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2006-01-11 16:10:47

Aerazione muri e consumi elettrici


Maxstudio
login
05 Gennaio 2006 ore 15:02 6
Salve, sono nuovo di questo forum.
Mi vorrei innanzitutto complimentare, con tutto lo staff di Lavori in casa, per l'ottimo sito e per l'ottimo lavoro che svolgete, attraverso le info fornite.

Ma veniamo al mio problema:

1) Causa umidità e condense che si creano in alcuni punti della casa (sarà anche grazie agli ottimi infissi, che non fanno passare nel il caldo ne il freddo) mi hanno consigliato di fare dei fori nelle pareti, sia all'esterno come all'interno, per l'areazione dei muri. Ciò premesso, gradirei sapere, se sapete a che altezza devono essere fatti tali fori, applicando ovviamente delle grate fisse, all'esterno come all'interno, premettendo che i muri sono da 30 cm e la camera d'aria che c'è, è vuota; ovvero non c'è ne un foglio di polisterolo ne del poliuterano.

2) Ho letto, che per diminuire i consumi elettrici, in corrispondenza delle prese dove vanno normalmente collegati il frigorifero, il forno a microonde ed altri grandi elettrodomestici e comunque, apparecchi che hanno un grande consumo elettrico, sarebbe consigliabile utilizzare dei cavi elettrici di sezione più grossa rispetto al normale, e comunque rispetto a quelli previsti dalla L. 46/90. Tanto per intenderci ho letto che il cavo di sezione più piccola, surriscaldandosi, fa consumare più energia elettrica.

Grazie a quanti di Voi mi vorranno aiutare.
Saluti.
  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Gennaio 2006, alle ore 22:29
    La legge 46/90 è per gli impianti a gas combustibili,caldaie e canne fumarie correggetemi se sbaglio,non sono un elettricista ma posso dirti con sicurezza che un cavo sotto dimensionato si scalda perche ci passa troppa energia in questo caso si misura in amper se consumi di piu non lo so ma il rischio che prenda fuoco qualcosa è altissimo,per stare tranquilli in cucina prese da 16amp e linee da 2,5mmq

  • nmanif
    Nmanif Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Gennaio 2006, alle ore 14:49
    Radiante ha perfettamente ragione:

    sezioni da 2.5 mmq portano correnti di corto circuito (cioè corrente limite) fino a 16A che sulla tensione di 220V vorrebbe dire circa 3Kw di potenza all'incirca. oltre questa corrente il rame si surriscalda e si dilata fondendo la copertura di gomma antifiamma.

    ovviamente le tirate di filo più sono lunghe più aumentano la loro resistenza
    diminuendo la portata massima di corrente
    quindi tirate corte e se lunghe con sezione maggiore e, importante, protezione con interuttori magnetotermici adeguati alle sezioni ossia alle correnti di corto circuito.

  • maxstudio
    Maxstudio Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Gennaio 2006, alle ore 08:00
    La legge 46/90 è per gli impianti a gas combustibili,caldaie e canne fumarie correggetemi se sbaglio,non sono un elettricista ma posso dirti con sicurezza che un cavo sotto dimensionato si scalda perche ci passa troppa energia in questo caso si misura in amper se consumi di piu non lo so ma il rischio che prenda fuoco qualcosa è altissimo,per stare tranquilli in cucina prese da 16amp e linee da 2,5mmq

    Grazie per il suggerimento.

  • claudik
    Claudik Ricerca discussioni per utente
    Martedì 10 Gennaio 2006, alle ore 21:45
    Nel suo percorso la corrente (chge è la quantità di elettroni che fluisce nel cavo nell'unità di tempo, il secondo,) incontra una resistenza unpo' come l'acqua in un tubo. questa resistenza scalda il conduttore.

    (la tensione ( i 220 vots) inece è la FORZA che spinge la corrente, al di la che essa sia di un amper o di mille. (ecco perché con i 100 amperes di spunto della batteria della macchina NON si muore fuminati ma... anzi.. non si prende nemmeno la scossa.... e invece con il circuito di alimentazione di un flash, che va con una piccola pila, si prende una sberla che lascia il segno... già perché il circuito del flash eleva la tensione a diverse centinaia di volts.... ( però la quantità di elettroni , la corrente, che riesce ad erogare è BASSISSIMA....)

    In effetti è energia persa quella che scalda i fili. Ma quanta? con i consumi di un frigo statemi tranquilli, è trascurabile ( a meno che un pazzo non abbia usato del cavo tipo doppino telefonico...)

    l'energia che si spreca in calore , infatti è anche proporzionale alla LUNGHEZZA del cavo, e con pochi metri quali quelli che intercorrono tra contatore e frigo non incide tanto.

    Per togliersi ogni dubbio si consideri QUANTO calore potra mai produrre il cavo che scalda...

    Già perché se scalda così tanto da sembrare tiepido o addirttura caldo il problema è... il suo isolante.. che a breve fonderà mettendo a contatto i cavi di entrambe le fasi generando un BEL CORTOCIRCUITO,

    carissimi...
    nel 1980 le norme costruttive di un impianto suggerivano di usare cavi da 1 mmilimetro quadrato al massimo per 13 amperes virgola qualcosa.

    cioò significa che la potenza che si poteva veicolare (con un buon cavo) di un millimetro quadrato di sezione era di
    220 volts moltiplicato 13 amperes uguale a 2860 watts, cioè quasi tutt a la potenza standard dei contatori enel....


    poi

    vennero le normative..

    molti impianti soffrivano di invecchiamento agli isolanti.. i corti circuiti conseguenti e gli incidenti più frequenti di oggi....

    così ecco le nuov norme... E' impossibile almeno di non voler cacciare contemporaneamente due ferri in una presa, subire incidenti.

  • lupics
    Lupics Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 11 Gennaio 2006, alle ore 15:07
    Scusate ma per il primo quesito che l'amico poneva circa i fori da praticare nelle pareti per risolvere i problemi di muffe ecc., nessuno ha risposto? L'argomento è interessante...

  • iceberg60
    Iceberg60 Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 11 Gennaio 2006, alle ore 16:10
    Non credo proprio sussistano problemi di surriscaldamento dei cavi per quel tipo di elettrodomestici che consumano molto si, ma perché funzionano per molte ore.

    Per frigo e congelatori vale la regola di tenerli un pò distanziati dal muro per far sfogare il calore e evitare la vicinan<a con fonti di calore tipo caloriferi o luce diretta di finestre per molte ore al giorno.

    L'unico modo per risparmiare energia con gli elettrodomestici, oltre ad usarli quando serve è acquistare quelli in massima classe di efficienza energetica, A, AA, AAA o A+ e sostituire le lampadine ad incandescenza con quelle a risparmio energetico.

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