architetto esperto di edilizia storica e gli dia in mano la faccenda della soprelevazione (che richiede anche una pratica edilizia e una pratica sismica).
Dove si trova l'edificio?

Dunque la casa si trova in campagna e questa sopraelevazione vorrei farla quanto più leggera possibile ovviamente ma il dubbio mi viene sulla modalità da usare per erigere eventuale cordolo o muretto onde evitare cedimenti, essendo poggiato sul muro a sacco.
In ogni caso ho già contattato un architetto ma il suo aiuto per me è fondamentale per cercare di capire meglio quanto mi verrà consigliato dal professionista e per non sembrare troppo inesperto.
Un cordiale saluto