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2006-11-22 12:22:54

Consiglio su impostazione funzionamento riscaldamento


Anonymous
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20 Novembre 2006 ore 15:15 5
Salve a tutti. Vivo in un alloggio di circa 100 mq, non coibentato (nè muri nè tetto).In casa ho un comando remoto con il quale imposto il funzionamento della caldaia. Il comando remoto può essere tenuto su "funzionamento manuale" o "programmato per fasce orarie".
Vorrei chiedervi se, secondo voi, viste le condizioni della casa, mi conviene tenere il comando remoto sempre in manuale o invece programmarlo per fasce orarie (e in questo secondo caso, se, per evitare di sprecare energia, le fasce di accensione devono avere una determinata durata). Vorrei capire se , per risparmiare e avere una buona resa, mi conviene tenere sempre acceso (magari su 18°,19°) o invece sfruttare la programmazione e fare funzionare il riscaldamento a fasce orarie.
Grazie!
  • claudik
    0
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    Martedì 21 Novembre 2006, alle ore 00:15
    Sempre acceso a programmazione?
    MA LO SAI che è una bella domanda?
    Difficilmente troverai pareri concordi.

    La tua casa, essendo non isolata, è come un paniere di canna intrecciata. E tu dentro ci vai a mettere dell?acqua?. (che nell?esempio sarebbe il calore prodotto dalla caldaia)
    Quanto rimarrà all?interno della casa?... Duro a rispondere?. Dipende da quanto sono radi gli intrecci delle canne, dalla pressione dell?acqua (più aumenta di altezza nel paniere e più l?acqua preme sul fondo e quindi avrà PIU? FORZA per uscire. Nel paragone della casa si verifica se la temperatura esterna scende molti gradi?.. per cui il calore dentro trova una via più agevole per trasferirsi dai tiepidi ambienti domestici al freddo esterno..)
    Senz?altro l?acqua dentro non durerà a lungo?.
    Ma conviene integrare costantemente ogni goccia che il paniere perde o aspettare un po? e poi recuperare buttando un litro?
    La risposta sembra essere uguale. Se il paniere ha perso un litro che io metta goccia a goccia o tutto in un volta sempre un litro perso devo recuperare? In realtà abbassandosi la temperatura in casa il calore ha meno voglia di uscire? quindi nella maggioranza dei casi conviene far scendere la casa ad una temperatura inferiore, che comporta meno perdite..

    E così
    COME DICE RADIANTE il risparmio lo hai quando la caldaia è spenta?
    Quindi programmando delle fasce di accensione e di spegnimento risparmi..
    Orbene.. Però la tua casa, soprattutto col freddo intenso, disperderà molto calore.
    Quindi se c?è molto intervallo tra una fascia e l?altra, e questo dipende dalle tue abitudini e dalle esigenze che ti trattengono fuori casa, (con un abbassamento troppo elevato di temperatura interna), RISCHI che i termosifoni, per recuperare il calore perduto, impieghino troppo tempo. E? notorio infatti che non siano il mezzo più veloce (ma neanche il più lento) per portare a regime un appartamento. E che quindi stiano accesi mentre tu, essendosi raffreddata troppo la casa, percepisci freddo? Un paradosso. Loro consumano e tu senti freddo. In tal caso sarebbe da ridurre la pausa o impostare durante la pausa che se la temperatura scende sotto un certo valore la caldaia scalda lo stesso anche se è in un arco di tempo impostato come off. Questa è una funzione di quasi tutti i crono termostati hanno

    BADA che è teoria ed è una ipotesi SFAVOREVOLE e di massima che faccio. Perché se le pause non sono troppo lunghe e magari la casa non è isolata (nel senso di indipendente sui 4 lati) ma ruba il calore ad un edificio confinante, gli infissi non fanno passare spifferi, le pause funzionano. Devi trovare con molte prove la durata delle pause e quanto tempo prima deve ripartire la caldaia per farti trovare la casa alla temperatura che vuoi al tuo rientro.

    Io, che ho una casa NON isolata come la tua, ho programmato a pause. Ma in previsione ho montato al posto dei termo dei venitlconvettori. Così la casa poteva raffreddarsi quanto voleva perché tipico dei ventilconvettori è, oltre ad alzare velocemente la temperatura, farti sentire subito una sensazione di tepore, un po? come in auto quando accedi il riscaldamento.. Con i termo devi stare attento a non raffreddare troppo la casa sennò poi non recuperano agevolmente.

    IN CONCLUSIONE Ti dirò che sono per la programmazione a pause, da affinare a seconda del caso specifico, che va sempre bene tranne che nei pavimenti radianti?

  • anonymous
    0
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    Martedì 21 Novembre 2006, alle ore 08:26
    Grazie per l'esaustivissima risposta!
    Quindi, dovessi sostituire i termosifoni con dei ventilconvettori quando potrei spendere? (considerando che i termosifoni sono 8, compresi qlli dei due bagni). O mi conviene di più invece coibentare muri e tetto?

  • verd1
    0
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    Martedì 21 Novembre 2006, alle ore 13:24
    Grande risposta !!!

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 21 Novembre 2006, alle ore 13:56
    Potendo investire meglio un isoalmento a cappotto della casa e un tetto venitlato. con gli anni ne guadagni in confort ma soprattuto in risparmio di gas.

    Però un cappotto va dai 50 ai 60 euro al metro quadro di parete...

    I miei ventil costano circa 300 euro l'uno. Più 45 euro di coando elettronico per il controllo.

    però non è che puoi metterli così... devi avere i tubi che diano loro tanta acqua. la mia dorsale di distribuzione acqua parte dalla caldaia con 28, dopo 10 metri si divide in due dorsali da 22 che fanno mezza casa una e mezza casa l'altra.....

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 22 Novembre 2006, alle ore 12:22
    Ok. Senti, un'ultima cosa.... Se imposto su manuale, metti a 19°, quando si raggiunge la temperatura impostata, la caldaia non si spegne come se fosse programmata?

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