Buon giorno,
al momento del rilascio della concessione edilizia il mio architetto mi ha fatto fare la cosidetta legge 10 da uno studio, in quanto mi ha detto che tra i documenti necessari al rilascio della concessione c'è anche questo.
Io allora pagai circa 700 ?.
Dopo aver fatto i lavori al grezzo e le tramezzature interne, ho preso il plico della legge 10 e l'ho consegnato a 2 idraulici per dei preventivi.
1)In prima battuta entrambi mi hanno detto che non era indicato il nr di elementi per ogni stanza.
2) poi mi hanno anche hanno detto che il calcolo del fabbisogno energetico era piuttosto basso.
Ho chiesto delucidazioni al mio architetto che mi ha detto:
1) X il numero di elementi, esplicitamente non era indicato in quanto, al momento del progetto eravamo indecisi se mettere riscaldamento a pavimento o termosifoni; ed inoltre, poichè spesso chi costrusce case in proprio è portato a variare, durante l'esecuzione dei lavori, le tramezzature (stanze) ; quindi il calcolo del numero degli elementi può essere fatto solo quando tutto è definito. Tra l'altro sostiene, che per il calcolo della legge 10 lo studio mi aveva fatto pagare una cifra bassa, anche perché ora x il calcolo degli elementi mi rifarà pagare una nuova cifra (circa 500-600 ?). .
2) X quanto affermato dai due idraulici (di cui mi fido) quando mi dicono che il calcolo del fabbisogno energetico è piuttosto basso. L'architetto mi ha detto che gli sembra strano che lo studio (che a detta di tutti è uno dei migliori della zona) abbia fatto errori.
Voi come Vi comportereste, se foste nella mia situazione?
Un amico ingegnere edile(laureato da un paio di anni) mi ha detto che questo calcolo lui potrebbe farmelo gratis (anche se poi magari un 100 ? glieli darei per il disturbo ) In quanto ha un programma che inserendo tutti i dati gli da le risultanze. Premetto che lui non calcola abitualmente queste cose, ma si occupa di progettazione capannoni industriali.
Secondo Voi, questa può essere una soluzione?
Grazie a tutti