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masthead/888/125
2012-12-02 19:58:32

Mancata messa in pressione tubo riscaldamento pavimento


Vamar
login
01 Dicembre 2012 ore 20:50 6
Sto acquistando un appartamento con riscaldamento a pavimento.
Durante un sopralluogo a massetto gia' fatto e mattonelle posate, mi accorgo che un tubo del riscaldamento non e' collegato al collettore.
Chiedo spiegazioni e mi spiegano che il tubo e' stato testato in pressione (sarà vero?!?!) ma siccome gli mancava un OR (guarnizione) non l'hanno collegato.
Risultato: invece di fare il getto del massetto col tubo in pressione come gli altri il tubo al momento del getto del massetto e sua maturazione era vuoto e senza pressione.
Loro dicono che non c'e' problema, che appena arriva l'O-ring collegano il tubo al riscaldamento (che ora sta funzionando), ma io sono un po' preoccupato.
A che rischi vado incontro mettendo in pressione un tubo che era vuoto al momento della gettata del massetto?
Rischio che la pressione faccia crepare il massetto? Rischio che ci siano perdite? In tal caso come posso accorgermene dal momento che il riscaldamento (sono a piano terra) e' stato posto su un solaio bausta, 20 cm di polistirolo, un massetto, 7 cm di isolante termico e i pannelli del riscaldamento a pavimento? Dubito che l'umidita' in tempi brevi possa arrivare in cantina. Come riconoscere una perdita con un solaio cosi' spesso e impermeabile?
Quali rischi ho e cosa devo chiedere al costruttore?
Grazie
  • dendro
    0
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    Sabato 1 Dicembre 2012, alle ore 23:27
    La prova a pressione ha l'obiettivo di verificare la tenuta del'impianto e non quello di garantire l'integrità del tubo durante il getto del massetto (se era questo il tuo dubbio). Quindi, escludendo danni procurati al tubi nelle operazioni di getto, non ci sono problemi a caricare l'impianto.

  • vamar
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2012, alle ore 23:53
    La prova a pressione ha l'obiettivo di verificare la tenuta del'impianto e non quello di garantire l'integrità del tubo durante il getto del massetto (se era questo il tuo dubbio). Quindi, escludendo danni procurati al tubi nelle operazioni di getto, non ci sono problemi a caricare l'impianto.

    Sì, era questo il mio dubbio, in quanto su tutte le documentazioni che ho trovato dei vari impianti, e' scritto che i tubi dopo il test di pressione vanno lasciati in pressione non solo durante il getto, ma per i 21/28 giorni successivi di essicazione del massetto (tra l'altro non rispettati perche' dopo 15 giorni stavano gia' piastrellando).
    Dal momento che non sono sicuro che la prova di tenuta sia stata effettuata nemmeno prima (se mancava l'OR sara' dura che sia stata fatta) immagino che sia possibile e raccomandabile che io chieda di fare un test di tenuta nel momento in cui viene collegato al collettore, o una volta che l'impianto e' in funzione e viene aggiunto questo tubo non e' piu' possibile?
    Ringrazio per la sollecita risposta ricevuta.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 2 Dicembre 2012, alle ore 09:08
    Grazie Dendro per il pronto riscontro.

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Domenica 2 Dicembre 2012, alle ore 13:03
    E' estremamente difficile che il tubo si sia danneggiato, ad ogni modo è possibile verificare il sussistere di perdite nascoste con diversi mezzi non invasivi quali, termografia, geofono e gas tracciante.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 2 Dicembre 2012, alle ore 14:10
    Il problema, stante la prossimità del rogito, può essere la tempestività delle verifiche accennate, e l'addebito dei relativi costi, qualora si dovesse risolvere il preliminare...

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 2 Dicembre 2012, alle ore 19:58
    Si, sicuramente la buona pratica prevede l'impianto in pressione durante le operazioni di getto del massetto e sua stagionatura; inoltre prima della piastrellatura è opportuno portare in temperatura il pavimento in modo da evitare sucessive fessurazioni.
    Detto ciò, non mi viene in mente un motivo per cui tale pratica sia obbligatoria: certamente il tubo alla pressione di prova, non subisce deformazioni tali per cui caricando l'impianto solo in un secondo tempo, possano crearsi tensioni dannose nel tubo; anche il massetto non è che in fase di asciugatura si dilati per cui possa schiacciare un tubo non in pressione. Tolto il problema di individuare eventuali danni in modo tempestivo non mi viene in mente alto.
    Comunque la dichiarazione di conformità deve precisare modalità e risultati del collaudo.
    Eventuali perdite le puoi individuare, come suggeriva Termografia, con metodi non invasivi e in tempi rapidi; in mancanza di ciò vedresti comunque calare la pressione idraulica nel circuito se ci fosse una perdita.

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