Ho contattato una impresa edile per un preventivo. La ditta mi ha chiesto il computo metrico, ma quando gliel'ho portato l'impresario mi ha detto che le quantità erano basse e che non c'erano tutte le voci. Allora, dopo aver chiesto comunque di scrivere i prezzi unitari, ho chiesto all'impresario di fare lui il computo metrico. Lui l'ha fatto, e il prezzo è salito molto. Ho fatto controllare al progettista il computo metrico, e lui ha confermato la correttezza delle quantità e delle voci, il problema è che ogni più piccolo particolare è stato conteggiato. Ad esempio c'è qualche finestra che ha 2 infissi (interno/esterno) e il prezzo è stato contato 2 volte; oppure ci sono alcune piccole protuberanze nella facciata e sono state conteggiate tutte.
E' corretto che il prezzo del lavoro sia la somma effettiva di ogni più piccolo lavoro oppure il conteggio dei lavori serve solo per arrivare a definire un totale correttamente dimensionato e che poi vale come forfait?
E' corretto che togliere 4 camini costi esattamente il quadruplo che toglierne 1 solo? Non è sensato chiedere uno "sconto quantità" o comunque applicare prezzi diversi a seconda della quantità?
Qual è il modo giusto di procedere? E' normale chiedere uno sconto finale?
Potrei chiedere il preventivo ad un'altra ditta per confronto ma in parte è scorretto utilizzare i calcoli della prima, e poi preferirei chiudere con questa impresa dato che entrambi abbiamo dedicato tempo a incontrarci, spiegarci, misurare...